Recensione nubia Neo 3 GT 5G: il gaming phone economico che non ti aspetti

recensione nubia neo gt3 5g gaming phone

Nel panorama sempre più competitivo degli smartphone, i gaming phone rappresentano una nicchia in continua espansione, capace di attrarre sia gamer appassionati che utenti in cerca di performance elevate a prezzi contenuti. Con un design aggressivo, sistemi di raffreddamento avanzati e specifiche tecniche spesso paragonabili a quelle di un laptop da gaming, questi dispositivi hanno saputo ritagliarsi uno spazio ben definito sul mercato.

Negli ultimi anni, brand come ASUS, Lenovo, RedMagic e Black Shark hanno guidato questa rivoluzione, spingendo l’hardware mobile al limite per offrire esperienze di gioco sempre più fluide e immersive. È in questo contesto che arriva il nubia Neo 3 GT 5G, un nuovo concorrente che promette di portare prestazioni da top di gamma a un prezzo decisamente più accessibile. Ma sarà davvero così?

Recensione nubia Neo 3 GT 5G

Design, materiali e accessori

Rispetto ai primi gaming phone presentati sul mercato, di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima; se prima, infatti, i modelli presentati avevano quasi sempre un design terribile, erano pesantissimi e spesso anche decisamente tamarri, oggi si sono evoluti sotto tutti i fronti, a partire dal design. Il nubia Neo 3 GT 5G riesce a mantenersi, in primis, sorprendentemente leggero grazie al corpo in plastica rigida con finitura liscia; è una scelta che probabilmente potrebbe non trasmettere una sensazione di “premium” al tatto, ma rappresenta un vantaggio per i gamer più incalliti, visto che così facendo si è riusciti ad ottimizzarne decisamente il peso.

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Il design è dichiaratamente ispirato a un guerriero cibernetico, un po’ in stile CyberPunk futuristico, con linee decise, inserti geometrici e un’estetica che ricorda molto il mondo dei videogiochi di fantascienza. La parte posteriore, come ogni buon gaming phone che si rispetti, ospita una striscia LED luminosa reattiva, che si accende in risposta a suoni o notifiche: un dettaglio scenografico che, qualora lo trovaste troppo invadente, si può facilmente disattivare dalle impostazioni. Tra i dettagli luminosi c’è anche una sorta di “occhio robotico” che si illumina in base a specifici eventi, come la ricezione di chiamate, messaggi o la ricarica del dispositivo. Anche questo elemento contribuisce a dare personalità al dispositivo.

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In ambito gaming, dove la latenza è una parola all’ordine del giorno, è un gran peccato che su questo smartphone manchi il jack audio da 3.5mm, dettaglio che praticamente è in via di estinzione sugli smartphone ma che, in questa categoria, può tornare utile. D’altra parte, però, abbiamo il supporto ai DTS:X Ultra, che grazie agli speaker stereo presenti garantisce un suono avvolgente anche senza cuffie.

Uno degli elementi più apprezzati sono i doppi grilletti touch posti sul bordo superiore (o sul lato destro per intenderci). Sono ben integrati all’interno del design, quasi mimetizzati, e all’atto pratico nei giochi risultano reattivi e ben calibrati, offrono una sensazione vicina a quella di un controller da console, dettaglio che dopo qualche minuto di gioco vi svolterà, praticamente, l’esperienza d’uso dei giochi a bordo dello smartphone.

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Insieme al telefono, nubia include un anche un piccolo ricco kit da gaming, composto da una cover trasparente e una ventola di raffreddamento supplementare da utilizzare in casi estremi di sessioni prolungate. Il modello che ho ricevuto in prova è nella colorazione Interstellar Gray, ma esiste anche la versione Electro Yellow, dal look ispirato a Transformers. Non sono riuscito, invece, a trovare informazioni circa eventuali certificazioni di resistenza all’acqua e polvere, ma vista la guarnizione presente vicino al carrellino SIM, deduco ci troviamo di fronte almeno ad uno smartphone IP66.

Display

Il nubia Neo 3 GT 5G è dotato di un display AMOLED da 6,8 pollici con risoluzione Full HD+ (1080 x 2392 pixel) e una densità di circa 386 ppi. Questo si traduce in immagini nitide, colori vivaci e un elevato livello di dettaglio, molto superiore rispetto a quanto offerto da smartphone di categoria simile (a livello di prezzo), spesso solamente LCD. Qui grazie alla tecnologia AMOLED, lo schermo affatica meno gli occhi durante l’uso prolungato, anche se, sarò sincero, è un dettaglio solo per chi è abituato a passare molte ore davanti allo smartphone. Con una luminosità di picco dichiarata fino a 1300 nits, il pannello resta piuttosto leggibile anche sotto luce diretta, ed in più la frequenza di aggiornamento a 120Hz garantisce una scorrevolezza impeccabile sia nella navigazione quotidiana che durante il gaming.

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Peccato per l’assenza dei DRM L1, qui ci fermiamo solamente a L3, ciò vuol dire che lo streaming sulle varie piattaforme online si ferma solo a 720p, anzichè 1080p, riducendo un po’ il campo di applicazione dello smartphone. Sotto il display, in posizione centrale, è ben integrato il sensore di impronte digitali che sblocca in modo piuttosto tempestivo il display; in più ho abbinato anche lo sblocco facciale, dunque l’intera esperienza di sblocco è senz’altro efficiente.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca futuristica del nubia Neo 3 GT 5G si nasconde un comparto hardware adeguato al prezzo a cui questo smartphone viene proposto ma che, ad una prima occhiata, potrebbe non convincere i veri amanti del gaming. C’è da dire una cosa importante: nubia ha voluto realizzare uno smartphone bilanciato, sia sul fronte prezzo che sul fronte energetico prestazionale, da qui è venuta fuori la scelta del processore UNISOC T9100 da 2.7Ghz Octa-Core (anche conosciuto come T820) a 6nm, affiancato da 12GB di RAM fisica (espandibili con ulteriori 12GB virtuali) e 256GB di memoria interna. Non vi nascondo che, seppur fossi partito con dei pregiudizi, mi sono dovuto ricredere all’atto pratico, ma vi ricordo comunque che non parliamo di un gaming phone top di gamma.

Nei test con AnTuTu, ad esempio, lo smartphone ha totalizzato 538.990 punti, mentre su Geekbench 6 ha raggiunto 873 punti in single-core e 2461 in multi-core; non sono numeri da top di gamma, e nemmeno da gaming phone vero e proprio, ma riflettono una piattaforma equilibrata, capace di offrire buone prestazioni sia in uso quotidiano che durante il gaming. Visto l’hardware presente, lo smartphone non fa girare tutti i titoli al massimo della grafica, ma offre comunque un buon compresso in termini di dettagli e fluidità di gioco; ho provato diversi titoli come Call of Duty, o Genshin Impact, ed in entrambi i casi non ho mai notato lag di alcun tipo in fase di gioco, seppur entrambi non mi abbiano lasciato impostare i massimi dettagli grafici. Bene anche dal punto di vista delle temperature, che non sono mai state troppo elevate, neanche dopo un bel po’ di utilizzo stressante.

Il telefono è dotato, infatti, di un sistema di raffreddamento a camera di vapore piuttosto ampia che garantisce allo smartphone una dissipazione piuttosto efficente in tempi anche relativamente brevi. A mali estremi, comunque, c’è la ventolina inclusa in confezione che può dare un bel boost ulteriore al sistema di raffreddamento. A livello di connettività lo smartphone, come si evince dal nome, supporta il 5G, è dotato di NFC, GPS e Wi-Fi 6.

Software

Il software vede protagonista Android 15, con firme di sicurezza aggiornate a Marzo 2025, e personalizzazioni MyOS 15, stesso software che negli anni abbiamo velatamente conosciuto con gli smartphone di ZTE, produttore che in Europa è sempre rimasto un po’ di nicchia, forse per una carenza di un buon sistema di distribuzione commerciale, più che per scarsa qualità degli smartphone stessi.

Ad ogni modo qui il sistema è fluido e reattivo in termini di usabilità, mentre non è scattata (personalmente) la scintilla a livello di interfaccia, poichè l’ho trovata poco al passo con i tempi, e ancora in linea con le ROM che si usavano sugli smartphone cinesi di 7-8 anni fa all’incirca.

Sono presenti alcune app, come il Game Space, che offrono delle ottimizzazioni per la parte gaming dello smartphone, migliorandone parzialmente le performance durante l’utilizzo dei giochi; poca AI a bordo, l’unica disponibile è la traduzione delle telefonate in tempo reale, buona idea ma da migliorare a livello pratico.

Fotocamera

Nonostante risaputamente gli smartphone da gaming tralascino a piè pari l’argomento fotocamere, pare che questo nubia Neo 3 GT 5G si difenda bene in ambito fotografico, soprattutto se paragonato ai modelli economici della stessa fascia. La formazione schierata in campo da nubia è composto da una fotocamera principale da 50MP, un sensore di profondità da 2MP e una selfie cam da 16MP; peccato per la scelta di un sensore di profondità piuttosto che uno Macro, ma doveva andare così. Ho trovato originale il camera bump con le due lenti e il flash incorniciati in forma ottagonale con un bel dettaglio blu di contorno che non passa inosservato.

Qualitativamente parlando, in condizioni di buona illuminazione la fotocamera principale produce immagini ricche di dettagli e con una resa cromatica vivace, anche se non sempre fedele alla realtà. I toni del rosso, in particolare, tendono a essere gestiti un po’ a caso: tonalità più morbide possono virare verso arancioni accesi o rosa troppo saturi. La qualità dell’immagine cala oltre i 2X di zoom, ma considerata la fascia di prezzo e la natura del dispositivo, è una limitazione prevedibile.

Gli scatti in notturna richiedono una mano molto molto ferma: il tempo di scatto è più lungo del normale e qualsiasi movimento può portare a immagini mosse o sfocate. Tuttavia, il software di post-processing integrato da nubia, in particolare la funzione “Enhance”, riesce spesso a recuperare l’esposizione, ridurre l’effetto delle luci artificiali e migliorare le ombre, rendendo gli scatti notturni decisamente più accettabili, seppur con un leggero ritocchino. La fotocamera frontale da 16MP è sufficiente per selfie occasionali. I dettagli sono morbidi e i colori leggermente smorzati, ma gli scatti sono comunque utilizzabili e facilmente condivisibili sui social, specialmente alla luce del sole o in ambienti ben illuminati.

A livello video si possono realizzare riprese fino a 4K 30fps, ma in questo caso si perde la possibilità di avere la stabilizzazione nei video, dettaglio non trascurabile e che, secondo me, ci costringe ad impostare la risoluzione in FullHD (sempre a 30fps) per avere delle riprese di qualità, paradossalmente, superiore. E’ presente nel software di nubia anche la funzione AI Magic Eraser, utile per eliminare elementi indesiderati dalle foto, come passanti o oggetti di disturbo; onor del vero non è l’algoritmo più avanzato in circolazione, ma fa il suo lavoro nella maggior parte dei casi.

Autonomia

Una delle sorprese più piacevoli del nubia Neo 3 GT 5G è sicuramente la sua autonomia, visto che il dispositivo monta una generosa batteria da 6.000 mAh, che si comporta decisamente bene anche sotto stress. Durante i miei test, sono riuscito a coprire tranquillamente un’intera giornata di utilizzo intenso, alternando sessioni di gioco, social, YouTube e navigazione. In un uso più moderato, fatto principalmente di messaggistica, qualche video e scroll su TikTok, il telefono ha superato senza problemi anche il secondo giorno.

Molto comodo il supporto alla ricarica rapida a 80W, anche se nella versione Europea venduta qui in Italia, troverete la confezione con l’apposita scatolina del caricatore ma…vuota! Comunque sia bastano meno di 20 minuti per arrivare al 50%, e in circa 45 minuti si va da zero a cento. Altra chicca pensata per i gamer è il supporto al bypass charging che permette di alimentare direttamente il telefono senza passare per la batteria, evitando così un inutile riscaldamento e prolungando la salute della batteria stessa.

Prezzo e considerazioni

nubia Neo 3 GT 5G viene venduto in Italia su Comet e Mediaworld al momento, ad un prezzo di partenza di 249 euro per la versione 8/256GB e 349 euro per la versione con 12GB di memoria RAM; se siete soliti acquistare dalla Cina, su Aliexpress è acquistabile la versione Global per circa 270 euro, cifra che rende questo smartphone sicuramente appetibile per più di qualcuno.

Nel complesso, infatti, lo smartphone si presenta bene: ha un bel design curato, una buona fotocamera, un’ottima batteria ed una scheda tecnica accettabile per il suo prezzo. Peccato per il software non impeccabile, ma c’è sempre tempo per migliorare.

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Nicola De Cillis
Smonta e fa a pezzetti cellulari e computer da quando aveva 7 anni; ad oggi coltiva ancora attivamente questa passione per il mondo digitale e collabora con GizChina ed altri blog nazionali.
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