Non soltanto può vantare una fotocamera con apertura variabile mai vista prima, ma Xiaomi 14 Pro introduce anche una nuova tecnologia chiamata Dragon Crystal Glass. Grazie alla sua storia, Corning è l’azienda leader quando si parla di vetri protettivi per smartphone (e non solo), e questo le ha permesso di trovare spazio su buona parte dei modelli in circolazione. Tuttavia, diverse aziende stanno tentando la strada proprietaria, sviluppando tecnologie che permetta loro non solo di svincolarsi dal quasi-monopolio di Corning ma anche di migliorare la qualità dei suoi prodotti.
Xiaomi 14 Pro: come funziona la tecnologia Dragon Crystal Glass
Il vetro Dragon Crystal Glass di Xiaomi è il risultato di un processo di lavorazione in cui una polvere speciale in sabbia di quarzo viene riscaldata a 1.600°C, fusa per 100 ore e poi lasciata a riposare per 80 ore per la creazione di miliardi di nanocristalli che formano il vetro che protegge il display dello smartphone.
Questa struttura cristallina può “bloccare efficacemente le crepe e aumentare notevolmente la durezza“, come affermato da Lei Jun sul palco della presentazione della serie Xiaomi 14. Mentre il vetro Gorilla Glass Victus ha un valore di durezza HV0,025 pari a 670, che sale a 814 nel caso del Ceramic Shield di Apple e a 830 per il Huawei Kunlun Glass, quello realizzato da Xiaomi tocca gli 860. In termini pratici, lo Xiaomi Dragon Crystal Glass è persino più resistente del 20% alle cadute rispetto alla ceramica, oltre a graffiarsi meno rispetto ai vetri della concorrenza.
Per il momento, Xiaomi 14 Pro è l’unico smartphone che monta il vetro Dragon Crystal Glass, ma ci aspettiamo che da qui in avanti lo ritroveremo anche su altri modelli, a partire dai top di gamma.
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