Arm contro Qualcomm: vuole che vengano distrutti i PC Snapdragon X Elite

Va avanti da ormai due anni la battaglia legale fra Qualcomm e Arm, che nel 2022 citò in giudizio il chipmaker dopo l’acquisizione di NUVIA che ha portato alla nascita dello Snapdragon X Elite. Una controversia contrattuale che rischia di mettere a rischio il settore di Windows on ARM, dato che il colosso britannico minaccia di far valere i propri diritti, e adesso il rischio è che i produttori si vedano costretti a interrompere le spedizioni di PC basati sul SoC Qualcomm.

La sfida in tribunale fra Arm e Qualcomm mette a rischio i PC con Snapdragon X Elite

qualcomm snapdragon x elite

Il sodalizio fra Microsoft e Qualcomm ha come obiettivo che i computer con Windows on ARM conquistino il 5% del mercato globale entro la fine del 2024, piazzando fra 1 e 2 milioni di unità e togliendo spazio al duopolio su architettura X86 nelle mani di Intel e AMD. Se non fosse che l’aspra diatriba legale fra Arm e Qualcomm potrebbe metter loro i bastoni fra le ruote.

Per capire cosa sta succedendo bisogna ripercorrere quanto accaduta, argomento a cui abbiamo già dedicato un articolo. Per riassumere, la startup NUVIA strinse accordi con Arm di tipo Architecture Licensing Agreement (ALA) per la realizzazione di CPU per server. Venne poi acquisita da Qualcomm, e i progetti per queste CPU vennero spostate dal mondo dei server a quello dei PC, creando la CPU con core Oryon che vedremo su Snapdragon X Elite e X Plus.

Quello per cui protesta Arm è che l’accordo stretto all’epoca con NUVIA sarebbe divenuto invalido al momento dell’acquisizione di Qualcomm, in quanto inizialmente valido solo per il mercato dei server e non per quello dei PC. Secondo un portavoce di Arm, “la rivendicazione contro Qualcomm e Nuvia riguarda la protezione dell’ecosistema Arm e dei partner che fanno affidamento sulla nostra proprietà intellettuale e sui progetti innovativi, e quindi di far rispettare l’obbligo contrattuale di Qualcomm di distruggere e smettere di utilizzare i progetti Nuvia derivati ​​dalla tecnologia Arm“.

Non è ovviamente della stessa idea Qualcomm, che afferma invece di avere licenze per usare le tecnologie Arm sui suoi chip per PC. Analizzando la situazione dall’esterno, è chiaro il motivo per cui Arm sta protestando, ovvero che il successo di Qualcomm nel promettente mercato di Windows on ARM danneggerebbe economicamente Arm. Gli accordi presi con NUVIA ed ereditati da Qualcomm sono basati su licenze Architecture Licensing Agreement, meno profittevoli per Arm rispetto a quelle Technology Licensing Agreement (TLA).

Ora, il processo fra Arm e Qualcomm avrebbe inizio a dicembre ma i primi PC con Snapdragon X Elite arriveranno a giugno, perciò è altamente probabile che troveranno un accordo economico. Attenzione, però, perché nel 2024 scadrà l’accordo fra Microsoft e Qualcomm, e il contenzioso legale potrebbe non giocare in favore del chipmaker statunitense. Si vocifera che stiano lavorando ai loro chip per Windows on ARM anche NVIDIA, AMD e MediaTek, e quest’ultima paga ad Arm non quelle ALA bensì le licenze TLA. Questo significa che, mentre Qualcomm personalizza CPU (Kryo) e GPU (Adreno), MediaTek utilizza CPU e GPU interamente ingegnerizzate da Arm, con un evidente ritorno economico maggiore per quest’ultima

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