Con la diffusione di decine e decine di nuovi modelli ogni mese e a causa della veloce obsolescenza dei dispositivi, quello del riciclo e dello smaltimento degli smartphone usati è una questione che assume sempre maggior rilievo. Meizu, con il suo nuovo programma mCycle, prova ad offrire una soluzione al problema! Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Gli appassionati di telefonia mobile, in particolare quelli più “strong”, sono soliti cambiare molto spesso il proprio smartphone, immettendo, in un primo momento, questi device nel mercato dell’usato (molto attivo anche per gli smartphone Android cinesi), che, tuttavia, successivamente ad 1, 2, 3 “passaggi di mano” e seppur ancora funzionalmente utilizzabili, sono inesorabilmente destinati ad essere riposti in un cassetto, trasformandosi così un rifiuto speciale.
Questo perché – perdonate la veloce parentesi semi-sociologica – la nostra epoca vive un controsenso in termini, rilevabile nella definizione stessa di “Società dei consumi”, dove in realtà “consumiamo” troppo poco ciò che acquistiamo, sostituendo i beni usati (poco) con altri nuovi, in un ciclo che appare sempre più veloce (se interessati all’argomento vi consiglio la lettura di “Leonia” in “Le città invisibili” di Italo Calvino).
Meizu mCycle: come funziona?
Ma dopo questa breve parentesi, ritorniamo a parlare di Meizu e della sua iniziativa mCycle, mediante la quale i clienti residenti in Cina potranno richiedere il “riciclo” del proprio vecchio smartphone (Meizu o anche di altri brand). Una volta inoltrata la richiesta, l’azienda eseguirà una valutazione del dispositivo, successivamente alla quale, se ritenuta accettabile dal cliente, lo stesso riceverà un coupon, pari al valore stimato del vecchio device, per l’acquisto di un nuovo dispositivo Meizu.
Purtroppo, come già anticipato, l’iniziativa è valida esclusivamente per i residenti in Cina, ma non è da escludere che la stessa sia estesa in futuro anche al nostro paese, soprattutto in considerazione della presenza di un rivenditore ufficiale Meizu (Meizu.it) sul territorio.
Cosa ne pensate del programma mCycle?
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