La struttura dei System-on-a-Chip comprende vari elementi fra cui la CPU, e i chipmaker sono soliti rivolgersi ad ARM per avere le licenze necessarie per usare i suoi core. Nel caso di Huawei, i suoi ultimi Kirin hanno preso la strada dei core proprietari Taishan, inizialmente sviluppati per i processori in ambito server prodotti da Huawei e poi portati anche in ambito mobile.
Secondo l’insider Jasonwill101, l’azienda avrebbe creato nuovi core Taishan che, come quelli implementati da Apple nelle sue CPU, manterrebbe prestazioni elevate e consumi bassi. Volendo fare un confronto su GeekBench 5, i core Huawei otterrebbero 350 punti contro i 200 dei core Cortex-A510 presenti su Kirin 9000S e 9010 di Mate 60 e Pura 70, cioè prestazioni maggiori del +175%.
Non potendo più lavorare con TSMC, Huawei è riuscita nella non facile impresa di sostituirla con SMIC. Gli impianti del chipmaker cinese non sono allo stesso livello di quelli di TSMC, Samsung o Intel, essendo fermi ai 7 nm, ma è comunque un passo avanti nella volontà della Cina di slegarsi dalle tecnologie occidentali. E sostituire tutti i core ARM con quelli Taishan sarebbe una prova di forza non indifferente, al netto dei risultati sul campo che sono ancora tutti da vedere, magari con quel Kirin per PC che sarebbe pronto a sfidare Apple M3.
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