Non so per quale ragione durante lo scorso anno non provammo lo Xiaomi Pad 6, ma la cosa certa è che quando mi trovai tra le mani, due anni fa, lo XIAOMI Pad 5, mi ritornò quella voglia di avere nuovamente un tablet Android, per quanto fosse curato nei minimi dettagli, non solo estetici ma anche funzionali, a livello software.
Ed è la stessa identica sensazione, ma rafforzata, che ho provato quando Xiaomi mi ha inviato in prova il nuovo Pad 7, un prodotto che probabilmente rientrerà di diritto nella mia top 10 dei dispositivi tech da possedere; vi spiego perchè me ne sono innamorato, e perchè dovreste (forse) prenderlo in considerazione.
Recensione Xiaomi Pad 7
Design e materiali
Fin dal primo sguardo, come da tradizione aggiungerei, lo Xiaomi Pad 7 colpisce per il suo design elegante e minimal; i più pignoli diranno che è difficile distinguerlo da un iPad se non per l’assenza della mela sul retro, ma io penso “cosa mi cambierebbe, se non si somigliassero?#8221;. D’altra parte il settore lo conosciamo, ogni azienda prende spunto da altre, giusto o sbagliato che sia, ma ciò che conta è il risultato finale, che qui è eccellente.
Il corpo interamente in alluminio gli conferisce un aspetto premium, mentre lo spessore di soli 6,18 mm e il peso di circa 500 grammi lo rendono leggero e comodo da utilizzare anche per sessioni prolungate. Il tablet è poi disponibile in tre diverse colorazioni, tra cui Green, Blue e Graphite Grey, tutte accomunate da un buon trattamento anti-impronte che mantiene il dispositivo pulito più a lungo, e fidatevi che la differenza si vede, anche rispetto ad un iPad.
Sul bordo destro troviamo il bilanciere del volume e l’area magnetica per l’aggancio e la ricarica della Xiaomi Smart Pen. Ai lati sono posizionati quattro speaker con supporto Dolby Atmos, progettati per offrire un suono immersivo indipendentemente dall’orientamento del dispositivo, anche se non è tutto oro quel che luccica, perchè alla dotazione del Pad 7 mancano sia un jack per le cuffie da 3,5 mm che un sensore di impronte digitali, dettagli importanti che ad alcuni potrebbero far storcere il naso.
Sul retro, il modulo fotografico ospita una singola fotocamera che sporge leggermente dalla scocca, un dettaglio probabilmente pensato per mantenere uniformità con il design del modello Pro e creare meno distacco possibile. Non mancano, anche qui, i tre pin per collegare la tastiera magnetica, trasformando il Pad 7 in una vera e propria postazione di lavoro portatile, che non ha nulla da invidiare a notebook ben più costosi.
La cosa interessante è che dal momento in cui sto scrivendo questa recensione, e fino al 31 Marzo, Xiaomi offre la tastiera (che di norma è un optional dal valore di 119 euro) inclusa nel prezzo del dispositivo, dettaglio da non trascurare e che rende questo tablet ancor più produttivo ed interessante per molteplici utilizzi.
Display
Non è un OLED, ve lo dico, prima che iniziate a fantasticare, ma non tutti i mali vengono per nuocere. Il punto di forza dello Xiaomi Pad 7 è proprio il suo display da 11,2 pollici con risoluzione 3200×2136 e rapporto di aspetto 3:2, formato che migliora l’esperienza d’uso in modalità landscape, rendendolo ideale per la produttività con la tastiera, oltre che per la visione di contenuti multimediali. Il pannello, che è un IPS LCD, offre una frequenza di aggiornamento fino a 144Hz e fino a 800 nits in modalità Alta Luminosità (mentre circa 600 in modalità standard); rispetto ad iPad di decima generazione, per esempio, l’ho trovato molto più luminoso, soprattutto sotto la luce del sole.
La riproduzione dei colori è accurata, con una copertura del 98,9% dello spazio colore sRGB, ed è supportato anche l’HDR10, HDR10+ e Dolby Vision, che migliora la qualità dell’immagine nelle app compatibili come Netflix e YouTube. Tuttavia, trattandosi di un LCD edge-lit, la resa HDR risulta limitata rispetto a un pannello OLED, con neri meno profondi e contrasto inferiore, ma per la fascia di prezzo non avrei richiesto o desiderato di più.
Hardware e prestazioni
Qualora vi steste interrogando sulle differenze tangibili tra questo e il modello Pro del Pad 7, allora vi dico che l’hardware è una delle differenze primarie, quantomeno sulla carta. Sì, perchè se il Pad 7 Pro monta uno Snapdragon 8s Gen 3, tra i più potenti in circolazione al momento, il fratello minore sfrutta un processore Qualcomm Snapdragon 7+ Gen 3, una soluzione comunque di tutto rispetto e che, all’atto pratico, non mi dispiace affatto. La realtà è che le prestazioni offerte sono buone anche grazie alla presenza dei 8GB di RAM LPDDR5X che rendono il sistema (e non solo) fluidi e veloci; la memoria interna, da 128 o 256GB di tipo UFS 3.1 non è espandibile.
In questa fase si potrebbe già definire il profilo dell’utente che dovrebbe acquistare la variante “liscia” piuttosto che la Pro: hai bisogno di più di 8GB di RAM e più di 256GB di storage? Se la risposta è sì, non c’è dubbio, la versione Pro è quella che dovresti acquistare, anche se le prestazioni effettive saranno piuttosto simili con questo modello.
Non vi nascondo assolutamente che il tablet offre prestazioni di ottimo livello, pur non montando assolutamente un hardware da top di gamma; sia nelle attività quotidiane più semplici, che nel multitasking più intenso con più applicazioni aperte contemporaneamente, il sistema non mostra rallentamenti significativi, segno anche di una grande ottimizzazione rispetto agli anni passati, dove il software rappresentava spesso per Xiaomi uno svantaggio.
Bella l’esperienza garantita dal tablet anche in ambito gaming, vista la presenza dei quattro altoparlanti che offrono un suono rotondo ed immersivo, oltre che di altissima qualità; a livello grafico, invece, il Pad 7 si comporta bene, ma la maggior parte dei giochi inspiegabilmente resta bloccata a 60Hz, senza sfruttare appieno il display a 144Hz. L’unico vero tallone di Achille di questa nuova serie di tablet di Xiaomi è l’assenza della connettività con scheda SIM, sia su questo che sul modello Pro, aspetto che avrebbe potuto essere preso in considerazione dall’azienda, considerato quanto bene si presta questo tablet anche ad usi professionali. Sono presenti, tuttavia, il Wi-Fi 6E oltre che il Bluetooth 5.4 a chiudere il cerchio della connettività.
Tastiera, penna e accessori
Gli accessori che Xiaomi ha sviluppato per questi nuovi Pad 7 sono tanti, uno più interessante e ben funzionante dell’altro; sul fronte tablet, davvero, Xiaomi si conferma una garanzia, senza ombra di dubbio. Tra gli accessori disponibili, l’unico ottenibile gratuitamente è la Keyboard standard, in regalo fino al 31 Marzo anzichè 119 euro; ho parlato di standard perchè è presente anche la Focus Keyboard, ovvero una tastiera che utilizza un design a cerniera flottante, simile alle Magic Keyboard di Apple, con tasti spaziosi, retroilluminati e con un ottimo feedback, dotata anche di un trackpad integrato, piccolo ma funzionale, che invece è assente nella tastiera “gratuita” offerta in promozione.
Tra gli altri accessori c’è da annoverare la cover magnetica a doppia faccia che protegge il tablet quando è chiusa e può essere ripiegata per trasformarsi in un supporto, funziona bene sia in modalità landscape che portrait e ha un costo di 49 euro. L’ultima, che piacerà a chi del tablet ne fa un utilizzo più creativo è la Focus Pen, uno stilo con 8192 livelli di sensibilità alla pressione e una latenza dichiarata di 3ms capace di offrire una buona esperienza di scrittura e disegno, soprattutto grazie alle apposite app preinstallate che ci fanno sfruttare tutto nel dettaglio.
Software
Xiaomi Pad 7 esegue HyperOS 2, basato su Android 15 come la totalità dei prodotti lanciati negli ultimi mesi dall’azienda; a differenza della MIUI, personalmente credo che HyperOS2 offra un vantaggio sul mercato a Xiaomi, visto che finalmente ci si ritrova tra le mani un sistema ben ottimizzato, e con un’interfaccia pulita e funzionale, senza troppe sbavature (com’era il caso della MIUI). Certo, restano sempre un po’ di bloatware e di pubblicità, marchio di fabbrica dell’azienda, ma questa volta sono decisamente tollerabili e mai troppo invasivi.
Tra le novità introdotte c’è la Workstation Mode, che trasforma l’interfaccia in un ambiente simile a un sistema desktop, con finestre ridimensionabili e sovrapponibili, migliorando così notevolmente la produttività, soprattutto se poi si sceglie di abbinare al tablet anche un mouse bluetooth, per completare il corredo.
A livello di esperienza d’uso, il vero problema dei tablet Android in genere, dunque non solo di questo Pad 7 di Xiaomi, è il parco applicazioni non comparabile con quello di iPad; qui alcune applicazioni risultano semplicemente ingrandite, poco (o per niente) ottimizzate per funzionare su dispositivi di questo genere, oltre a essere decisamente meno a livello numerico rispetto ad Apple. Non è una critica a Xiaomi, ovviamente, ma il motivo per cui iPad è ancora in vantaggio nelle vendite (pur essendo tecnicamente inferiore anche a prodotti come questi nuovi Xiaomi Pad 7 e 7 Pro) è da ricercarsi ovviamente nel software.
Fotocamera
Il Xiaomi Pad 7 è dotato di un comparto fotografico essenziale ma funzionale, con una fotocamera posteriore da 13MP (f/2.2) e una fotocamera frontale da 8MP con un ampio angolo di visione. Questa è l’altra differenza con il fratello più costoso, il comparto fotografico con lenti più “semplici”, ma comunque di tutto rispetto. La camera da 13MP offre risultati sorprendentemente utilizzabili per un tablet, i colori sono abbastanza fedeli e i dettagli ben definiti, soprattutto in condizioni di luce naturale ottimale. Certamente, non è una fotocamera destinata alla fotografia professionale, ma può tornare utile per scattare rapidamente una foto o digitalizzare documenti.
Anche la registrazione video è discreta: il Pad 7 supporta la ripresa in 4K a 30fps, con una qualità video che risulta più che sufficiente per un utilizzo occasionale. La fotocamera da 8MP anteriore si distingue per il suo ampio campo visivo, che la rende particolarmente adatta per videochiamate e selfie; pur non essendo lei eccezionale in condizioni di scarsa illuminazione, risulta efficace per videoconferenze o sporadici utilizzi social.
Autonomia
Xiaomi Pad 7 è alimentato da una batteria da 8850mAh, al pari con i suoi competitor, e soprattutto con il fratello maggiore, con cui condivide anche questo dettaglio. Durante i test, il tablet ha gestito senza problemi la riproduzione di film consecutivi, giochi e app di produttività come Mail, browser e molto altro. Per quanto riguarda l’autonomia, numericamente parlando, il Pad 7 offre circa 19 ore di utilizzo misto distribuite anche su due giorni, risultando così un ottimo compagno per chi necessita di un dispositivo affidabile durante la giornata.
Supporta inoltre la ricarica rapida da 45W, che consente di passare dallo 0 al 100% in circa 98 minuti; su questo fronte è inferiore a competitor del calibro di OnePlus Pad 2, che invece raggiunge agilmente i 67W in ricarica. Ciò che ho notato, però, forte di esperienze riscontrate da altri utenti sui forum online, è che questo Pad 7, se ricaricato con alimentatore più potente, anche da 95W, riesce ad avere un vantaggio nei tempi di circa il 30%, segno che si tratta, forse, di una limitazione adottata da Xiaomi magari per salvaguardare l’hardware e la batteria.
Prezzo e considerazioni
Con un prezzo di partenza di 399 euro in versione 8/128GB, Xiaomi Pad 7 è un tablet che offre un’esperienza premium a un prezzo competitivo, dimostrando che qualità e prestazioni non devono necessariamente essere sinonimo di costo elevato. Pur con alcune limitazioni, come l’assenza di connettività cellulare e l’ottimizzazione non sempre perfetta di alcune app Android per tablet, il Pad 7 riesce a distinguersi grazie a un potente hardware, un software ben rifinito e un parco di accessori molto vasto. Per portarsi a casa la versione con storage da 256GB sono necessari 50 euro in più, quindi 449 euro.
Il fratello in versione Pro arriva con un prezzo di partenza di 499 euro nel taglio 8/256 fino a 599 euro per quello 12/512GB; quale vale la pena prendere in considerazione? A livello prestazionale se la giocano e forse non vi direi di spendere 100 o 200 euro in più per la versione più costosa, ma se l’archiviazione è importante, e se ne fate un uso pesante (tipo editing di clip video e simili), la versione con 12GB di RAM può tornarvi molto utile.
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Xiaomi Pad 7 + Keyboard, (Tablet) display da 11.2'', 8+128GB, Nero, batteria da 8850mAh, Ricarica Turbo da 45W, HyperAI (Alimentatore non incluso)