Il nostro caro Andi di Gizchina.com non più tardi di ieri aveva pubblicato una riflessione personale sulla situazione attuale di Mediatek sul fronte del sostegno allo sviluppo.
In tale riflessione Andi si chiedeva se, in un mercato così in evoluzione e dove le barriere al commercio si stanno via via riducendo, la compagnia cinese produttrice di chipset per smartphone e tablet sta facendo abbastanza per supportare le comunità di sviluppatori e, di riflesso, i produttori di device nel loro processo di internazionalizzazione.
Gizchina oggi presenta la risposta di Georg Pichler di derstandard.at/Web alla domanda di Andi.
La domanda posta da Andi sulla necessità da parte di Mediatek di integrare la GPL (o quanto meno fornire più strumenti agli sviluppatori) può, secondo il mio modesto parere, facilmente trovare una risposta affermativa. Quando comprate uno smartphone la possibilità di smanettarci e modificarne le impostazioni è divertente. Già molte cose possono essere modificate una volta acquisiti i diritti di root, se l’hardware poi fosse ancora più aperto le possibilità aumenterebbero in maniera esponenziale.
Cercherò allora di spiegarvi i requisiti che dovrebbe avere Mediatek per intraprendere il cammino verso una direzione più idonea.
Gli argomenti che cito sono a puro fine di discussione e apprezzerei qualunque considerazione vogliate condividere.
Qui di seguitò illustrerò i punti che Mediatek dovrebbe analizzare per intraprendere una direzione più idonea;
1) Mediatek ha bisogno di più concorrenza. Per quanto ho letto, Rockchip starebbe pensando di iniziare a realizzare processori per smartphone. Una mossa che aiuterebbe senz’altro…
2)Portare Mediatek ad essere più aperta, aspetto fondamentale per l’azienda. Alcuni tra i dispositivi più conosciuti attraggono il supporto degli sviluppatori nonostante le limitate possibilità offerte dal sistema “chiuso” di Mediatek; dozzine di ROM, basate sulle versioni 4.0 e 4.1, sono state realizzate per JiaYu G3. Avendo gli strumenti necessari sono sicuro che gli sviluppatori si concentrebbero sulla versione 4.2 piuttosto che continuare a sperimentare sulla versione 4.1;
3) Una parte delle responsabilità va data anche ai produttori di smartphone. Questi ultimi dovrebbero fare più pressione su Mediatek, ma temo che abbiano paura di una direzione open della compagnia, ipotizzando una diminuzione degli acquisti sui nuovi modelli se quelli vecchi continueranno a ricevere aggiornamenti realizzati dagli sviluppatori;
Sono quasi sicuro però che non sia quest’ultimo punto quello focale, in quanto solo una ristretta cerchia di utenti attualmente mette mano al proprio hardware e conosce il campo della personalizzazione delle ROM.
CONCLUSIONE
Mediatek ha bisogno di concorrenza locale in termine di qualità-prezzo. Tenete in considerazione che la maggioranza di coloro che acquistano smartphone Mediatek ad oggi sono cinesi o comunque provenienti da paesi il cui redditro pro-capite è lontano dagli standard dei paesi occidentali. Comprano smartphone Mediatek perchè questi offrono discrete prestazioni ed ottime funzionalità a prezzi comunque ragionevoli.
Questa è la competizione in cui Mediatek ha bisogno di avversari, se volete vedere un avvicinamento alle community di sviluppatori.
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[VIA GIZCHINA.COM]