Recensione OnePlus Nord 5: una vera boccata d’aria fresca!

recensione oneplus nord 5

OnePlus è tornata, e lo fa con un prodotto che punta dritto al cuore del mercato, in quella fascia media sempre più agguerrita e popolata da alternative valide: è qui che si inserisce il nuovo OnePlus Nord 5 che arriva con un carico di aspettative non indifferente, erede di una dinastia di smartphone che ha fatto del rapporto qualità-prezzo il proprio cavallo di battaglia.

Dopo un periodo di assestamento e qualche modello che aveva fatto storcere il naso ai puristi del marchio, OnePlus sembra aver ritrovato la retta via e questo Nord 5 ne è la prova tangibile: un design che riprende a piene mani l’eleganza dei fratelli maggiori della serie principale, un comparto hardware che non teme rivali e un’attenzione ai dettagli che fa subito pensare a un prodotto di categoria superiore. Ma sarà riuscita OnePlus a creare il “flagship killer” definitivo? Avrà saputo limare quelle piccole imperfezioni che avevano caratterizzato i modelli precedenti?

Recensione OnePlus Nord 5

Design e materiali

Se il modello della passata generazione aveva stupito con un design interamente in metallo, uno dei pochi nella sua fascia di prezzo, quest’anno si cambia registro, visto che il nuovo Nord 5 adotta una scocca interamente in plastica. È un passo indietro? Dal punto di vista della pura nobiltà dei materiali, è innegabile. Eppure, una volta preso in mano, il Nord 5 riesce a sorprendere, cosa che in casa OnePlus non rappresenta di certo una novità. La finitura satinata delle colorazioni (un etereo bianco Marble Sands, un profondo blu Dry Ice e il classico Phantom Grey) è piacevolissima al tatto e maschera bene la natura plastica del dispositivo, restituendo un feedback solido e ben assemblato. Sarò sincero: la colorazione bianca che ho ricevuto mi è piaciuta tantissimo, e seppur non adatta propriamente a tutti i gusti, sono certo che piacerà a più di qualcuno.

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Il linguaggio stilistico è quello, ormai riconoscibile, dei top di gamma OnePlus. Forme pulite, minimaliste, con un perimetro dai bordi piatti che si raccordano dolcemente alla scocca posteriore e al display, protetto da un vetro Gorilla Glass 7i. Questa combinazione garantisce una presa sicura, nonostante una certa scivolosità di fondo, ormai compagna inseparabile degli smartphone moderni. L’isola che ospita le fotocamere è un piccolo capolavoro di discrezione: sporge il minimo indispensabile e si integra nel corpo del telefono con un’eleganza rara in questa fascia di mercato, spesso dominata da camera bump dalle dimensioni cosmiche, che fanno traballare gli smartphone e via dicendo.

Con questo non voglio dire che il Nord 5 di OnePlus sia discreto a livello di dimensioni, anche perchè con un pannello da ben 6.83 pollici, il Nord 5 è uno smartphone che si fa sentire. Questa generosità, perfetta per godersi video e giochi, si scontra con un’ergonomia non proprio impeccabile: stonano un po’ le posizioni dei tasti del volume e di accensione, così come il nuovo Plus Key che rimpiazza l’iconico Alert Slider, che secondo me sono posizionati troppo in alto lungo la cornice. Raggiungerli con il pollice, specialmente per chi non ha mani da gigante, richiede un po’ di sforzo, ma nulla che non si possa risolvere con un po’ di abitudine, ne sono certo. Il nuovo Plus Key merita un discorso a parte: è una novità software più che hardware. Se da un lato si perde la immediatezza fisica e tattile del vecchio selettore a tre scatti, dall’altro si guadagna in versatilità, potendo associare al tasto scorciatoie rapide per la torcia, la fotocamera, il traduttore o le nuove funzioni di intelligenza artificiale “Plus Mind”.Avete presente il tasto “Azione” degli ultimi iPhone? Ecco, è esattamente la stessa identica cosa.

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Chiudono il cerchio alcune gradite conferme e qualche piccola mancanza. Ritorna la porta infrarossi, un’aggiunta intelligente per comandare dispositivi non connessi, rimane ottima la gestione della connettività, con un sistema di antenne avanzato che ottimizza il segnale 5G e Wi-Fi a seconda di come si impugna lo smartphone, ma purtoppo permane l’assenza delle eSIM, che ad oggi non riesco più ad accettare. In termini di certificazioni, lui ne possiede una IP65, non tra le più alte di questa fascia di mercato.

Display

Le dimensioni della diagonale del display quest’anno crescono fino a raggiungere i 6.83 pollici, la tecnologia è OLED, con una risoluzione 1.5K (nello specifico 1272 x 2800 pixel) che, con i suoi 450 ppi, garantisce una nitidezza e una definizione d’immagine impeccabili. Ma il vero protagonista è il refresh rate, che sulla carta tocca la soglia dei 144Hz. A questo si aggiunge il supporto ai più moderni standard di visualizzazione: HDR10+ e Dolby Vision per i contenuti in streaming, e persino il nuovo standard Ultra HDR, che permette di visualizzare e scattare foto con una gamma dinamica e una brillantezza sorprendenti.

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Ma come si traduce tutto questo nell’uso reale? La luminosità è eccellente, con picchi massimi fino a 1300 nits circa in modalità automatica, un valore che assicura una leggibilità perfetta anche sotto la luce diretta del sole. E’ vero che i valori dichiarati dall’azienda sono leggermente superiori, fino a 1800 nits, ma all’atto pratico non avvertirete alcun problema con le prestazioni di questo display, a cui OnePlus ha inoltre integrato una tecnologia di controllo della luminosità PWM a 3840Hz, che riduce lo sfarfallio e l’affaticamento visivo durante l’uso prolungato. Alcuni dubbi li ho avuti sulla gestione della frequenza di aggiornamento del display, che raramente raggiunge i 144Hz dichiarati, ma anzi molto spesso non va oltre i 120Hz, e addirittura nei giochi la maggior parte dei titoli, anche quelli dichiarati come compatibili con frequenze molto alte, non vanno oltre i 90Hz, probabilmente per qualche strana ragione software, ovviamente risolvibile con qualche fix nelle prossime settimane.

Al netto di questa gestione del refresh rate, il display del OnePlus Nord 5 rimane straordinario, a partire dalla grandezza, passando per la luminosità e infine per la sua estrema nitidezza in ogni singola circostanza.

Hardware e prestazioni

Per la prima volta nella storia della serie Nord, OnePlus abbandona la serie 7 di Qualcomm per fare il salto nella famiglia dei “grandi”: la serie 8. Sotto la scocca del OnePlus Nord 5 pulsa infatti il potente Snapdragon 8s Gen 3. Attenzione a non fare confusione: non si tratta di una versione depotenziata del flagship 8 Gen 3, ma piuttosto di un’evoluzione potenziata dello Snapdragon 7+ Gen 3 che animava il suo predecessore. Il risultato è un chipset di fascia alta, già apprezzato su altri “quasi-top” di gamma, che porta con sé un significativo balzo in avanti, specialmente sul versante grafico grazie alla GPU Adreno 735 con clock molto elevato, 1.100 MHz.

A completare la dotazione troviamo nella versione base 8GB di RAM LPDDR5X e 256GB di archiviazione UFS 3.1, che possono salire fino a 12GB/512GB nella versione leggermente più costosa. I numeri dei benchmark confermano le attese, e nei vari test condotti il Nord 5 mostra un solido miglioramento rispetto al Nord 4 e si posiziona nella parte alta della classifica, seppur ci sia da dire che molti competitor, anche con un prezzo lievemente inferiore, riescono a sprigionare una potenza, per lo meno numericamente parlando, decisamente superiore.

Tuttavia il Nord 5 eccelle, merito anche di un complesso sistema di dissipazione a camera di vapore, che OnePlus chiama “Cryo-velocity VC”, che permette allo smartphone di gestire il raffreddamento in modo decisamente efficiente, e soprattutto non tagliare mai le frequenze della CPU o della stessa GPU. Nell’uso quotidiano, questa architettura si traduce in un’esperienza d’uso impeccabile: l’interfaccia è sempre fluida e le app si aprono in un istante. E nel gaming? E’ ovvio che la potenza dello Snapdragon 8s Gen 3 non possa essere messa in discussione, non è un caso infatti che lo smartphone non perda praticamente un colpo, anche nei titoli più pesanti come Call of Duty, dove riesce a mantenere un frame rate stabile anche con decine di app aperte in background.

A livello di connettività qui troviamo il Wi-Fi 7, il Bluetooth 5.4, il supporto NFC e un modulo 5G performante, coadiuvato dal sistema di antenne intelligenti di cui abbiamo già parlato. Presente, come detto, anche la porta infrarossi, mentre manca il supporto eSIM.

Software

A bordo del OnePlus Nord 5 troviamo l’ultima incarnazione della OxygenOS 15, basata su Android 15: l’interfaccia è quella che gli utenti del brand conoscono e amano, pulita, veloce e ricca di personalizzazioni, anche se l’impronta della ColorOS di OPPO è ormai innegabile. La vera rivoluzione, quest’anno, non è estetica ma concettuale, anche perchè OnePlus abbraccia con decisione la corsa all’intelligenza artificiale.

Il cuore di questo nuovo ecosistema è AI Plus Mind (o Mind Space, a seconda dei menu), un assistente proattivo che mira a diventare un vero e proprio “hub della conoscenza” personale. Richiamabile tramite il nuovo Plus Key, previo abbinamento della funzionalità, questo sistema analizza il contenuto a schermo per suggerire azioni contestuali, come aggiungere un evento al calendario da una conversazione, o per archiviare in modo intelligente articoli, foto e video. Accanto a questo, troviamo funzioni più specifiche e immediatamente utili. AI Summary crea riassunti di articoli lunghi con una precisione sorprendente, AI Speak trasforma qualsiasi testo in un podcast da ascoltare. Persino il tastierino numerico si fa intelligente, con la capacità di tradurre e trascrivere telefonate in tempo reale in 20 lingue diverse.

Tuttavia, c’è ancora parecchio da lavorare su questo fronte, perchè se alcune funzioni sono mature, l’hub centrale AI Plus Mind appare a tratti acerbo e da migliorare con un po’ di impegno, anche perchè si tratta di un’idea dal potenziale enorme. Chiude il quadro un’eccellente politica di aggiornamenti: OnePlus promette 4 nuove versioni di Android e ben 6 anni di patch di sicurezza, un impegno notevole che garantisce longevità al dispositivo e lo rende una scelta più oculata sul lungo periodo.

Fotocamera

Ancora una volta OnePlus non mette in secondo piano il comparto fotografico che, pur non presentando stravolgimenti rispetto il Nord 4, migliora a piccoli passi. Il sensore primario è un Sony LYT-700 da 50MP, che cresce a livello dimensionale fino a 1/1.56″, ed è abbinato a un’apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica. A seguire c’è la ultra wide, che però monta un sensore più basilare da soli 8MP con apertura f/2.2 e fuoco fisso, l’unico passo falso, se vogliamo, anche perchè la vera star è il sensore selfie che adotta un Samsung ISOCELL JN5 da 50MP con autofocus, una rarità in questa fascia di prezzo.

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Per quanto riguarda la resa fotografica, la lente primaria in condizioni di luce ottimali offre colori decisamente più vivi e saturi, senza però risultare eccessivi come accadeva su alcuni vecchi modelli del brand. Il software di OnePlus ha trovato un equilibrio eccellente, e finalmente i dettagli sono tanti e la gamma dinamica è molto ampia, gestendo bene sia le luci che le ombre. In notturna si comporta altrettanto bene, vista la sua ottima capacità di cattura della luce che gli permette di tirare fuori colori e dettagli da scene che a occhio nudo appaiono quasi completamente buie. Gli scatti sono puliti, con poco rumore e un’ottima resa cromatica. L’unico appunto è una tendenza a illuminare un po’ troppo le ombre, rischiando un effetto a tratti innaturale, e una leggera morbidezza generale che si nota anche di giorno.

E’ un peccato, invece, parlar male della lente ultra-wide, ma va fatto, poihcè questo sensore è l’anello debole della catena. Le immagini sono utilizzabili, ma appaiono subito “morbide”, carenti di dettagli, specialmente ai bordi. La gamma dinamica è limitata e la mancanza di autofocus la rende veramente poco versatile. L’unico miglioramento tangibile rispetto al passato è una resa cromatica più vivace, allineata a quella della fotocamera principale.

Preparatevi a rimanere sorpresi, invece, con la selfie camera, perchè il salto a un sensore da 50MP con autofocus è una delle migliori decisioni prese da OnePlus. I selfie sono semplicemente eccellenti: di giorno, sono incredibilmente dettagliati, nitidi, con colori fedeli e una gestione perfetta dell’esposizione del volto, ma soprattutto l’autofocus fa una differenza enorme, sia di giorno che di notte.

La qualità video della fotocamera principale in 4K a 60fps è eccellente, sia di giorno che di notte. Le clip sono ricche di dettagli, nitide e con un’ottima gamma dinamica; l’unica critica va alla stabilizzazione elettronica (EIS) che, anche in 4K, si è rivelata a tratti incerta, mostrando qualche scatto di troppo anche in riprese da fermo.

Autonomia

Dopo una serie di upgrade in quasi tutti i settori, OnePlus compie una scelta controcorrente su batteria e ricarica, operando un apparente downgrade rispetto al modello precedente. La capacità della batteria installata scende infatti dai 5500 mAh del Nord 4 a 5200 mAh, cosi come la velocità di ricarica cablata passa da 100W a 80W. Questi numeri potrebbero far storcere il naso, suggerendo un passo indietro, eppure, nell’utilizzo di tutti i giorni, la realtà dei fatti smentisce tutte le aspettative “numeriche”. La sinergia tra il nuovo chipset Snapdragon, più efficiente, e un’ottimizzazione software ben riuscita, fa sì che l’autonomia del Nord 5 sia, semplicemente, eccellente.

Durante una tipica e intensa giornata lavorativa, ho staccato il telefono dalla corrente alle 7:30 del mattino e dopo aver scattato decine di foto, passato qualche ora sui social, pagato con NFC, utilizzato Google Maps e via dicendo, sono riuscito ad arrivare a sera con ancora un 30% di batteria residua, un risultato notevole, che garantisce di coprire senza il minimo affanno una giornata intera per la stragrande maggioranza degli utenti.

Prezzo e considerazioni

Il OnePlus Nord 5 è uno smartphone che si fa amare per le sue qualità più evidenti: ha un display magnifico, tra i migliori sul mercato, un design curato nei minimi dettagli che migliora ancor di più per il sapiente utilizzo dei materiali di costruzione. C’è poi l’aspetto delle performance, che con i nuovi Snapdragon non perdono mai un colpo; eppure, è impossibile non notare le sue contraddizioni, e mi riferisco principalmente alla fotocamera grandangolare, un dettaglio quasi anacronistico in uno smartphone così ben pensato.

Ad ogni modo, con un prezzo di listino di 449€ per la versione 8/256GB e 549€ per quella da 12/512GB, il OnePlus Nord 5 si posiziona in un segmento di mercato agguerrito. La concorrenza è tanta, e alcuni rivali offrono forse un’offerta più completa sotto tutti i punti di vista, ma non vi nego che potrei consigliare a più di qualcuno di prendere in considerazione questo Nord 5 di OnePlus, che ho trovato affidabile al 100% nei giorni di test, ma soprattutto finalmente proposto ad una cifra consona per quello che è il mercato attuale.

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