La crescita di OpenAI, grazie all’intelligenza artificiale di ChatGPT, è stata tra le più rapide ed esponenziali di sempre. In pochi mesi, quello che adesso può essere considerato un vero colosso, è diventato sempre più rilevante nell’industria tech: ma se la popolarità cresce, crescono anche i costi di gestione. Per questo motivo, infatti, la compagnia statunitense starebbe sviluppando i propri chip per l’AI in collaborazione con Broadcom e TSMC.
OpenAI sfida NVIDIA: i chip proprietari per alimentare ChatGPT sono in arrivo?
Attualmente OpenAI, per far funzionare correttamente i server e l’intelligenza artificiale di ChatGPT, utilizza il potente (e costoso) hardware messo a disposizione da NVIDIA, ma nelle prossime settimane potrebbe integrare anche le soluzione di AMD, per raggiungere la sempre crescente richiesta per il servizio. L’indiscrezione arriva direttamente dall’agenzia di stampa Reuters che, citando fonti a conoscenza dei fatti, suggerisce che OpenAI stia per stringere una partnership anche con Broadcom e TSMC.
L’obiettivo della compagnia guidata da Sam Altman sarebbe quello di sviluppare i propri chip per l’intelligenza artificiale, in modo da ridurre la dipendenza dalle aziende esterne. OpenAI, inoltre, avrebbe preso in considerazione anche l’idea di aprire delle vere e proprie fonderie, ma i costi in quel caso potrebbero essere davvero troppo alti.
Il mondo dell’intelligenza artificiale è in continua espansione, così come OpenAI: sarà interessante scoprire, nei prossimi mesi, i piani per l’evoluzione della compagnia e se davvero saranno in grado di produrre il proprio hardware, andando a competere direttamente con NVIDIA, AMD, Intel, Qualcomm, MediaTek e tanti altri.
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