In Cina 4 smartphone su 5 sono Android, con almeno 3 app di Tencent

Il colosso cinese del web Baidu ha rilasciato alcuni interessanti dati sulla diffusione di Android in Cina. Ai dati si aggiunge una panoramica dei principali servizi software utilizzati dagli utenti Android e della controparte iOS.

Il primo dato che troviamo nel report di TechInAsia mostra che la popolazione cinese che fa uso di smart device è triplicata negli ultimi 2 anni, anche se l’ultimo periodo ha fatto registrare un leggero calo. Attualmente si parla di utilizzo di smartphone e tablet da parte di circa il 30% di tutta la popolazione cinese.

I dati che riguardano Android sono senza dubbio positivi, in quanto la piattaforma del robottino, stando a Baidu, detiene il 79% di share tra gli utenti cinesi, in crescita rispetto al 73% dello scorso anno, e con iOS fermo a quota 12%. Nel Q2 2011 Android aveva il 14% di share in Cina, ed iOS il 5%.

Un altro dato emerso dalla ricerca statistica evidenzia che gli utenti Android utilizzano le proprie applicazioni per una media di 142 minuti al giorno, mentre la media per gli utenti iOS è di 157 minuti.

App installate in Cina

Il resto della ricerca mira ad ottenere dati statici su quali applicazioni siano installate sui dispositivi degli utenti cinesi. Considerata la scarsa diffusione dei servizi Google in Cina, almeno rispetto alla diffusione in occidente, vediamo che molte grandi aziende si danno da fare per rimpiazzare le varie app più diffuse nel resto del mondo.

Tencent, l’azienda che ha realizzato app come WeChat e QQ, registra una media di 3.4 applicazioni installate dagli utilizzatori di Android, che sale a 3.7 per gli utenti di iOS. Segue Baidu, con una media di 2.8 app installate su Android e 2.1 dagli utenti iOS. Le altre grandi aziende, come Alibaba, ottengono cifre sensibilmente inferiori.

Il mercato cinese è sempre più indirizzato verso il sistema Android, ma anche verso l’utilizzo di applicazioni spesso poco diffuse in occidente. Capita sempre più spesso che i produttori cinesi escludano il supporto al software di Google nei propri prodotti, e nel caso di vendita internazionale, come per OnePlus, abbiamo visto ROM differenti per la Cina e per il resto del mondo.

Questa differenza nel software potrebbe rivelarsi necessaria per i produttori che vogliono diffondersi al di fuori della Cina, paese che offre una montagna di interessantissimi produttori di tecnologia, ma anche moltissime limitazioni.

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