iMessage si comporta come gli SMS standard ma appoggiandosi alla rete dati anziché quella telefonica, col vantaggio di non dover sottostare alle tariffe degli operatori, che in alcuni casi possono far pagare un extra per gli ormai anacronistici SMS; inoltre, usare la connessione internet significa poter inviare messaggi vocali, condividere la propria posizione, avere la spunta di lettura, vedere se qualcuno sta rispondendo e così via, tutte feature che oggi diamo per scontate in quanto integrate in tutti i vari WhatsApp, Telegram e così via.
Bolla verde o bolla blu? Questo è il problema. Quando un utente con iMessage scrive a qualcun altro, se il messaggio di risposta che riceve è blu significa che dall’altra parte c’è un utente anch’esso con iPhone, mentre se è verde no. Nel secondo caso, iMessage capisce che dall’altra parte non c’è un utente Apple e quindi switcha alla modalità SMS, bloccando tutte le succitate funzionalità aggiuntive.
Qua in Italia potrebbe non sembrare un grosso problema, ma negli Stati Uniti è diventata una vicenda talmente discussa da diventare un meme nel migliore dei casi e un motivo di discriminazione nel peggiore. Consultando i propri dati di vendita, Nothing si è accorta che la maggior parte degli acquirenti delle sue cuffie TWS sono possessori di iPhone, e questo significa che acquistano le loro cuffie al posto delle AirPods ma non i loro smartphone.
Che sia l’assenza di iMessage su Android il motivo di ciò? Da qui la scelta di creare Nothing Chats, un’app che in poche parole finge che il proprio smartphone sia un iPhone per evitare l’onta della bolla verde. Realizzata in collaborazione con Sunbird, un client iMessage disponibile sul Google Play Store, permette di accedere col proprio account Apple ID e sfruttare le funzionalità tipiche di iMessage così come la crittografia end-to-end per salvaguardare la privacy degli utenti; mancano però feature come conferma di lettura, reazioni e risposte, che Nothing ha promesso aggiungerà in futuro.
Nothing Chats è disponibile su Phone (2) in aree geografiche quali Stati Uniti, Regno Unito ed Europa, e sarà disponibile dal 17 novembre.
Rimossa l’app | Aggiornamento 19/11