Quello cinese è un mercato dalle proporzioni gigantesce, sia per quanto riguarda il settore della telefonia mobile che, in generale, tutte le altre categorie merceologiche.
L’invasione dei mercati esteri dei prodotti “cinesi” è stata progressiva ma travolgente ed oggi anche nel nostro paese è sempre più difficile trovare un prodotto con etichetta “Made in Italy”.
Tuttavia, contrariamente a questa tendenza, il mercato interno cinese e, più in particolare, quello degli smartphone (che rappresenta comunque il 30% del totale delle vendite di smartphone in tutto il mondo), secondo una ricerca eseguita dalla nota società Gartner, sembrerebbe aver subito per la prima volta una flessione, subendo un calo del 4% in questa prima parte del secondo semestre del 2015.
Cina: vendita di smartphone in calo nel Q2 del 2015
Secondo la Gartner, il mercato cinese della telefonia mobile è come se fosse giunto ad un punto di saturazione interna, con un minor numero di acquirenti di “prima mano” (il nuovo) ed un aumento del mercato dell’usato. Da questo punto di vista assume rilevanza il programma mCycle di Meizu, probabilmente ispirato e guidato dalla consapevolezza di tale situazione.
Ma quello appena descritto è, ovviamente, un processo quasi fisiologico, e forse scontato, in un mercato che, negli ultimi mesi/anni, ha sfornato centinaia e centinaia di dispositivi.
Non sarà un caso, quindi, che le aziende produttrici, come Huawei, Lenovo e Xiaomi, sono alla ricerca di nuovi mercati al di fuori dei confini del paese, come ad esempio l’India.
Voi cosa ne pensate? Quale strategia adotteranno i produttori di smartphone cinesi per contrastare questo inedito calo?
Per maggiori dettagli è possibile consultare la ricerca eseguita da Gartner qui.