[APP] Gestisci al meglio la luminosità automatica con “Lux Auto Brightness” – Recensione

Positivo
può essere usato per ridurre notevolmente i consumi della retroilluminazione; aiuta a preservare la vista in ambienti poco luminosi; possibilità di usare una luminosità minima inferiore a quella predefinita.
Negativo
rilevamento luminosità ambientale non sempre corretto.
Verdetto
Lux Auto Brightness è un’applicazione nel complesso molto semplice e intuitiva che fa esattamente quello per cui si pone: gestire al meglio la funzione di illuminazione automatica offerta da Android e riesce perfettamente nel suo intento. Certo, è necessario qualche giorno di utilizzo in modo da poter ricreare tutte le diverse condizioni di luce esterna e interna così da associarvi i valori di luminosità preferiti, ma nel lungo periodo questo sforzo ripagherà in termini di risparmio energetico e di tempo.
Molto utile l’opzione che permette di impostare una luminosità minima ancora più bassa rispetto a quella predefinita del proprio dispositivo, che spesso risulta essere troppo elevata. Questa caratteristica, insieme alle apposite modalità “night” e “astronomer”, si riveleranno di fondamentale importanza specialmente quando si usa il telefono di notte, permettendo di infastidire la vista il meno possibile.
Consigliata in particolare non solo a chi usa il telefono in notturna, ma anche a chi non è soddisfatto della gestione della luminosità automatica, o semplicemente vuole ridurre drasticamente la luminosità minima dello schermo.
Voto Finale:  78 / 99
Informazioni Generali
Versione recensita: 1.99.9991
Versione minima di Android Richiesta: 4.0 e superiori
Dimensione: 3.91 MB
Dispositivo utilizzato per la recensione: IUNI U2 U810
Prezzo: 2.67 € / 3,80 $

Scarica Lux Auto Brightness
[app]com.vito.lux[/app]

 

Lux Auto brightness è un’applicazione atta a gestire al meglio il sistema di regolazione automatica della luminosità di Android. Una volta rivelata una certa fonte di luce dalla definita intensità, il sensore la elabora e associa a essa un determinato livello di luminosità dello schermo; il problema è che spesso questo valore risulta essere troppo elevato, causando fastidi alla vista e/o inutili consumi di batteria. Come se ciò non fosse sufficiente, questi valori non sono modificabili dall’utente, ed è qui che ci viene in aiuto Lux Auto Brightness, dando la possibilità di scelta su quanto forte deve essere la retroilluminazione.
In particolare, il software è pensato per gestire al meglio l’illuminazione del display in condizione di luce assente (totalmente o parzialmente), permettendo di utilizzare una luminosità ancora più bassa di quella minima selezionabile, e, oltre a questo, fornisce due pratiche funzioni pensate esclusivamente per l’uso del telefono in modalità notturna.

Wizard iniziale che aiuta nella configurazione dell’app

 

Lux Dash
Al primo avvio di Lux Auto Brightness ci sarà presentata la dashboard in cui sono presenti al completo tutte le funzionalità offerte dall’applicazione. Ci si troverà ben presto davanti ad alcuni valori: essi indicano, a sinistra, l’intensità della retroillumanzione attualmente in uso, mentre, a destra, la quantità di luce rilevata dal sensore di luminosità, indicata in lx.
Il tasto “link”, posto al centro tra i due valori, servirà a collegare i due numeri visualizzati così che una volta rilevata tale quantità di luce venga automaticamente associata la luminosità definita manualmente dall’utente. Gli sviluppatori hanno reso questa caratteristica molto semplice e intuitiva nel suo funzionamento, ma allo stesso tempo risulta pratica ed efficace.
Oltre a quanto visto finora, sono presenti altri due tasti principali: uno porta al menù impostazioni, l’altro invece attiva la modalità “astronomer”, che verrà però analizzata al meglio nei prossimi paragrafi.
Lux Dash in azione nella homescreen

 

Profili
Per fornire una personalizzazione a 360 gradi è stata aggiunta la possibilità di utilizzare vari profili. Questi servono ad applicare i propri valori di luminosità impostata nei diversi contesti in cui ci possiamo trovare durante la giornata. Le opzioni presenti principalmente servono a attivare diversi valori in base al fatto se è giorno o notte. Per rilevare le condizioni di luce naturale, si possono utilizzare vari metodi. Tra questi è presente il passaggio manuale dal profilo giorno al profilo notte, oppure far sì che questo sia automatico e gestito dall’applicazione stessa. Ciò può avvenire in tre modi: consentendo a Lux di rilevare la propria posizione geografica, oppure inserendo manualmente gli orari di alba e tramonto, o, infine, impostando, sempre manualmente, latitudine e longitudine per la geolocalizzazione.
Per applicare i valori impostati nei profili sono presenti varie modalità per l’utilizzo del sensore di luminosità e conseguentemente della rilevazione di luce: quest’ultimo potrà essere avviato ad ogni accensione dello schermo, ad intervallo di tempo, oppure manualmente.

Esempio di profilo diurno

 

Night Mode
Al fine di preservare la vista durante l’utilizzo del terminale negli orari notturni sono state aggiunte due modalità ad-hoc: “night” e “astronomer“. Entrambe hanno la stessa finalità, ovvero utilizzare colori più caldi per non affaticare la vista.
La modalità “night” permette di settare la temperatura in Kelvin dei colori dello schermo, applicando un overlay rosso sullo stesso, la cui intensità è selezionabile dall’utente.
La modalità “astronomer” invece non è altro che un’estremizzazione della night mode, in quando utilizza un colore totalmente rosso e molto più intenso, in questo caso non modificabile in alcun modo.
In entrambi i casi l’effetto risulta molto gradevole alla vista e l’affaticamento visivo viene drasticamente ridotto.
Attenzione: se disponete di uno schermo AMOLED, tipico dei dispositivi Samsung, è meglio evitare queste modalità in quanto questi overlay possono causare un difetto ai pixel rendendo lo schermo definitivamente rosso.

Modalità “astronomer” in azione



Performance
Lux Auto Brightness è nel complesso molto reattivo e, nonostante per il suo utilizzo sia necessario attivare il servizio associato, costantemente attivo, questo non incide minimamente sui consumi di batteria, né tanto meno sulle prestazioni del sistema operativo. Al contrario, forzando l’applicazione verso un utilizzo ad-hoc orientato al risparmio energetico, ossia utilizzando il più possibile le luminosità inferiori allo 0%, permette di avere una notevole diminuzione nei consumi dello schermo a display acceso.
Per quanto riguarda invece l’utilizzo della memoria RAM, l’applicazione si riserva uno spazio che varia generalmente dai 15 ai 20 MB.