Il prossimo prodotto Dreame non è un robot aspirapolvere, potrete metterlo in tasca

Dreame auto elettrica
Crediti: Dreame

Dreame, colosso cinese noto per la produzione di robot aspirapolvere e soluzioni per la pulizia domestica, sembra ormai pronto a compiere un passo decisivo verso il mondo della telefonia mobile.

Già nel mese di settembre erano emersi i primi piani dell’azienda riguardo all’ingresso nel mercato degli smartphone, ma oggi quelle che erano semplici intenzioni strategiche hanno assunto una forma concreta grazie a una serie di fughe di notizie che svelano le specifiche tecniche del primo dispositivo del brand.

Dreame E1, tutte le specifiche trapelate

Dreame E1
Crediti: GSMArena

Il dispositivo, identificato con il nome commerciale Dreame E1 e il numero di modello W5110, ha fatto la sua apparizione nel database EPREL, confermando la sua esistenza e fornendo dettagli preziosi.

Secondo quanto emerso dai manuali utente trapelati online, l’estetica del terminale non cerca di passare inosservata. Gli schizzi presenti nella documentazione suggeriscono infatti un design fortemente ispirato ai top di gamma del mercato, con una somiglianza marcata con le linee del Samsung Galaxy S26 Ultra.

Questa scelta stilistica indica la volontà di Dreame di posizionarsi, almeno visivamente, in una fascia di valore e solidità.

Il fronte del dispositivo è dominato da un ampio pannello AMOLED da 6,67 pollici, una dimensione ormai standard per garantire un’esperienza multimediale immersiva. Sotto la scocca, il display ospita anche un lettore di impronte digitali, allineandosi alle aspettative moderne per la sicurezza biometrica.

Il comparto fotografico e le prestazioni

Analizzando la scheda tecnica trapelata, emerge un quadro che posiziona il Dreame E1 in una fascia interessante, con una sola vera fotocamera utile.

Il sensore principale della fotocamera posteriore vanta 108 MP. A supporto di questo “occhio” principale troviamo una fotocamera macro da 2 MP e un sensore di profondità anch’esso da 2 MP, oltre a un ulteriore sensore puramente decorativo.

Sorprende positivamente la fotocamera anteriore: per i selfie, Dreame ha optato per un sensore da 50 MP. Resta da vedere come il software di elaborazione dell’immagine, un campo in cui Dreame è debuttante rispetto ai veterani della telefonia, gestirà questa abbondanza di megapixel.

Autonomia, resistenza e connettività

Sul fronte dell’alimentazione, il Dreame E1 si affida a una batteria da 5.000 mAh, capacità che rispecchia quella di molti competitor diretti, incluso il citato Galaxy S26 Ultra. Tuttavia, la velocità di ricarica si ferma a 33W via cavo.

Sebbene sufficiente per un utilizzo quotidiano standard, questo valore risulta conservativo rispetto alle tecnologie di ricarica ultra-rapida che dominano il mercato cinese.

Un dettaglio interessante riguarda la longevità promessa: il produttore garantisce che la batteria supporterà fino a 800 cicli di ricarica prima di scendere sotto l’80% della sua capacità iniziale, un dato che rispecchia gli standard ma si posiziona alle spalle dei brand del gruppo BBK come Oppo e OnePlus.

La costruzione del telefono ha ottenuto una certificazione IP64, che garantisce una protezione totale contro la polvere e una buona resistenza agli spruzzi d’acqua, pur non permettendo l’immersione completa.

Dal punto di vista della sostenibilità e della riparabilità, le etichette EPREL classificano il dispositivo con una classe “A” per l’efficienza energetica e una classe “B” per la protezione dalle cadute e la riparabilità, suggerendo un’attenzione particolare all’ingegnerizzazione del prodotto.

Infine, il pacchetto connettività si presenta completo e, per certi versi, nostalgico. Oltre al supporto per le reti 5G e alla tecnologia NFC per i pagamenti digitali, il Dreame E1 mantiene il jack per le cuffie da 3,5 mm.

Questa caratteristica, ormai quasi estinta nella fascia alta, potrebbe rappresentare un vero punto di forza per chi non vuole dipendere esclusivamente dagli auricolari wireless.