Come ogni anno, la fine di ottobre significa l’evento Qualcomm nelle isole Hawaii, e questa volta il protagonista si chiamerà Snapdragon 8 Gen 3. Fra pochi giorni inizierà la conferenza annuale del chipmaker statunitense, e questa volta il focus sarà come non mai diverso, per un SoC il cui focus non saranno tanto le prestazioni quanto le capacità d’intelligenza artificiale. A dirlo non sono soltanto le suggestioni in base al trend AI esploso nel corso del 2023 ma anche e soprattutto le informazioni trapelate in quest’ore, con materiale ufficiale che qualche insider ha fatto circolare in rete prima del previsto.
Snapdragon 8 Gen 3 svelato a 360°, fra immagini stampa, specifiche e novità
Niente da fare per i 3 nm, esclusiva temporale di Apple: lo Snapdragon 8 Gen 3 sarà nuovamente realizzato a 4 nm, quasi sicuramente da parte degli impianti taiwanesi di TSMC (anche se non è ancora stato confermato). Il SoC Qualcomm integrerà una rinnovata CPU octa-core con configurazione tri-cluster 1+5+2 (1 x 3,3 GHz X4 + 5 x 3,2 GHz A720 + 2 x 2,3 GHz A520), definito il 30% più veloce e il 20% più efficiente dello Snapdragon 8 Gen 2. Il processore sarà coadiuvato da memorie RAM LPDDR5X fino a 24 GB 4.800 MHz e ROM UFS 4.0.
Inoltre, la GPU Adreno sarà il 25% più prestante e meno energivora di prima, offrendo funzionalità come il ray tracing per la simulazione globale dell’illuminazione nel gaming, con un sistema di riflessi “next-gen“, supporto a Unreal Engine 5 e relativo Lumen, Snapdragon Game Super Resolution per l’upscaling fino in 8K, Adreno Frame Motion Engine 2.0, Snapdragon Game Post Processing Accelerator, Snapdragon Shadow Denoiser, tecnologia QSYNC per il refresh rate variabile da 1 a 240 Hz fino a 240 fps, supporto OpenGL® ES 3.2, OpenCL™ 2.0 FP, Vulkan® 1.3 e decodifica hardware H.265, VP9, AV1. Il tutto può essere fatto girare su schermi fino in 4K a 60 Hz, QHD+ a 144 Hz e su schermi esterni fino in 8K a 30 Hz e 1080p a 240 Hz.
C’è poi un nuovo modem Snapdragon X75 5G con velocità fino a 10 Gbps in download e 3,5 Gbps in upload e piattaforma FastConnect 7800 con Wi-Fi 7 fino a 5,8 Gbps, HBS Multi-Link e Dual Bluetooth; le restanti specifiche includono audio 24-bit 96 kHz lossless, Qualcomm Aqstic, supporto aptX Voice, aptX Lossless, aptX Adaptive, Bluetooth LE Audio e Qualcomm Expanded Personal Area Network (XPAN).
Come anticipato, il focus è relativo all’intelligenza artificiale, con Qualcomm che chiama lo Snapdragon 8 Gen 3 “il titano dell’intelligenza sul dispositivo“, cioè un SoC in grado di rendere lo smartphone capace di usare l’AI in locale senza dover necessariamente ricorrere al cloud per comunicare con dei server. L’AI usata dal nuovo SoC Qualcomm si basa su oltre 10 miliardi di parametri, valore utile perchè più sono i parametri più l’AI è capace di creare contenuti rapidamente in maniera esaustiva: Qualcomm afferma che il SoC sia il più rapido al mondo nell’utilizzare Stable Diffusion e ControlNet, generando contenuti in meno di 1 secondo e potendo essere sfruttato per esempio per generare sfondi AI.
Vengono menzionati Meta Llama 2 e Baichuan come modelli LLM supportati, oltre a citare la presenza del co-processore Qualcomm Sensing Hub dedicato alle funzioni AI a basso consumo, per esempio la personalizzazione del dispositivo; Qualcomm AI Stack aiuta gli sviluppatori per creare modelli AI per più piattaforme (smartphone, tablet, auto, visori XR, ecc.), e l’AI può essere usata per la generazione multi-modalità nei giochi. Il tutto è coadiuvato dalla nuova NPU Hexagon, la componente hardware dedicata interamente all’AI, che rispetto a prima è il 98% più rapida e il 40% più efficiente.
Tutta questa importanza data all’AI si riflette anche nella multimedialità, gestita da un doppio ISP “Always-Sensing” cognitivo, in grado di catturare foto Dolby HDR e attuare una segmentazione semantica su 12 strati in tempo reale, utile per riconoscere e modificare le scene catturate dalla fotocamera. Lo Snapdragon 8 Gen 3 introduce nuove feature come Video Object Eraser, utile per eliminare soggetti non voluti dalle clip registrate, e Photo Expansion, dove l’AI viene usata per espandere i bordi delle foto e generare le porzioni di foto mancanti.
Non mancano novità meno legate all’AI, come la funzione Video Night Vision migliorata grazie alla tecnologia Frame Rate Conversion, un nuovo motore Computer Vision con supporto ai sensori 3D Time-of-Flight per mappare tridimensionalmente l’ambiente attorno a sé e tecnologia Computational HDR di 4° generazione con supporto ai sensori fotografici DCG.
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