Meizu M1 vs Xiaomi Redmi 2: confronto su AnTuTu Benchmark

Meizu M1

Sono passate circa 24 ore dalla presentazione ufficiale del Meizu M1, il nuovo device dalle dimensioni (più) ridotte rispetto a quelle del fratello maggiore Meizu M1 Note, col quale condivide design, materiali e tecniche costruttive.

Tutto quanto l’evento di presentazione è stato incentrato sul confronto continuo col rivale Xiaomi Redmi 2 col quale questo nuovo device Meizu va a scontrarsi e, com’è normale che sia in qualunque “scontro tra titani”, l’azienda capitanata da Li Nan desidera, chiaramente, mostrare come l’M1 sia migliore del Redmi 2.

Meizu M1 vs Xiaomi Redmi 2 AnTuTu

A rafforzamento di questa strategia di mercato arriva un primo confronto numerico basato sui risultati ottenuti dall’esecuzione di AnTuTu Benchmark, l’ormai famosissimo software utilizzato come riferimento per la dimostrazione della “potenza bruta” dei device mobile.

Chiaramente, il confronto non può che vedere, ancora una volta, il Meizu M1 contro lo Xiaomi Redmi 2.

Il punteggio raggiunto dal Meizu è pari a 30.191 punti, contro i 20.410 ottenuti dallo Xiaomi.

Lo Xiaomi Redmi 2 è dotato di SoC Qualcomm Snapdragon 410 64-bit quad-core ad 1.2GHz con GPU Adreno 306, 1GB di RAM e 8GB di memoria interna; il Meizu M1 è dotato, invece, di SoC MediaTek MT6732 64-bit quad-core ad 1.5GHz e GPU Mali-T760 MP2, 1GB di RAM e anch’esso 8GB di memoria interna.

I due device, in questo confronto, se la giocano ad armi pari ma nonostante questo il Redmi 2 ne esce sconfitto.

Entrambi i device vengono proposti a 699 Yuan, pari a circa 99 euro.

Prima di chiudere ci tengo a specificare alcune cose:

  1. Questi confronti empirici lasciano un po’ il tempo che trovano perché, come già anticipato, servono soltanto a dimostrare la “potenza bruta” di cui un device è capace, ma l’esperienza d’uso nel quotidiano è testabile soltanto all’atto pratico e non solo “sulla carta”.
  2. Entrambi i device hanno, ancora, la versione software Android KitKat 4.4.4, sistema operativo “pensato” per i processori 32-bit. La vera natura dei SoC 64-bit è apprezzabile, e lo sarà sempre di più in futuro, con Android Lollipop 5.0 come sistema operativo installato sui device 64-bit. Questo perché Lollipop è un sistema operativo pensato per funzionare con SoC 64-bit.
  3. Da pochi giorni è trapelata la certificazione TENAA della versione 2GB di RAM/16GB di memoria interna dello Xiaomi Redmi 2 che potrà sicuramente fare la differenza in un eventuale confronto di questo genere ed ancor più nell’esperienza d’uso, in quanto con una quantità doppia sia di RAM che di ROM sarà possibile avere più applicazioni in esecuzione in contemporanea in background e più programmi installati grazie ad una capacità maggiore dell’archivio interno, aspetto non trascrurabile.

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