Con il freddo invernale ormai giunto, l’unico modo per rimediare è coprirsi bene, munendosi di cappello, sciarpa e guanti. Ma quante volte ci troviamo nella situazione di dover estrarre il telefono per leggere le notifiche o per rispondere ad una telefonata? Scomodo, vero? Non sarebbe più semplice poter usare direttamente i nostri guanti, e magari rispondere alle chiamate… direttamente con essi?
Siete curiosi di sapere il funzionamento di questi Guanti Touch e Guanti Touch Bluetooth? Continuate a leggere la nostra recensione!
Guanti Touch e Guanti Touch Bluetooth – La recensione di Gizchina.it
Data l’assenza di “accessori” nella confezione dei guanti senza Bluetooth, analizziamo solo quella della versione con Bluetooth, in cui possiamo troviare, oltre ovviamente ai guanti, il cavo di ricarica USB – micro USB e il foglietto per le istruzioni.
I guanti sono entrambi in colorazione nera, eccezion fatta per la parte dei comandi e le punte delle dita, leggermente più chiare (grigie su quelli non Bluetooth); infatti, entrambe le paia di guanti sono di tipo capacitivo, quindi perfettamente funzionanti con i touchscreen dei nostri device. I guanti invernali, essendo realizzati in lana, isolano il display dalla corrente presente nel nostro corpo, annullando, quindi, il funzionamento del touchscreen; per permettere tale funzionamento, quindi, occorre che le punte delle dita siano realizzate in altro materiale (solitamente nylon o simili), in modo da permettere l’afflusso di corrente.
Qualitativamente parlando, i Guanti Touch risultano migliori rispetto a quelli Bluetooth, con cuciture migliori e una stoffa un po’ più robusta; nella versione con Bluetooth le cuciture sono sufficienti, ma non danno una gran sensazione di longevità, specialmente nel punto dove si congiungono le dita e sulle punte delle stesse.
Analizzando la versione con Bluetooth, possiamo notare come, mentre uno dei 2 guanti non presenta nessun particolare, sull’altro troviamo, sul polso, la pulsantiera di comando, con il tasto Play/Pausa/Risposta Chiamate e i 2 tasti di scorrimento, oltre al microfono integrato e all’ingresso micro USB, tramite il quale effettuare la ricarica; inoltre, all’interno della cucitura posta sulla punta del pollice è presente un piccolo speaker, con il quale ascoltare l’audio delle chiamate.
Due dettagli riscontrali: essendo i tasti posti all’interno della stoffa, spesso tendono a spostarsi rispetto al loro simbolo corrispondente cucito esternamente, quindi ogni tanto potreste avere qualche problema a centrare i tasti. E visto che, appunto, il dispositivo elettronico è praticamente cucito all’interno, occhio se volete lavarli, perché è praticamente impossibile estrarre il dispositivo dai guanti senza far saltare delle cuciture, per non parlare del microfono che è pressoché impossibile rimuovere senza scucire tutto.
Guanti Touch e Guanti Touch Bluetooth – Connessione ai dispositivi e funzionamento
Il funzionamento dei Guanti Touch è molto semplice e basilare, in quanto essi ci permettono, come già detto, di utilizzare il touchscreen pur indossandoli; mentre per i Guanti Touch Bluetooth merita sicuramente aprire una parentesi più ampia.
Alla prima accensione bisogna tenere premuto il pulsante Play per circa 6-10 secondi, per far sì che l’abbinamento con lo smartphone a cui collegarlo venga effettuato correttamente. Fatto ciò, le volte successive basterà tener premuto Play per circa 2-4 secondi per ricollegarli.
La connessione qui presente è di tipo Bluetooth 3.0, e sembrerebbe funzionare solo con device Android.
Una volta effettuato l’abbinamento, si hanno 2 tipi di utilizzo.
Il primo è il più semplice: ad esempio, abbiamo lo smartphone in tasca ed i guanti indosso, riceviamo una telefonata. Cosa facciamo, estraiamo lo smartphone, accettiamo (o meno) la chiamata, infine lo portiamo all’orecchio, no?
Bene, in questo caso potremmo bypassare gran parte di tutto ciò, perché potremo lasciare lo smartphone in tasca e semplicemente premere il tasto Play sul guanto per accettare la chiamata, per poi portarlo al nostro orecchio, ascoltando l’audio in entrata dallo speaker presente nel pollice e parlando attraverso il microfono posto in corrispondenza del polso, praticamente con la stessa movenza di quando facciamo finta di fare una telefonata con la mano. Solo che qua la faremo veramente (con l’ilarità dei presenti in quel momento).
Sicuramente un’opzione molto comoda, l’unica pecca è che non abbiamo modo di sapere chi ci stia chiamando, se non consultando il display dello smartphone.
La seconda opzione, ovvero quella più “complessa”, consiste nell’attivazione della Modalità Auto (se presente sul vostro smartphone) tramite la pressione del tasto Play, mentre lo smartphone è in standby.
Solitamente questa è una funziona che si usa, appunto, in auto, in quanto, non potendo utilizzare lo smartphone manualmente (vero che non lo fate?), possiamo utilizzarlo tramite comandi vocali.
Attivando tale modalità, l’interfaccia dello smartphone viene drasticamente modificata, permettendo soltanto l’utilizzo di 4 funzioni: chiamate, sms, navigatore e lettore musicale.
Queste 4 funzioni possono essere, quindi, comandate tramite il microfono del guanto, al posto di quello dello smartphone: premendo il tasto Play si attiva il riconoscimento vocale, che, in base ai comandi da noi pronunciati, ci permette di navigare tra le tracce del player musicale, piuttosto che chiamare una persona, dettare un sms o impostare una destinazione sul navigatore.
È sicuramente una funzione interessante, in quanto ci permette di gestire chiamate, sms, mappe e lettore musicale praticamente senza estrarre lo smartphone di tasca, ma semplicemente gestendo tutto vocalmente. C’è da dire che, a volte, il tutto può essere un po’ macchinoso: se vogliamo mandare sms con parole “non ordinarie” avremo dei problemi, navigare senza vedere il display può risultare difficoltoso, e comandare la musica risulta sicuramente più comodo ed istantaneo usando i comandi inline presenti su molte cuffie in commercio.
Per quanto riguarda i 2 tasti aggiuntivi di comando, non si capisce benissimo a cosa servano, in quanto, premendoli durante ogni modalità disponibile, non succede nulla.
Guanti Touch Bluetooth – Qualità telefonica
Superato lo “stupore” dei primi utilizzi, possiamo notare che la qualità dello speaker è buona, anche se non comparabile del tutto con l’audio in capsula su smartphone.
Oltretutto, per avere un audio con un certo volume, dobbiamo inserire un po’ lo speaker all’interno del padiglione auricolare, quindi assicuratevi di esservi puliti bene le orecchie.
Per quanto riguarda l’audio captato dal microfono, è buono, ma non eccezionale, dati anche gli occasionali fruscii dovuti allo sfregamento della stoffa.
Guanti Touch Bluetooth – Autonomia e ricarica
Sul foglio di istruzioni o sul dispositivo non sono presenti specifiche tecniche che ci informino sull’effettiva capacità della batteria. Al di là di questo, con un uso “standard” si arrivano a coprire circa 8-9 giorni, considerando un utilizzo di circa 2-3 ore giornaliero con qualche sporadica telefonata. Per quanto riguarda la ricarica, si effettua in circa 2 ore.
Guanti Touch e Guanti Touch Bluetooth – Conclusioni
Questi Guanti Touch Bluetooth sono sicuramente un oggetto interessante, soprattutto per i “geek” e gli amanti dell’accessoristica elettronica.
Fondamentalmente non sono presenti grandi pecche, la qualità telefonica è sufficientemente buona, e l’utilizzo della Modalità Auto, in certe circostanze, può rivelarsi utile, anche se sicuramente non indispensabile.
L’unico vero difetto è, probabilmente, il fatto di non poter estrarre il circuito elettronico e il microfono dal guanto per poterlo lavare, visto anche il contatto con il nostro padiglione auricolare.
Per quanto riguarda i Guanti Touch “semplici”, considerato anche il prezzo relativamente basso, ci sentiamo di consigliarveli se siete alla ricerca di questo tipo d’oggetto.
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