Due giorni fa vi abbiamo parlato del nuovo dispositivo Xiaomi, presentato ufficialmente alla conferenza “Grand Finale”, lo Xiaomi Redmi Note 3, phablet destinato al mercato “low-cost” ma dalle specifiche di un vero e proprio top di gamma.
Come detto, il Redmi Note 3 sarà disponibile al prezzo di 899 yuan, 132 euro circa al cambio attuale per la variante base da 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna e 1099 yuan, 161 euro circa nella variante più potente da 3 GB di RAM e 32 GB di memoria interna.
Poche ore dopo l’annuncio ufficiale, sono comparsi diversi post nella community Xiaomi, con immagini allegate, in cui il Redmi Note 3 presentava come sistema operativo 360 OS, di cui vi abbiamo già parlato in un nostro articolo.
Come si evince dall’immagine, il dispositivo presenta effettivamente come sistema operativo 360 OS basato su Android 5.1. L’incognita per molti utenti, riguarda il device stesso, si tratterebbe infatti di uno Xiaomi Redmi Note 2 e non dell’ultimo uscito, Redmi Note 3, il quale, attualmente è disponibile solamente al pre-ordine. Inoltre nelle immagini si evince chiaramente la disponibilità di soli 2GB di RAM e 16GB di memoria interna.
Xiaomi Redmi Note 3, come sappiamo, avrà a bordo la MIUI V7, la celebre ROM proprietaria dell’azienda.
Voi che ne pensate? Ha senso sostituire il sistema operativo sviluppato da Xiaomi per i propri terminali con 360 OS?