È ufficiale: il presidente Joe Biden ha firmato l’ordine esecutivo ha congegnato per impedire investimenti tecnologici in Cina ed evitare che soldi e know-how statunitensi vengano usati per compromettere la sicurezza nazionale. Il riferimento è diretto all’accordo di Wassenaar, che nel 1996 venne siglato da 42 nazioni per regolare le cosiddette tecnologie a doppio uso, cioè sia civili che militari. La paura del governo USA è quello che gli investitori americani finiscano per contribuire allo sviluppo di hardware e software adoperato dal reparto militare cinese.
USA di nuovo contro la Cina: stop agli investimenti americani nel mercato tech cinese
I settori sensibili per gli Stati Uniti sono tre: semiconduttori, informatica quantistica e intelligenza artificiale. Tuttavia, anche se mancano dettagli, non si tratterà di un blocco totale bensì a “sottoinsiemi ristretti” di modo da non scollegare del tutto il mercato americano da quello cinese. In particolare, gli USA vogliono bloccare gli investimenti nelle società cinesi specializzate nello sviluppo software per la produzione dei microchip, settore dove Stati Uniti, Giappone e Paesi Bassi sono leader.
Anche se l’ordine esecutivo è stato firmato in queste ore, negli ultimi anni abbiamo già avuto un’anteprima dei suoi effetti: se nel 2021 gli USA avevano investito 32,9 miliardi in startup cinesi, nel 2022 si è scesi a 9,7 miliardi e finora nel 2023 si è arrivati a soli 1,2 miliardi. Il senatore Chuck Schumer afferma che “per troppo tempo, il denaro americano ha contribuito ad alimentare l’ascesa dell’esercito cinese“, aggiungendo che “oggi gli Stati Uniti stanno compiendo un primo passo strategico per garantire che gli investimenti americani non vadano a finanziare l’avanzamento militare cinese“.
Sin da subito, la Cina ha espresso forte preoccupazione sulla decisione del governo Biden, minacciando ripercussioni; secondo il Ministero del Commercio cinese l’ordine firmato minaccia la stabilità del mercato internazionale e “ostacola artificialmente gli scambi, la cooperazione economica e commerciale globale e la ripresa dell’economia mondiale“. Il nuovo ordine esecutivo è solo l’ultima di una serie di mosse che USA e paesi alleati hanno inflitto all’industria tech cinese. Solo negli ultimi mesi, si è deciso di bloccare l’AI cinese passando per il cloud e le GPU americane e di alzare i dazi ai danni di Shein e Temu.
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