Presentato al MWC 2024, il nuovo Honor Magic 6 Pro si propone sul mercato come uno dei top di gamma più promettenti di questa generazione. Come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione, specialmente a fronte di un corposo sconto al lancio, è uno degli smartphone migliori in circolazione. Lo sottolinea anche il team parigino di DxOMark, che ne premia i meriti posizionandolo al primo posto in 3 delle sue classifiche.
DxOMark dà tre premi alle qualità tecniche del nuovo Honor Magic 6 Pro
Ve lo diciamo subito: per il momento, DxOMark non ha ancora valutato la fotocamera posteriore di Honor Magic 6 Pro. Nell’attesa che ciò avvenga possiamo parlare della sua selfie camera, che ricordiamo avere un sensore 50 MPf/2.0 da 1/2,93″ con autofocus, coadiuvato da un sensore ToF per il riconoscimento facciale 3D contenuti in un punch-hole a pillola.
Secondo DxOMark, è il comparto migliore fra quelli testati, con un punteggio di 151 punti ottenuti grazie ad ampie gamma dinamica e profondità di campo, esposizione precisa, buon bilanciamento del bianco e dei colori, poco rumore anche al chiuso. Di contro, pecca in contrasto un po’ troppo alto in controluce, dettagli che si perdono con poca luce e la comparsa di alcuni artefatti. I video possono essere registrati in 4K a 30 fps, godono dei suddetti pregi e difetti con anche un’instabilità nella nitidezza fra i fotogrammi in movimento.
Parliamo adesso di display, che su Honor Magic 6 Pro ottiene 157 punti. È un pannello Quad Curved OLED LTPO da 6,8″ Full HD+ (2.800 x 1.280 pixel) in 19.5:9, con densità di 453 PPI, refresh rate 1-120 Hz, PWM Dimming a 4.320 Hz, luminosità fino a 5.000 nits e protezione Honor NanoCrystal Shield. Il risultato è uno schermo che restituisce “la migliore gestione del movimento della categoria” per DxOMark, così come luminosità ben calibrata in base all’ambiente, un touch reattivo e fluido e contenuti HDR ben fruibili. Al contempo, si percepisce una variazione cromatica alla sua inclinazione e uno strano pattern a strisce quando si guarda una schermata nera al buio.
Altrettanto importanti sono batteria e ricarica: Honor Magic 6 Pro ha una capiente unità da 5.600 mAh dotata di supporto alla ricarica rapida a 80W e wireless a 66W (anche inversa a 5W), per un punteggio nuovamente di 157 punti. Nei test di DxOMark, il top di gamma Honor ha dimostrato un’ottima autonomia, sia durante l’utilizzo quotidiano che mentre si guardano video, si gioca e anche in standby, pur scaricandosi più del previsto durante l’ascolto di musica. Per la ricarica dallo 0% al 100% occorrono circa 71 minuti.
Concludiamo con il reparto audio, dove Honor Magic 6 Pro ottiene la seconda posizione assieme a ROG Phone 6, rimanendo un passo indietro rispetto al leader Black Shark 5 Pro. Come praticamente ogni flagship odierno, ha due speaker stereo e niente ingresso mini-jack: con un punteggio di 155 punti, il top Honor si comporta ottimamente in timbrica, spazialità e volume, con un suono incisivo dall’attacco deciso, anche in fase gaming, anche se si nota qualche distorsione e frequenze basse che potrebbe essere calibrate in maniera migliore.
In fase di registrazione audio, è molto apprezzabile lo zoom audio, così come il bilanciamento fra segnale e rumore, la timbrica naturale e la buona gestione del vento quando si registra all’aperto; non si può dire lo stesso per il volume, non altissimo, e la gestione di distorsione e compressione quando ci si trova a registrare una fonte sonora molto alta.
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