Fortune, una delle più note riviste di business internazionale, ha stilato, come ogni anno, la classifica degli uomini d’affari di maggior successo del 2015. Per compilare la sua lista, Fortune ha considerato dieci fattori. Si tratta, in gran parte, di parametri finanziari, attraverso i quali si è cercato di identificare e selezionare le compagnie che si sono particolarmente distinte sul mercato.
Tuttavia, tra i requisiti che hanno giocato un ruolo importante nella valutazione, sono stati considerati anche fattori non propriamente economici come: l’influenza sul mercato, la tipologia di leadership e le iniziative strategiche intraprese dalle varie aziende.
I risultati emersi sono davvero interessanti. Sul podio troviamo: Mark Parker, CEO di Nike, seguito da Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, mentre, in classifica, rispettivamente al 3° e 4° posto sono presenti Andrew Wilson, amministratore delegato di EA e Tim Cook, CEO di Apple. Lei Jun, fondatore di Xiaomi, si è classificato 7°. Un buon risultato per un’azienda così relativamente giovane.
Infatti, è necessario ricordare che fino all’esordio di Uber, avvenuto a luglio, Xiaomi era la più valutata start up del mondo, con ben 46 milioni di dollari.
Lei Jun ha trascorso gran parte dell’anno, spiegando il motivo di tanto ottimismo: la realtà è che Xiaomi si occupa di molto di più che di semplice telefonia mobile. Infatti, fino ad ora, la compagnia ha investito in dozzine di imprese, con l’intenzione di finanziare società che si occupano di tecnologie di vario genere dai condizionatori d’aria alle action cam in stile GoPro, nel tentativo di creare una struttura capace di replicare il successo dell’universo Apple. Molti fan di Xiaomi attribuiscono l’espansione dell’azienda cinese esclusivamente alla vendita di cellulari, ma la compagnia sta cercando di dimostrare, non solo ai suoi sostenitori, ma soprattutto agli scettici, che è capace di raggiungere risultati ancora più importanti.
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