Da quando sono state presentate le Samsung Galaxy Buds 3 Pro, assieme al Samsung Galaxy Watch Ultra (a breve la recensione) ne abbiamo lette di ogni. Samsung ha voluto copiare Apple, sono identici ai prodotti di cupertino e bla bla bla. Ma il punto è un altro: ci sono alcuni settori in cui sperimentare da un punto di vista di design è quasi impossibile e, quando lo si fa, si rischia di sbagliare. Ed è così soprattutto nel mondo degli auricolari TWS, un particolare mercato in cui le alternative sono tante, quelle di qualità poche.
Il punto però è che con le Samsung Galaxy Buds 3 Pro il brand ha fatto un passo avanti, realizzando un prodotto che anche se potrebbe far ricordare quelli made in Cupertino, in realtà è un passo avanti a tutti, e non solo per la qualità audio, ma soprattutto per le funzionalità. AirPods Pro comprese.
Indice
Recensione Samsung Galaxy Buds 3 Pro: gli auricolari più “intelligenti” che abbiamo mai provato
Design e materiali
Samsung Galaxy Buds 3 Pro hanno il tipico design degli auricolari TWS di fascia alta e, proprio perché stiamo parlando di un modello TOP, materiali e qualità costruttiva non deludono di certo. Hanno lo stelo squadrato, al centro del quale è stato integrato un lungo LED verticale che le rende senza dubbio riconoscibili ed in quanto modello in-ear, la zona che va inserita nell’orecchio ha un cuscinetto ben morbido che si è adattato piuttosto bene alle mie esigenze. Indossarle è comodissimo e sono molto leggere: personalmente non ho avuto la necessità di sostituire i gommini ma, qualora si avessero problemi di ergonomia, si potrà scegliere tra le diverse taglie disponibili in confezione.
Ciò che non mi ha proprio fatto impazzire è il case di custodia e ricarica. E non perché non si tratti di un prodotto di qualità, ma piuttosto perché è realizzato con una plastica lucida e la zona di apertura e chiusura e trasparente e piuttosto leggera.
C’è poi un particolare a cui, a mio avviso, bisognerà abituarsi: nel case gli auricolari sono stati inseriti in maniera inversa rispetto a quanto visto su tutti gli altri modelli in circolazione, il che vuol dire che quando andrete a riporli nella custodia tenderete, almeno le prime volte, a sbagliarne il verso.
Gli auricolari sono certificati IP57 e sono quindi resistenti alla polvere e all’acqua (possono essere immerse fino a 1 metro e 30 centimetri per 30 minuti), ma non sono pensati per essere utilizzati sott’acqua, magari mentre si nuota in piscina.
Caratteristiche tecniche e qualità audio
Ogni auricolare è dotato di due diversi: un driver dinamico da 10,5 mm e un driver planare da 6,1 mm che migliora la fascia alta. Insieme, offrono una risposta in frequenza di 20Hz-40kHz. Supportano poi il Bluetooth 5.4, i codec AAC, SBC e SSC e Google Fast Pair oltre al Codec ad alta risoluzione Samsung Seamless che, però è limitato solo ai dispositivi del brand.
A dirla tutta, al posto del codec proprietario avrei preferito che il brand avesse integrato il supporto al LDAC che, ad esempio, si trova negli auricolari di Sony, in modo da rendere più “universale” la riproduzione ad alta risoluzione.
I comandi touch sono sempre precisi e ben calibrati, purtroppo non si possono personalizzare le azioni da eseguire con il doppio e il triplo tap sullo stelo, ma la funzione di regolazione del volume (che avviene tramite uno swipe verticale nella superficie touch) è davvero molto reattivo.
Qualità audio
In quanto a qualità audio il brand sudcoreano ci ha sempre abituati bene ma ve lo devo dire: con i Samsung Galaxy Buds 3 Pro si è davvero superato anche se, a dirla tutta, per riuscire ad apprezzarne tutta la qualità è necessario che siano connessi ad un dispositivo della famiglia Galaxy compatibile: in questo modo potrete utilizzarli con la codifica audio a 24 bit e 96 kHz.
Qualora si utilizzassero i Samsung Galaxy Burd 3 Pro con altri dispositivi Android o iOS, non si potrebbe sfruttare i 24 bit ma la qualità audio resterebbe comunque al top: grazie al doppio driver, non solo il volume di riproduzione è molto alto, ma nei nostri test il suono ci è parso sempre ben bilanciato, con una perfetta presenza di tutte le frequenze di riproduzione e senza che ci sia una particolare prevalenza.
A qualsiasi volume il suono è corposo e gli auricolari sono in grado di riprodurre tutti gli elementi sonori non solo quando si ascolta la musica, ma anche quando si guardano serie TV o film. Insomma, a prescindere dai gusti musicali o dal tipo di utilizzo che ne farete, sono sicuro che rimarrete soddisfatti dalla qualità audio dei nuovi auricolari top di gamma di Samsung.
Cancellazione del rumore
Ed è lo stesso anche per quanto riguarda la riduzione del rumore. Grazie ai microfoni dedicati ed un ottimo sistema software in grado di azzerare il rumore di fondo, a mio parere la riduzione del rumore dei Samsung Galaxy Burd 3 Pro è sicuramente a pari merito con i migliori auricolari in circolazione.
Ci sono tre modalità di cancellazione del rumore selezionabili Ambient Sound, Adaptive e Active Noise Canceling, che si basano su un arrai di microfoni molto migliorato rispetto alle generazioni precedenti, che analizza il suono esterno in tempo reale ed è in grado di riconoscere particolari tipologie di rumori, come la sirena di un’ambulanza o una persona che parla.
Ciò che invece non mi ha fatto impazzire è l’effetto trasparenza che, sì, funziona bene e si può attivare automaticamente ogni volta che si inizia a parlare, ma che non è ancora in gradi di restituire quell’audio naturale e cristallino tipico delle AirPods Pro di Apple: nei Samsung Galaxy Burd 3 Pro, quando si attiva la modalità trasparenza, in realtà si ascolterà un suono leggermente metallico, con frequenze medie molto marcate, che a me non è piaciuto molto.
Software e Galaxy AI
È possibile gestire i nuovi auricolari di Samsung tramite l’applicazione Samsung Wear, disponibile sia tutti gli smartphone Android che per iPhone. È chiaro però che, qualora si connettessero gli auricolari ad uno smartphone Apple, non li si riuscirebbe a sfruttare a pieno, nonostante la qualità rimanga sempre molto alta. Qualora invece si connettessero ad un o smartphone Android non Samsung, si perderebbero alcune funzionalità Galaxy AI, delle quali parleremo a breve.
Ad ogni modo, negli anni il software di Samsung è stato sempre più perfezionato, e tutto il metodo di gestione dei nuovi Samsung Galaxy Burd 3 Pro è davvero ben pensato. Ovviamente integrano la connessione multi-point, ma è nella gestione dei dispositivi nell’ecosistema che quelli di Samsung hanno dato il meglio di sé.
Insomma, il software di Samsung è tra i più ottimizzati, e lo si nota soprattutto dalle tante impostazioni integrate e dalle tante possibilità di Accessibilità, una caratteristica importante che (quasi) nessuno dei competitor mette a disposizione.
Come già detto, c’è anche tanta Galaxy AI (ma solo con gli smartphone Samsung compatibili). E vorrei partire da una funzione geniale: l’Adaptive EQ. In sostanza, in base alla forma dell’orecchio e a come ogni utente tende ad indossare gli auricolari, l’intelligenza artificiale di Samsung regolerà l’equalizzazione sonora in maniera ottimale. Come riesce a farlo? Grazie ai dati ricavati dai microfoni interni ed esterni, ai sensori integrati e addirittura alla tipologia di audio che si sta ascoltando.
Ed anche se sembra fantascienza funziona, ma ci vuole tempo. Le prime volte che indosserete i Samsung Galaxy Burd 3 Pro non noterete differenze attivando o disattivando questa funzionalità ma, una volta che l’algoritmo avrà “imparato” le vostre abitudini ed analizzato tutti i dati, il sistema migliorerà – in alcuni casi anche profondamente – la qualità dell’audio.
Ci sono poi altre funzionalità, come il traduttore in tempo reale che integra due modalità (di ascolto e conversazione) con le quali potrete conversare in una lingua che non conoscete con un ritardo davvero minimo, oppure l’audio a 360 che – in accoppiata ad una TV Samsung – dovrebbe garantire un suono “spaziale” anche quando si guarda la TV.
Avendo una TV LG non ho avuto avuto modo di provare quest’ultima funzione, ma lo testerò appena ne avrò l’occasione.
Autonomia della batteria
L’unico vero lato negativo dei Samsung Galaxy Burd 3 Pro potrebbe stare nell’autonomia. Sia chiaro, stiamo comunque parlando di auricolari top di gamma che riescono a garantire prestazioni in linea con la fascia di prezzo a cui appartengono, ma non sono tra i modelli con la maggiore autonomia. Tutto sommato però, siamo in linea con quanto dichiarato dal brand: sono riuscito ad utilizzarli per circa 7 ore senza ANC e poco più di 6 ore con ANC attivo.
La ricarica invece è veloce: in poco più di un’ora si potrà portare a termine una ricarica completa, mentre la ricarica wireless potrebbe richiedere il doppio del tempo.
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita dei Samsung Galaxy Burd 3 Pro è di 249,00 euro. E sì, non è una cifra piccola ma stiamo parlando di un prodotto top di gamma, che garantisce qualità da top di gamma e che, in quanto tale, non è di certo economico.
E ve lo dico subito: a mio avviso la cifra richiesta è più che giustificata. Ed è così non solo perché suonano molto bene e sono comode da indossare, ma perché mettono a disposizione degli utenti tutta una serie di caratteristiche e funzioni uniche, che solo in questo modello si possono trovare.
Peccato però non tutte possono essere utilizzate se non si ha un dispositivo del brand, ma se volete un prodotto di qualità i Samsung Galaxy Burd 3 Pro sono senza dubbio la scelta giusta.
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