Nel panorama delle telecomunicazioni italiane, iliad si è distinta fin dal suo esordio per una strategia comunicativa incentrata sulla chiarezza e sull’assenza di costi nascosti.
Nella serata di ieri, l’operatore telefonico compie un passo inaspettato, portando quella stessa filosofia dal mondo della connettività a quello della ristorazione.
Nasce così Piatti Chiari, un progetto editoriale inedito che si propone come la prima guida gastronomica ideata e promossa direttamente da una compagnia di telecomunicazioni.
iliad Piatti Chiari: dalla Fibra alla tavola

L’idea alla base di “Piatti Chiari” è tanto semplice quanto originale: sfruttare la capillarità della presenza umana di iliad sul territorio per mappare l’Italia del gusto autentico. Chi meglio di chi costruisce e manutiene le reti, muovendosi quotidianamente tra grandi città e piccoli centri di provincia, conosce i luoghi migliori dove fermarsi per una pausa pranzo di qualità?
I protagonisti di questa selezione sono stati ribattezzati “Palati Sinceri”: si tratta dei dipendenti iliad (tecnici, commerciali, consulenti) che hanno segnalato oltre 1.000 locali testati in prima persona. Non si tratta di recensioni anonime, ma di esperienze vissute da chi cerca accoglienza e sostanza. Questa natura “partecipativa” della guida ricorda l’intuizione che negli anni ’70 portò i coniugi Zagat a rivoluzionare la critica gastronomica, basandosi sulle opinioni dirette dei fruitori.
A garantire che l’entusiasmo dei dipendenti fosse supportato da un rigore metodologico, iliad ha stretto una partnership con Passione Gourmet. Il team di critici professionisti ha validato le segnalazioni, curando l’opera per trasformarla in uno strumento coerente e affidabile.
La trasparenza come criterio di giudizio
Se la guida Michelin ha le sue stelle e il Gambero Rosso le sue forchette, “Piatti Chiari” introduce un nuovo parametro fondamentale: la trasparenza. La selezione, che spazia dalle trattorie ai wine bar, dalle pizzerie alle cucine etniche, ha come comune denominatore uno scontrino medio di circa 35 euro e un rapporto onesto con il cliente.
Per elevare ulteriormente questo standard, è stato istituito il Premio Piatti Chiari, assegnato a oltre 130 locali che eccellono in quattro specifici criteri di valutazione:
- Scontrino dettagliato: Indicazione chiara di piatti, quantità e prezzi unitari
- Menù leggibile: Chiarezza nell’offerta, negli allergeni e nelle eventuali traduzioni
- Dialogo aperto: Disponibilità a spiegare ingredienti e provenienza
- Costo dell’acqua: Un prezzo proporzionato ed equo rispetto al conto totale
Alberto Cauzzi, fondatore di Passione Gourmet, ha sottolineato come il premio miri a riconoscere “quei luoghi che scelgono la strada della sincerità in ogni dettaglio“, celebrando la sostanza e la verità nel piatto e nel conto.
Inclusione e disponibilità
Un aspetto rilevante della guida è l’attenzione verso la ristorazione come veicolo di inclusione sociale. Tra le pagine di “Piatti Chiari” trovano spazio realtà d’eccellenza come PizzAut a Monza e Il Tortellante a Modena, laboratori gastronomici che offrono formazione e lavoro a ragazzi con disabilità, o Roots, che supporta l’emancipazione femminile.
Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad Italia, ha commentato l’iniziativa evidenziando il parallelismo tra il core business dell’azienda e il cibo: “Possiamo lavorare sulle antenne o nei punti vendita, ma prima o poi abbiamo tutti fame. Questa guida parla di noi partendo da un gesto semplice come sedersi a tavola“.
La guida è attualmente disponibile nelle principali librerie (Feltrinelli, Mondadori, ecc.) e sugli store online al prezzo di 15,00€, proponendosi come un regalo ideale per chi cerca un’esperienza culinaria genuina, lontana dalle mode passeggere e vicina alla concretezza del territorio italiano.







