Dopo avervi mostrato un’anteprima di questo smartphone entry-level alcuni giorni fa, è giunto il momento di dare un giudizio completo al Doogee DG280 Leo, dispositivo, che – lo ricordiamo – viene venduto ad un prezzo di soli 75 euro, a cui vanno aggiunte le spese di spedizione (circa 20 euro) e l’eventuale dogana ( di solito 17 euro ).
Uno smartphone low-cost con delle buone specifiche, destinato ad un pubblico poco esigente, che cerca una buona dotazione hardware ad un prezzo molto contenuto.
Doogee DG280 Leo: le specifiche tecniche
La dotazione hardware prevede l’ormai classico processore quad-core Mediatek MT6582 operante alla frequenza di clock di 1.3 GHz, affiancato da 1 GB di RAM, 8 GB di memoria interna espandibile tramite MicroSD fino a 32 GB, una GPU Mali 400MP2 a 500 MHz ed una batteria da 1800 mAh. Presente il supporto Dual-SIM ed alle reti 3G italiane, anche se manca la banda WCDMA dei 900 MHz e ciò potrebbe rappresentare un problema in determinate zone con alcuni operatori italiani.
Il display è da 4.5 pollici IPS, con una risoluzione FWVGA di 854 x 480 pixel, bassina per un display di queste dimensioni ma sufficiente per un utilizzo “semplice” dello smartphone. La versione Android installata è la 4.4.2 KitKat e non sappiamo ancora se l’azienda ha intenzione o meno di rilasciare l’aggiornamento ad Android 5.0 Lollipop.
Il comparto fotografico prevede una fotocamera da 5 Mega-pixel dotata di Flash LED ed una fotocamera frontale da 1.3 Mega-pixel, mentre le dimensioni sono di 68.3 x 133.5 millimetri, con uno spessore di 8.8 millimetri ed un peso complessivo di 134 grammi.
Doogee DG280 Leo: design
Per quanto riguarda l’aspetto estetico, il Doogee DG280 Leo è caratterizzato da una linea molto semplice e pulita, che prevede nella parte bassa frontale del dispositivo i tre tasti soft-touch non retroilluminati, il display da 4.5 pollici e – nella parte alta – la fotocamera frontale da 1.3 mega-pixel, affiancata dalla capsula auricolare e dai sensori di luminosità e prossimità. Manca purtoppo il LED di notifica, feature che ormai troviamo anche sugli smartphone più economici.
Nella parte posteriore, invece, troviamo una back-cover realizzata in un particolare materiale “gommoso” e flessibile, che ha il compito di proteggere il dispositivo da cadute accidentali, assorbendo l’impatto col suolo. Nella parte inferiore, troviamo lo speaker audio, mentre, nella parte superiore la fotocamera da 5 Mega-pixel ed il Flash LED.
Rimuovendo la back-cover, troviamo la batteria removibile da 1800 mAh, lo slot per la MicroSD e i due alloggi per le SIM sovrapposti, di cui uno MicroSIM, per la SIM principale, ed uno standard, per la seconda SIM.
Analizzando il profilo del dispositivo, sul lato destro troviamo il marchio Doogee ed il bilancere del volume.
Sul lato sinistro, invece, abbiamo il tasto power, che permette anche di bloccare e sbloccare il device.
Nella parte superiore troviamo il jack audio da 3.5 millimetri, mentre in quella inferiore abbiamo il microfono ed il connettore MicroUSB.
Difficilmente il telefono tenderà a “scivolarvi” via dalle mani, grazie all’ottimo grip della cover posteriore “gommosa” ed alle dimensioni contenute del display, nonostante le cornici risultino abbastanza spesse. Inoltre, il peso di soli 134 grammi, risulta ben distribuito su tutta la scocca del telefono.
Doogee DG280 Leo: display
Il display da 4.5 pollici IPS, nonostante la bassa risoluzione, offre una definizione più che sufficiente, anche se è facile scorgere la griglia dei pixel. Buona la resa cromatica, che restituisce colori abbastanza naturali, forse un po’ “slavati”, spenti, ma, considerato il prezzo del device, più che accettabili.
Molto buoni gli angoli di visione, così come la luminosità, che, in modalità automatica, si regola molto velocemente, permettendo di vedere senza fatica il display anche sotto la luce diretta del sole.
Per quanto riguarda il touch buona la sensibilità, anche se a volte si verificano dei ghost touch, specialmente nella parte bassa del pannello. Ottima la possibilità di risvegliare il dispositivo dallo stand-by con un doppio tocco sullo schermo, funzione molto utile che ritroviamo anche su altri smartphone.
Doogee DG280 Leo: performance e benchmark
Il processore Mediatek MT6582, affiancato da 1 GB di RAM e dalla GPU Mali 400, offre una buona fluidità e reattività di sistema, merito anche di Android 4.4.2 KitKat, poco esoso in termini di risorse. Dopo aver installato le applicazioni più utilizzate (Facebook, WhatsApp, Messenger, etc), la RAM libera si attesta sui 500 MB, ovvero un buon quantitativo che permette di utilizzare egregiamente il sistema e le principali App, senza impuntamenti.
Con un multi-tasking spinto, invece, 1 GB di RAM si rivela insufficiente, andando a rallentare significativamente il sistema, ma, tutto sommato, non possiamo lamentarci, dato che stiamo parlando di un device entry-level.
Non brillano i risultati nei principali benchmark, che collocano il dispositivo nella fascia medio-bassa delle classifiche.
Doogee DG280 Leo: performance nel gaming
L’accoppiata fra la bassa risoluzione del display FWVGA (854 x 480 pixel) e la GPU Mali 400MP2 a 500MHz permette di avere una buona fluidità nei principali giochi. In particolare, abbiamo provato Real Racing 3, Beach Buggy Blitz ed Asphalt 8 Airborne.
Nessun problema con Real Racing 3, che attiva di default tutti i dettagli grafici al massimo (compreso il riflesso negli specchietti retrovisori) e che gira in maniera abbastanza fluida anche nella fasi più impegnative del gioco.
Stesso discorso per Beach Buggy Blitz, che funziona in maniera molto fluida con tutti i dettagli grafici attivi, mentre con Asphalt 8 Airborne, siamo stati constretti ad abbassare le impostazioni grafiche per ottenere una migliore giocabilità.
Tutto sommato siamo rimasti stupiti positivamente delle performance di gaming di questo smartphone, in grado di far funzionare egregiamente titoli con una grafica 3D complessa.
Durante le fasi di gioco la cover posteriore tende a surriscaldarsi leggermente, ma nulla di preoccupante o eccessivo. La scocca posteriore, infatti, sembra riuscire a dissipare bene il calore generato dal processore sotto sforzo.
Ecco a voi un video delle performance nei tre giochi testati.
Doogee DG280 Leo: comparto fotografico
La natura low-cost del DG280 viene evidenziata chiaramente dalle prestazioni del comparto fotografico, rappresentato in particolare dalla fotocamera posteriore da 5 Mega-pixel. Gli scatti realizzati con questo sensore sono di pessima qualità e, inoltre, l’auto-focus sembra non funzionare in modo corretto, generando così sfocature e mancanza di nitidezza alle foto realizzate.
Il problema potrebbe essere di natura software e, quindi, di facile risoluzione mediante un aggiornamento. Tuttavia, non ci sentiamo di escludere la possibilità che il bug riguardi direttamente il sensore da un punto di vista hardware.
Un po’ meglio la registrazione video, che permette di registrare video con un’insolita risoluzione di 1920 x 1088 pixel. Nonostante ciò, sia nei video che nelle foto è presente un po’ di rumore di fondo, che tende a sgranare le immagini, riducendone, quindi, la qualità.
Buono il Flash LED, che risulta ben sincronizzato con lo scatto e che riesce ad illuminare bene la scena. Per quanto riguarda la fotocamera frontale, il sensore da 1.3 Mega-pixel compie un lavoro appena sufficiente, restituendo scatti molto rumorosi e poco definiti, ma sufficienti per videochiamate e selfie.
Eccovi alcune foto scattate con il Doogee DG280 Leo.
Doogee DG280 Leo: test di registrazione video a 1080p
Come accennavo in precedenza, il Doogee DG280 Leo permette di registrare video a 30 FPS ad una risoluzione di 1920 x 1088 pixel, leggermente superiore allo standard FullHD ( 1920 x 1080 pixel). Pessima, così come per la fotocamera, la messa a fuoco, nonostante ciò, la qualità dei video risulta leggermente migliore rispetto a quella delle foto, anche se permane un evidente problema all’autofocus.
Eccovi un sample video registrato con il Doogee DG280 Leo.
Doogee DG280 Leo: ricezione
Un altro aspetto deludente e problematico del Doogee DG280 Leo riguarda la ricezione della rete 3G.
Utilizzando il dispositivo per alcuni giorni, ho notato una certa difficolta nel connettersi alla rete 3G HSDPA, specialmente all’interno degli edifici. Controllando poi le frequenze supportate dal dispositivo, ho notato che la banda dei 900 MHz non è supportata, motivo per cui, nella mia zona, difficilmente riuscivo a connettermi alla rete veloce in casa. Soltanto all’aperto – dove il segnale che sfrutta la banda dei 2100 MHz riesce a propagarsi con maggiore facilità – sono riuscito ad utilizzare la rete 3G con segnale pieno.
Nonostante ciò, la ricezione risulta nella media per quanto riguarda la rete GSM, peccato però che il produttore non abbia incluso il supporto ai 900 MHz WCDMA, ormai utilizzato da molti operatori italiani. Ottima la qualità dell’audio in chiamata, sia da parte mia che dall’interlocutore, segno che l’antenna installata sullo smartphone funziona bene.
Inizialmente, ho avuto problemi anche con il GPS, che ha deciso di funzionare solamente dopo aver riscaricato diverse volte i dati EPO. Dopo aver sistemato questo inconveniente iniziale, non ho riscontrato alcun problema riguardande la ricezione e navigazione GPS, anche utilizzando l’applicazione di navigazione gratuita TomTom GO, presente sul Play Store. L’antenna GPS si è rivelata sufficiente per utilizzare lo smartphone anche come navigatore, con una buona precisione ed un FIX rapido.
Nella media la ricezione Wi-Fi e Bluetooth, che non hanno mostrato problemi nel corso dei test.
Doogee DG280 Leo: autonomia
La batteria del Doogee DG280 Leo ha una capacità di 1800 mAh e permette di utilizzare lo smartphone in maniera abbastanza intensiva per tutta la giornata.
In particolare, sono riuscito a coprire 12 ore di utilizzo, con un uso abbondante del GPS e rete dati 3G attiva, alternata al Wi-Fi, tramite il quale ho scaricato ed installato Real Racing 3, ed altre App, per un totale di quasi 2 GB scaricati. Ho poi provato il navigatore satellitare per circa 10 minuti, ed effettuato la condivisione della connessione internet tramite bluetooth per circa un’ora.
Inoltre, ho utilizzato lo smartphone per realizzare il video focus sul gaming e, come se non bastasse, ho lasciato sincronizzare un account email e facebook messenger, tramite il quale, ho ricevuto e mandato diversi messaggi. Sempre con la stessa carica, ho effettuato 2 minuti di chiamate e mandato diversi SMS, il tutto con luminosità automatica e 3G o Wi-Fi sempre attivi.
Un utilizzo molto intenso, che mi ha portato dalle 10 di mattina alle 10 di sera, con una carica residua dell’8% e con 3 ore e 15 minuti di schermo attivo. Da sottolineare che l’indicatore della percentuale è poco preciso, infatti, riavviando il telefono la percentuale risulta spesso sballata.
I 1800 mAh della batteria sono più che sufficienti per coprire una sola giornata con un utilizzo intenso, raramente arriverete al giorno dopo, mentre se usate lo smartphone in maniera più blanda, allora riuscirete a prolungare l’autonomia fino a quasi un giorno e mezzo o poco più, merito del processore Mediatek poco energivoro e della bassa risoluzione del display.
Doogee DG280 Leo: software
La versione Android installata, come già detto, è la 4.4.2 KitKat e risulta leggermente personalizzata dal produttore. Il launcher di serie, infatti, non è quello stock di Android, ma è stato modificato da Doogee, che ha deciso di modificare le icone e poco altro, lasciando all’utente la possibilità di aggiungere e rimuovere schermate nella home e di inserire widget.
Oltre alle icone ridisegnate, non ho riscontrato altre modifiche software rilevanti rispetto ad una versione Android pura. Non molto buona la traduzione in italiano, con diverse parole mal tradotte, mentre nessun problema con la lingua inglese.
Interessante il lettore musicale installato dal produttore, che permette di equalizzare il suono riprodotto sia in cuffia che nello speaker. Comoda la funzione di sblocco intelligente, che permette di disegnare sul display spento una lettera per avviare una certa applicazione precedentemente impostata.
Buono il browser stock, che carica abbastanza velocemente anche le pagine Web più impegnative senza impuntamenti e problemi.
Segnalo, inoltre, la possibilità di utilizzare come runtime ART invece che Dalvik, il nuovo runtime utilizzato su Android 5.0 Lollipop e che ha comportato un piccolo incremento prestazionale in alcuni benchmark specifici.
La memoria interna da 8GB, putroppo, è divisa in due partizioni, una da 1.44 GB per le App, ed una da 4.71 GB per i dati utente, ma – fortunatamente – Doogee ha inserito un’opzione che permette di impostare la MicroSD esterna come memoria principale di sistema.
Molto essenziale l’interfaccia della fotocamera, che permette di modificare pochissime impostazioni.
Non ho riscontrato nessun BUG software particolare nel corso dei test e nemmeno un aggiornamento disponibile.
Doogee ha aggiunto sulla ROM un’opzione per il risparmio energetico, che permette di risparmiare batteria oltre una certa percentuale di carica da voi impostata o di settare un profilo meno energivoro.
Vi lascio con alcuni screen relativi all’OS.
Buona la qualità audio dello speaker posteriore, anche se, alzando troppo il volume, il suono tende a diventare un po’ metallico e gracchiante. Il volume non è altissimo ma più che sufficiente e lo stesso discorso vale anche per l’audio in cuffia (testato con le Xiaomi Pistons), che risulta abbastanza pulito anche se un po’ basso.
Per quanto riguarda la riproduzione video, ho provato a riprodurre un video Mkv H.264 in FullHD di diversi GigaByte e non ho notato cali di frame rate o scatti.
Doogee DG280 Leo: conclusione
Il punto di forza di questo smartphone è il prezzo a cui viene offerto, ovvero circa 75 euro. A questa cifra sono ben pochi i concorrenti che offrono una dotazione hardware simile, dotazione non da Top di gamma ma più che sufficiente per un utilizzo basilare dello smartphone.
I difetti, come già detto, sono due: la ricezione 3G, castrata per via dell’assenza della banda dei 900 MHz, e la pessima fotocamera, che presenta un evidente problema nella messa a fuoco.
Non sappiamo se un eventuale aggiornamento potrà correggere questi difetti, fatto sta che se cercate uno smartphone entry-level e non vi interessa molto della fotocamera o utilizzare sempre la rete 3G, allora per 75 euro questo smartphone fa per voi. Se, invece, siete interessati a rimanere sempre connessi e avete lo scatto facile, vi sconsiglio questo dispositivo, visto che pecca proprio in questi due aspetti.
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