OnePlus è sempre stata molto attenta alla comunicazione. Così, sfruttando l’onda mediatica del massiccio licenziamento di 1000 lavoratori da parte di Sony, Carl Pei ha annunciato l’intenzione di aprire un nuovo centro di ricerca e sviluppo in Europa entro la fine di questo 2015.
Il cofondatore della giovane società cinese, purtroppo, è stato decisamente laconico nell’esprimere il suo messaggio. Non è emerso, ad esempio, quale nazione sia stata scelta per l’investimento dal produttore del flagship killer, né sono state date indicazioni riguardo al numero di assunzioni od al tipo di attività che verrà svolta.
Ecco, per completezza, la traduzione italiana del messaggio originale:
La domanda con cui Pei chiude il suo post, come abbiamo detto, è rivolta ai 1000 dipendenti Sony che stanno per perdere il posto di lavoro. Se davvero, come sembra, la società cinese vorrà avvantaggiarsi delle abilità liberate dalla recente crisi ci sembra scontato che l’investimento punterà su regioni storicamente impegnate nello sviluppo di soluzioni mobili, come la Germania, i Paesi Bassi o la Finlandia.
La notizia, comunque, è davvero delle migliori. Aldilà delle ricadute economiche che difficilmente interesseranno l’Italia, infatti, l’apertura di un centro di ricerca europeo è segno di una rinnovata attenzione per i gusti degli utenti occidentali e, in ultima analisi, per i mercati più maturi.
OnePlus Two, il successore del flagship killer che dovrebbe arrivare sul mercato durante il terzo trimestre, con ogni probabilità non beneficerà da subito del lavoro dei nuovi lavoratori europei. Il loro operato, tuttavia, potrebbe influenzare seriamente lo sviluppo del nuovo Oxygen OS, pensato specificamente proprio per i mercati occidentali in sostituzione a CyanogenMod.
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