Google I/O 2024, le novità annunciate: l’AI è al centro di tutto

google I/O 2024
Crediti: Google

Come di consueto, è finalmente arrivato l’evento più importante dell’anno per quanto riguarda il mondo Android (e non solo). Tuttavia questa volta al centro della scena non vi è il sistema operativo dedicato al robottino verde: la casa di Mountain View ha stravolto le cose con un Google I/O 2024 che ha visto come protagonista assoluta l’intelligenza artificiale, con tante novità annunciate.

Tutte le novità presentate all’evento Google I/O 2024, con l’intelligenza artificiale come protagonista assoluta

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L’evento di Google è diviso in due parti: la conferenza tenutasi il 14 maggio (ossia il keynote principale) è stata tutta dedicata all’AI e Gemini mentre Android 15 sarà protagonista di un secondo evento “minore”, nel corso della giornata del 15 maggio. In questo approfondimento facciamo il punto della situazione su quanto annunciato durante il primo appuntamento con il Google I/O 2024: la compagnia statunitense sta puntando fortissimo sull’intelligenza artificiale, andando a migliorare notevolmente l’integrazione di Gemini con Foto, Gmail, Chrome, Ricerca e non solo. Come sottolineato dallo stesso CEO Sundar Pichai, la parola d’ordine è passata da “mobile first” ad “AI first“, a sottolineare ulteriormente l’importanza della novità del momento per il futuro di Google. Il tutto è stato sintetizzato nel termine “era Gemini“, che sta ad indicare una nuova fase per quanto riguarda il mondo tech e Big G.

L’intelligenza artificiale arriva nella Ricerca (precisamente nel motore di ricerca di Google): la nuova ricerca alimentata dall’AI (e la feature AI Overview) arriverà presto negli Stati Uniti (già durante questa settimana) e successivamente anche in altri paesi. Nuovi tipi di domande, chiavi di ricerca più lunghe e complesse, ricerca tramite foto: tutto è stato migliorato con l’apporto di Gemini. Lo scopo è ovviamente quello di generare delle risposte rapide e precise per chi naviga. Le migliorie arrivano anche in Google Foto: la nuova funzione “Ask” o Chiedi a Foto permette di trovare rapidamente (e in modo più semplice) una foto presente all’interno della galleria delle immagini, tramite una richiesta a voce (e quindi senza la necessità di spulciare manualmente tra foto e video). Inoltre le funzionalità di Gemini 1.5 Pro saranno disponibili per un maggior numero di utenti in Workspace (integrate nel pannello laterale delle principali app della suite).

L’AI arriva anche in Gmail: grazie all’intelligenza artificiale è possibile riassumere e-mail, generare risposte e non solo. Nel corso dell’evento sono state annunciate anche altre due grandi novità, Veo e Imagen 3. Per quanto riguarda Veo, si tratta di uno strumento in grado di realizzare video (di oltre un minuto) tramite descrizioni testuali; insomma, Google ha lanciato il guanto di sfida a Sora (di OpenAI). Imagen 3 è uno strumento per la creazione di immagini, sempre tramite descrizioni testuali.

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Inoltre non poteva mancare una risposta a Gpt-4o, l’assistente vocale definitivo presentato di recente da OpenAI. Google ha annunciato invece il progetto Astra, con un nuovo assistente multimodale in grado di elaborare voce, immagini e resto direttamente in tempo reale (anche con una comprensione del contesto). Questa novità sarà disponibile su molteplici dispositivi, compresi occhiali smart. Comunque non si tratta di qualcosa che vedremo a stretto giro; alcuni funzionalità di Astra arriveranno su Gemini entro fine anno, ma per l’assistente completo bisognerà pazientare.

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Novità anche per il modello Gemini Pro 1.5, ora disponibile in 35 lingue (compreso l’italiano) in 150 paesi, ma solo per gli utenti con abbonamento Gemini Advanced (disponibile in Italia a 21,9€ al mese). Sempre per gli abbonati premium è prevista l’introduzione di Gemini Live entro fine anno: si tratta di un’esperienza che consente di conversare con l’AI in modo naturale. Abbiamo assistito poi all’introduzione di Gemini 1.5 Flash, un nuovo LLM che punta ad essere ancora più veloce ma leggero e performante (perfetto per le esigenze degli sviluppatori); insomma, si tratta di una sorta di versione Lite dell’AI di Google. Infine buone nuove per la funzione Cerchia e Cerca: questa tecnologia ora è diventata parte dell’esperienza Android (e quindi non sarà più limitata solo ai dispositivi Galaxy S24 e Pixel 8).

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