Se siete fra i possessori dell’apprezzatissimo Xiaomi Redmi Note 5 Pro, nome in codice whyred,, in questo articolo potete trovare la lista delle migliori custom ROM. Per tutti i fan del modding, specialmente quando si parla di Xiaomi, qua sono elencate le ROM alternative più diffuse. Per quanto la MIUI sia sempre più ottimizzata e ricca di features, potreste voler provare qualcosa di nuovo, sia a livello grafico che di funzioni a disposizione.
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Le migliori custom ROM per Xiaomi Redmi Note 5 Pro
IMPORTANTE: la procedura descritta presenta operazioni complesse che, se eseguite in maniera scorretta, potrebbero danneggiare il vostro device. Si consiglia l’esecuzione solo da utenti che abbiano maturato una buona esperienza in ambito modding.
Lo staff di GizChina.it non si riterrà responsabile per eventuali danni al dispositivo. Questa procedura prevede la formattazione del telefono e la conseguente perdita di tutti i dati: si consiglia di effettuare un backup.
Quando si parla di modding e, in questo caso, di Xiaomi, il primo passo da fare è “sbloccare” il telefono. Ciò consiste nello sblocco del bootloader e l’installazione della TWRP. Per fare ciò trovate tutto nelle nostre guide apposite.
LineageOS 16
La custom ROM più famosa è senza ombra di dubbio LineageOS 16. Adesso arrivata alla versione basata su Android 9.0 Pie (anche se non ufficiale), è il successore all’ormai defunto progetto CyanogenMod. Per chi cerca una custom ROM pulita e priva di aggiunte radicali che devino dall’esperienza stock di Android, è una se non la scelta migliore. Ciò non significa che non ci sia customizzazione, anzi.
Pixel Experience
Pixel ExperienceRimanendo in ambito Stock con Android 9.0 Pie, la Pixel Experience ha fatto rapidamente breccia nel cuore degli appassionati di modding, e il motivo è presto detto. Questa custom ROM può trasformare il vostro Xiaomi Redmi Note 5 Pro in un vero e proprio Google Pixel. A partire dall’interfaccia utente, ripresa totalmente dagli smartphone targati Google.
Scarica Pixel Experience su XDA
Havoc OS
La Havoc OS è una delle varie ROM basate su AOSP, con Android 9.0 Pie ed ispirate dalla filosofia dietro alla gamma Google Pixel. Le features introdotte sono veramente moltissime, a partire dal ridisegnamento dell’interfaccia Material Design 2, supporto a Substratum, aggiunta di animazioni, molteplici interazioni con la status bar, modifica dei Quick Settings, Ambient Display e tanto altro ancora.
Resurrection Remix
Uno dei nomi principali in ambito modding è quello della Resurrection Remix (chiamata anche RR). Disponibile (ad oggi) nella versione 6.2.0 con Android 8.0 Oreo e Project Treble, presenta anch’essa il supporto a Substratum. Le features non mancano, a partire dalle numerose modifiche applicate a navigation bar e status bar. Graficamente le differenze sono notevoli, fra cui loghi personalizzati, meteo, batteria, animazioni e così via.
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OmniROM
Continuiamo con un altro nome storico, ovvero quello della OmniROM. Basata anch’essa su AOSP, il suo obiettivo principale è quello di fornire una stabilità maggiore rispetto a quella solita delle custom ROM. Tramite il menu OmniGears avrete accesso a diverse funzionalità e personalizzazioni, comprese gestures, tuner del sistema e quant’altro.
Arrow OS
Sempre per parlare di ROM AOSP, non sottovalutate la Arrow OS, un altro progetto open source che punta a proporre un software semplice, pulito e preciso. Non mancano le personalizzazioni grafiche, fra cui i temi Scuro e Chiaro, vari accenti cromatici, customizzazioni per batteria, orologio, navigation bar e tasti fisici.
MultiROM
Per concludere, la MultiROM è un’altro progetto piuttosto interessante presente da anni. Come suggerisce il nome, si tratta di una mod multi-boot, dandoci la possibilità di poter avere più ROM da avviare sul telefono o anche altri sistemi come Ubuntu Touch. Queste possono essere avviate sia dalla memoria interna che da chiavetta USB via OTG.
Ultime, ma non ultime, vi segnalo anche la presenza di porting ROM per Xiaomi Redmi Note 5 estrapolate da smartphone di altri brand, nello specifico Samsung Galaxy A6s e ASUS ZenFone 5.
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