La prima volta che ho recensito un Kuu, non ero neppure a conoscenza del brand. Lo so, era una mia lacuna, ma bisogna ammettere che il mondo dei notebook cinesi è talmente ampio, che per una persona come me, relativamente nuova a questo mondo, sarebbe potuta sfuggire molto facilmente questa azienda. Ma fortunatamente, sono riuscito a colmare questa mia mancanza e sono più che pronto per la recensione del Kuu K2.
E lo colmata anche con un po’ di stupore, perché dopo aver provato il Kuu K1, mi sono reso conto che probabilmente stavo testando uno dei notebook cinesi più potenti del 2020. Ebbene, è arrivato il momento del Kuu K2: l’azienda asiatica sarà riuscita a portare avanti i risultati ottenuti con il K1? In realtà, cari miei, non deve. Perché nonostante logica vuole che il modello K2 dovrebbe essere una sorta di aggiornamento del K1, in realtà non è proprio così: il top di gamma dell’azienda rimane il K1, ed il K2 (nonostante sia stato presentato dopo ed abbia un nome che lascia immaginare una sorta di “evoluzione” del prodotto) non è altro che un’alternativa di fascia più bassa della lineup 2020 di Kuu.
Indice
Recensione Kuu K2
Contenuto della confezione
Così come la stragrande maggioranza dei notebook cinesi, anche la confezione del Kuu K2 è realizzata con un semplice cartonato, decisamente essenziale e privo di qualsiasi cura del dettaglio. Nella confezione del Kuu K2 sono presenti:
- Kuu K2.
- Alimentatore con presa US.
- Adattatore per presa elettrica italiana.
- Adesivi per adattare la tastiera al layout italiano.
- Manuale di istruzioni.
Design e materiali
L’economicità del prodotto, non ha particolarmente influito sui materiali con cui è costruito. Il Kuu K2 ha un telaio realizzato in lega di alluminio, con degli inserti in plastica ed una finitura opaca molto piacevole alla vista e al tatto. Il modello che abbiamo ricevuto per la prova prodotto è di colorazione gold, ma si avvicina molto più al bronzo che al forte colore dorato. Sulla parte posteriore dello schermo c’è il logo dell’azienda, pesa 1.3 Kg ed decisamente compatto, il che lo rende perfetto per chiunque abbia bisogno di un computer da portare all’università senza troppe preoccupazioni, oppure per chi ha la necessità di lavorare in smart working ma non vuole spendere più del suo stipendio per acquistare un notebook con cui lavorare.
E così come il K1, anche il Kuu K2 si distingue in quanto a connettività. È presente una porta USB 3.0, una porta USB-C, una micro-HDMI per il collegamento del computer ad uno schermo o una TV, l’ingresso per le cuffie ed uno slot per la microSD. La webcam è integrata, ed è posizionata sulla zona superiore dello schermo, mentre la tastiera retroilluminata non integra alcun tastierino numerico: quelli di Kuu hanno ben pensato di produrre un trackpad “ibrido” che si può trasformare in un tastierino numerico; peccato che le scritte posizionate proprio sul trackpad gli donano un aspetto decisamente cheap e palesemente cinese. Io avrei evitato, oppure avrei almeno scelto un font più elegante. Ma questi sono dettagli.
E sempre per quanto riguarda la tastiera, viene prodotta esclusivamente con layout statunitense e per adattarla a quello italiano sarà necessario applicare, tasto per tasto, degli adesivi inclusi nella confezione che metteranno a disposizione tutte le lettere accentate e i caratteri speciali del nostro idioma ma che, personalmente, ho deciso di non applicare date le dimensioni decisamente diverse rispetto a quelle dei tasti, e per un motivo piuttosto tecnico: applicando un adesivo sulla tastiera retroilluminata, si perde la trasparenza (e quindi l’illuminazione) delle lettere. Molto bello però l’effetto “borderless” della tastiera, i cui tasti ricoprono praticamente tutta la superficie dedicata, azzerando totalmente i bordi laterali.
Per quanto riguarda il trackpad invece, la superficie touch è di ottime dimensioni e leggermente più ampia rispetto alla stragrande maggioranza della concorrenza, ma continua ad avere quel feeling piuttosto economico tipico dell’azienda, che ha però migliorato la sensibilità e la precisione di puntamento. Il sensore per le impronte digitali, compatibile con Windows Hello, è stato posizionato nel tasto di accensione del notebook, con una soluzione praticamente identica a quella vista nei computer di Huawei: le prestazioni sono buone e il rilevamento delle impronte è praticamente fulmineo.
Display
Lo schermo del Kuu K2 è un 14.1 pollici FullHD matte (quindi opaco) con una risoluzione di 1920 x 1080 pixel, assemblato utilizzando un pannello IPS che garantisce una buona densità di pixel per pollice e che tutto sommato è in linea con la fascia di prezzo in cui si inserisce il notebook, anzi sotto certi aspetti la supera. È chiaro però che si tratta di uno schermo che porta con sé tutte le pecche dei pannelli IPS di fascia bassa, con colori leggermente sotto tono e neri poco profondi, ma gli angoli di visione sono più che sufficienti e la luminosità è decisamente buona e permette una buona visuale anche in ambienti molto luminosi.
Ottima anche la gestione dei riflessi, ma questa è una caratteristica degli schermi opachi, e non male anche l’utilizzo pratico dello schermo, che con la riproduzione di file multimediali o video in streaming su Netflix si comporta sempre bene e garantisce una visione decisamente piacevole e, tutto sommato, di buona qualità.
Hardware e prestazioni – Kuu K2
Se il K1 è uno dei notebook cinesi più potenti in circolazione, con il K2 quelli dell’azienda hanno fatto un passo indietro, almeno per quanto riguarda il processore. Ad animare questo portatile c’è un processore Intel Celeron 4115 che lavora a 2.4 GHz, e che è affiancato da 8 GB di memoria RAM di tipo DDR3 e da una scheda grafica integrata Intel HD Graphics 600, in grado di elaborare anche video in 4K a 60 Hz ad una profondità di colore a 10 Bit. E chiaramente, nonostante sia un processore presentato due anni dopo quello utilizzato nel K1, più precisamente nel 2017, garantisce prestazioni perlopiù sotto la media che però, considerando il prezzo di vendita, sono più che adeguate alla fascia di utenza alla quale si rivolge il prodotto.
Decisamente meglio la scheda grafica, che in effetti riesce a garantire prestazioni di riproduzione video più che sufficienti, e che è davvero in grado di riprodurre video anche in 4K, nonostante la risoluzione del pannello integrato la renda un’operazione piuttosto inutile.
Sotto tono anche le prestazioni della memoria RAM: l’architettura DDR3 si fa sentire quando si eseguono operazioni più complesse, ma è anche vero che per l’utilizzo che potrebbe fare di questo notebook un utente medio, potrebbe essere più che sufficiente. Non mancano il WiFi 801.11 ac, che in effetti ha una buona ricezione del segnale (ma non eccellente), ed il Bluetooth 4.1. La memoria interna invece è da 256 GB, ma nel modello che abbiamo ricevuto in prova è composta da un SSD di prestazioni medio-basse da 59,6 GB ed un HD meccanico da 178 GB.
Insomma, tutto sommato per un utilizzo comune, il KUU K2 è un notebook più che adatto e garantisce prestazioni sufficienti. Certo, ogni tanto con troppe applicazioni aperte in background il sistema fa notare qualche rallentamento, ma per un utilizzo “domestico” o universitario offre prestazioni giuste, ma fortemente inadatte al gaming o all’utilizzo di applicazioni di editing foto/video.
Audio e fotocamera
Un no deciso agli speaker stereofonici integrati. L’audio riprodotto è tendente principalmente alle frequenze medie ed alte, anche se il volume d’ascolto è buono, ma non eccessivamente alto, mentre l’audio catturato dal microfono è di buona qualità e non presenta alcun problema di sorta.
La webcam integrata è posizionata nella zona superiore dello schermo, ma così come nella stragrande maggioranza dei prodotti di questa fascia garantisce prestazioni piuttosto scarse soprattutto in condizioni di bassa luminosità. Insomma, diciamo che è adatta all’esecuzione di videochiamate o videoconferenze, purché ci si trovi in un ambiente ben illuminato. La cosa interessante è che la webcam è dotata di un sistema di chiusura manuale, che ne permetterà la totale inibizione qualora non fosse necessario utilizzarla: in questo modo la privacy è assicurata.
Batteria e autonomia
La batteria integrata nel KUU K2 è una 5000 mAh, e dai miei test ho avuto la conferma che si tratta della caratteristica che più rappresenta un compromesso per questa tipologia di notebook. Con circa 12 ore in standby e poco più di 4 ore di utilizzo medio, le prestazioni relative all’autonomia sono piuttosto buone, il punto è che i tempi di ricarica potrebbero essere piuttosto lunghi.
La colpa però è chiaramente del caricabatterie del notebook che si connette tramite un plug del tipo tradizionale e che richiederà un’attesa di oltre 3 ore per una ricarica completa. Ricarica che, purtroppo, non può avvenire tramite la porta USB-C integrata.
Conclusioni e prezzo di vendita – Kuu K2
La vera forza di questo Kuu K2 è nel prezzo di vendita. Il nuovo portatile dell’azienda è in vendita ad un prezzo ufficiale di 309 euro, che con il nostro coupon (che trovate in basso) potrebbe scendere sensibilmente sotto i 290. E, parliamoci chiaro, è un prezzo più che interessante per portarsi a casa un notebook realizzato totalmente in alluminio, dalle prestazioni più che sufficienti per un utilizzo “normale” del computer.
Certo non è perfetto e porta con sé compromessi, ma è la soluzione ideale per tutte quelle persone che cercano un notebook economico, con il quale eseguire operazioni di produttività o di svago, e che non hanno la minima intenzione di sborsare cifre che spesso doppiano il prezzo del Kuu K2.
Qualora siate alla ricerca di alternative diverse, vi consiglio di dare uno sguardo alla nostra guida sui migliori notebook cinesi nella quale, mensilmente, aggiungiamo i modelli più interessanti e con il miglior rapporto qualità prezzo della categoria.