Da accessorio tech riservato a smanettoni tecnologici, a prodotto quasi definibile “must have”: le dashcam hanno vissuto una metamorfosi velocissima negli ultimi anni, complici l’affidabilità dei sensori, le funzioni smart e l’integrazione con app sempre più mature. Ad oggi una buona dashcam non serve solo quando “succede qualcosa”, ma diventa uno strumento quotidiano per viaggi, tutela assicurativa e sicurezza in sosta. E tra i brand di maggior successo, senza dubbio non posso che menzionarvi 70mai, produttore di cui ho provato già tantissimi prodotti, e che arriva adesso con la nuova 70Mai Dash Cam 4K T800 che aumenta ancor di più il livello: è una soluzione a tre canali, con doppia 4K su anteriore e posteriore e una terza camera interna con IR, pensata per avere occhi ovunque, di giornno e anche di notte.
Dopo settimane di utilizzo tra città, extraurbano e autostrada, e qualche giorno di parcheggio selvaggio in quartieri che non perdonano, la sensazione è netta: questo modello non è l’ennesima dashcam “con più pixel”, ma un sistema pensato in modo coerente, dove hardware e software si parlano per restituire video concretamente utilizzabili, con notifiche affidabili e sensori ben calibrati.
Recensione 70mai T800 4K
Design e materiali
Quando si monta la 70Mai T800 sul parabrezza, la prima impressione è quella di un oggetto progettato con attenzione maniacale all’uso quotidiano, dettaglio che accomuna tutti i modelli presentati dall’azienda. A differenza del modello Omni, qui il design è diverso, e si assomiglia di più alla A510 vista pochi mesi fa, seppur le dimensioni siano notevolmente più importanti, anche perchè tecnologicamente parlando il prodotto è di un’altra categoria. Un corpo unico che integra la camera frontale 4K e la camera interna 1080p con IR, così da ridurre al minimo l’ingombro visivo e, soprattutto, i cavi da gestire; questa scelta semplifica l’installazione in modo impressionante e rende la dashcam quasi mimetizzata, come quelle originali installate nelle auto più moderne.
Dal punto di vista costruttivo, la T800 trasmette subito solidità. Il telaio è compatto, “pieno” in mano, e la finitura opaca fa la sua parte: niente ditate, pochi riflessi, e un look che non cattura gli sguardi dall’esterno, a differenza del modello Omni che, secondo me, era appariscente sotto tutti i punti di vista.
A proposito di display: 70Mai ha puntato su uno schermo da 3 pollici con tre tasti fisici dedicati sotto al pannello, una soluzione più concreta e funzionale rispetto al touchscreen visto su altri modelli che, mentre si è alla guida, è solamente una distrazione. Anche il tasto di accensione è stato posizionato con criterio per essere individuabile al tatto, visto anche l’utilizzo di materiali differenti per la texture, così da non distogliere lo sguardo dalla strada.
Un aspetto meno vistoso ma fondamentale è la gestione termica; la T800 ospita sensori 4K STARVIS 2 che, per quanto efficienti, generano calore quando lavorano a pieno regime ed è proprio qui che entra in gioco un disegno dello chassis che integra fori di ventilazione ben distribuiti, non solo sull’unità principale ma anche sul modulo posteriore di nuova generazione. Il risultato è che, anche in percorrenze lunghe o sotto sole estivo, la dashcam rimane sempre performante: niente throttling, ciò vuol niente drop di frame o registrazioni saltellanti per via della temperatura.
Il modulo posteriore, invece, è molto simile a quelli già visti in passato dalla stessa azienda e, seppur poco più grande rispetto al passato, si può dire che sia piuttosto snello e facile da collocare sul lunotto; con il cavo USB-C molto lungo in dotazione è possibile installarlo sui montanti o lungo le guarnizioni in basso senza creare problemi di alcun tipo. Finalmente il cavo non è pre-saldato all’interno della camera, ma anzi utilizza un comune USB-C e ciò rende più facili eventuali giunture da effettuare durante l’installazione.
Installazione e collegamenti
La 70Mai T800 si installa esattamente come gli altri modelli del brand: si può scegliere di partire in modo immediato con la presa accendisigari, oppure fare un passo in più e collegarla alla scatola fusibili per sbloccare tutte le funzioni avanzate, inclusa la sorveglianza H24 con modulo 4G, che vi ricordo essere un optional da acquistare separatamente ma, a mio parere, fondamentale per sfruttare a pieno il potenziale di questa dashcam.
Se si sceglie la strada più semplice, basta il cavo USB‑C in dotazione collegato all’accendisigari (in confezione c’è anche l’adattatore auto con doppia USB‑A). È la scelta più rapida: in pochi minuti la dashcam è operativa e registra durante la guida. Di contro, così non si sfruttano interamente le funzioni di parcheggio e le notifiche in tempo reale, che richiedono un’alimentazione costante e soprattutto la rete dati a disposizione. Per farlo, oltre ad acquistare il kit 4G, che spesso si trova in offerta nel bundle insieme alla telecamera, va seguita una procedura leggermente più complessa, ma alla portata di chi ha un minimo di dimestichezza o semplicemente di un qualsiasi installatore di fiducia.
Il modulo 4G alimenta la cam, abilita la modalità guardian in sosta e fornisce la connettività cellulare per live view e avvisi push. Sul cablaggio, lo schema è semplice: dal modulo partono tre fili e una USB‑C verso la T800.
- Rosso (VCC+): va collegato a un fusibile “sempre vivo”, cioè con 12V presenti sia a motore spento che acceso.
- Nero (GND): è la massa, basta scegliere un buon punto di terra sulla scocca o in prossimità della scatola fusibili.
- Giallo (ACC): è il segnale sotto chiave che prende corrente solo a quadro acceso. Se lo collegate per errore a un positivo sempre alimentato, la modalità parcheggio non funzionerà correttamente e l’app potrebbe segnalare un’anomalia.
Quanto al posizionamento del modulo 4G, serve solo che abbia una ricezione stabile. L’azienda suggerisce il cruscotto, ma un punto discreto nei pressi della fusibiliera va benissimo: durante i test io personalmente non ho mai avuto problemi di segnale. Inserita la SIM (formato Nano), la cam riconosce rapidamente la rete; se necessario, impostate manualmente l’APN del vostro operatore direttamente tramite l’app su smartphone.
Sensori e qualità video
Se fino a qualche anno fa le dashcam erano poco più che scatole granose capaci a malapena di distinguere un’auto da un’altra, la nuova 70Mai T800 4K è la dimostrazione di quanto questa categoria di prodotti si sia evoluta. Qui parliamo di un sistema a tre canali che offre una copertura totale dell’auto: frontale in 4K, posteriore in 4K e una telecamera interna in 1080p, il tutto con tecnologia HDR simultanea su tutti e tre i canali.
Il merito di questa resa sta soprattutto nei due sensori Sony STARVIS 2 IMX678 montati su camera frontale e posteriore, una scelta tecnica che fa concretamente la differenza nell’uso di ogni giorno; questi sensori sono noti per la loro sensibilità alla luce e per la capacità di mantenere un elevato livello di dettaglio anche in condizioni difficili come ad esempio controluce, in presenza di riflessi o anche di notte con luci artificiali. Nei miei test, ad esempio, le targhe sono sempre state leggibili anche a distanza e a velocità sostenuta, i cartelli stradali sempre nitidi, e persino i dettagli secondari come i dettagli dell’asfalto o le texture dei palazzi risultavano ben definiti.
Il supporto all’HDR esteso è un altro elemento chiave. Non parliamo solo di “schiarire le ombre” o “controllare le luci forti”, perchè qui l’HDR lavora in maniera uniforme su tutte le ottiche, adattandosi in tempo reale alle variazioni di luminosità. Davanti, elimina il bagliore accecante del sole basso sull’orizzonte; dietro, invece, restituisce informazioni anche in vicoli bui, mentre all’interno, gestisce i riflessi sul cruscotto e le luci interne senza bruciare mai le immagini.
Poi c’è l’ottimizzazione MaiColor Vivid+, il software proprietario di 70Mai che non si limita a “pompare” i colori, come invece capita in alcune dashcam più economiche, ma li calibra realmente in modo da esaltare maggiormente i dettagli e distinguere in modo sempre efficace tutte le sfumature cromatiche che si incontrano sul percorso, soprattutto nei segnali stradali.
Di notte entra in gioco il pacchetto Night Owl Vision, che sfrutta l’apertura f/1.7 e algoritmi di elaborazione per mantenere un’ottima chiarezza e un basso livello di rumore. La telecamera interna, invece, è assistita da quattro LED IR a 940 nm, invisibili all’occhio umano ma perfetti per illuminare l’abitacolo anche in completa oscurità. Questo significa che, anche in un’auto con vetri oscurati o durante una sosta in un parcheggio sotterraneo, ogni movimento all’interno viene registrato con precisione senza alcuna rinuncia.
Durante la prova su strada ho apprezzato soprattutto la fluidità del 4K a 60 fps (quando si utilizza solo la camera frontale), che regala video incredibilmente realistici. Con entrambe le ottiche attive si passa a 4K a 30 fps su entrambi i canali, mantenendo comunque un’eccellente qualità seppur sia evidente il calo di frame. Il passaggio tra giorno e notte è naturale, e il sistema è in grado di adattarsi rapidamente a cambi di luce repentini, ad esempio se si entra ed esce da una galleria.
Oltre alla registrazione in 4K e alle funzioni di sorveglianza, la 70Mai T800 4K integra un sistema ADAS completo, pensato per rendere la guida più sicura e reattiva; certo, non stiamo parlando di funzioni da auto a guida autonoma, ma di un copilota digitale che vi avvisa in tempo reale di situazioni potenzialmente pericolose. Durante i test su strada, gli avvisi sono stati puntuali e mai eccessivamente invadenti, e con questo aumento della qualità delle lenti installate, tutti i rilevamenti dei cambi corsia, di distanza ravvicinata al veicolo antecedente oppure di attraversamento improvviso di pedoni, sono ancora più efficienti e precisi, anche in condizioni di luce difficili come pioggia, nebbia o illuminazione notturna.
Un aspetto particolarmente utile, soprattutto in ottica assicurativa, è la nuova modalità di Buffered Emergency Recording, che amplia notevolmente la finestra temporale delle registrazioni in caso di urti o collisioni. A differenza dei sistemi tradizionali che si limitano a salvare solo i secondi successivi all’impatto, la T800 è in grado di catturare anche ciò che è accaduto prima, con un buffer che può arrivare fino a tre minuti. In questo modo, oltre al momento esatto della collisione e ai trenta secondi successivi, si ottiene una ricostruzione completa della dinamica, includendo anche eventuali manovre precedenti, comportamenti sospetti di altri veicoli o circostanze stradali che hanno portato all’incidente.
Applicazione per smartphone
La 70Mai T800 4K esprime tutto il suo potenziale quando viene abbinata all’app ufficiale, disponibile per iOS e Android, che trasforma lo smartphone in un vero e proprio centro di controllo. L’interfaccia è pulita e reattiva, e il collegamento tramite Wi-Fi 6 avviene in pochi secondi, consentendo di accedere immediatamente alla visualizzazione in diretta delle tre camere, con la possibilità di passare fluidamente da una all’altra.
La gestione delle registrazioni è altrettanto immediata: i file possono essere scaricati alla massima velocità, salvati nella galleria del telefono o condivisi direttamente tramite messaggistica e servizi cloud, mentre la suddivisione per data, evento o tipologia di clip permette di trovare rapidamente ciò che serve. L’app non si limita a gestire i video, ma diventa anche il centro di tutte le funzioni smart: gli avvisi del Parking Guardian arrivano in tempo reale, con la possibilità di vedere subito un’anteprima dell’evento ma anche le impostazioni dell’ADAS si possono regolare in base alle proprie preferenze e, con il kit 4G opzionale, è possibile accedere alla dashcam anche a distanza, controllando in diretta posizione e stato del veicolo.
Prezzo di vendita e considerazioni
La 70Mai T800 4K si è dimostrata ancora una volta un prodotto da non lasciarsi sfuggire se si è alla ricerca di una dashcam di fascia alta, affidabile in tutto e per tutto. Il bundle con camera anteriore e posteriore, scheda SD e kit 4G, proposto attualmente intorno ai 400 euro, può sembrare un investimento importante, ma il pacchetto offerto è tra i più completi che si possano trovare oggi sul mercato ed è quello che offre senza dubbio il miglior rapporto qualità prezzo.
Sensori di ultima generazione, registrazioni in 4K reali anche di notte, HDR ben calibrato su tutte le ottiche, funzioni ADAS affidabili e un sistema di sorveglianza h24 fanno sì che la T800 non sia semplicemente una dashcam, ma un vero e proprio impianto di videosicurezza per auto. Certo, qualche piccola imperfezione c’è, ma si tratta di dettagli che impallidiscono di fronte a un’esperienza d’uso solida e affidabile. Nella gamma di dashcam dell’azienda, al momento questa T800 4K non ha rivali se cercate qualcosa che abbia una visione praticamente a 360 gradi del vostro abitacolo; se invece non avete necessità della camera interna, o di quella posteriore, potete puntare sul modello Omni che è praticamente un sempre verde, anche a distanza di mesi dal lancio.
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