La scorsa estate nacque xAI, la compagnia d’intelligenza artificiale con cui Elon Musk vuole “sondare i misteri dell’universo” e il cui primo prodotto si chiama Grok. La comprensione di quello che c’è la fuori passa così da un chatbot in stile ChatGPT che Musk ha però deciso di rendere meno impostato e capace di accogliere le richieste più controverse con una nota di spirito anziché bloccarle dal principio. Il suo debutto avverrà sulla piattaforma di X (Twitter), a cui adesso sappiamo seguiranno anche i veicoli targati Tesla.
Elon Musk annuncia Grok, il chatbot che dopo X (Twitter) arriverà anche su Tesla
L’idea di avere un chatbot all’interno della propria automobile apre tutta una serie di scenari in cui conducente e passeggeri possono interagirvi sia per questioni logistiche (abbassare i finestrini, impostare un itinerario, usare il climatizzatore, ecc.) che per avere risposte a domande di ogni tipo sfruttando la comodità dei comandi vocali ed eliminando la necessità di dover usare le mani.
Ne parla uno dei primi beta tester, Brian Roemmele: nell’impianto di infotainment dei veicoli Tesla sarà presente una versione più piccola di Grok rispetto a quella che vedremo su X; questo perché, al contrario della sua versione cloud che si appoggia ai server di xAI, quella usata su Tesla dovrebbe invece utilizzare la potenza di calcolo in locale dell’automobile.
In ottica futura, la flotta di Tesla sparsa in giro per il mondo potrebbe anche diventare un hub di potenza di calcolo distribuita, dove ogni veicolo funga da nodo per una rete neurale condivisa che snellisca e potenzi le capacità d’intelligenza artificiale della piattaforma di Musk. Di sicuro ne riparleremo, perché per il momento siamo ancora fermi in fase di beta testing e ci vorrà ancora tempo prima che Grok diventi realtà per tutti i possessori di Tesla.