Sapete qual’è la recensione più letta degli ultimi tempi su GizChina.it? No, non è quella di uno smartphone, né tantomeno quella di un tablet, uno smartwatch o un dispositivo IoT. Strano ma vero, uno dei prodotti su cui di più si è focalizzata la vostra attenzione nell’ultimo anno, è stato la TCL C63 (qui la recensione): una smart TV che l’anno scorso abbiamo definito come la migliore smart TV 4k come rapporto qualità prezzo.
Ed avevamo ragione, perché di esemplari di questo modello con Google TV ne sono stati venduti tantissimi, proprio per la qualità del prodotto e per il suo prezzo accessibile.
Insomma, TCL si conferma uno dei migliori brand del settore in quanto a rapporto qualità/prezzo, e con la sua nuova lineup alza ancora di più l’asticella, pur mantenendo la sua “filosofia”: da qualche tempo stiamo provando la TCL 65C84, la punta di diamante del brand per il 2023, nella versione da 65”. E, bisogna ammetterlo, ultimamente non ne stanno sbagliando una.
E per darvi un’idea, vi do giusto qualche caratteristica: pannello miniLED con una luminanza di picco in HDR di ben 2000 nit, frequenza d’aggiornamento di 144 Hz, audio 2.1 realizzato in collaborazione con Onkyo e, come sempre, Google TV.
Certo, il modello che abbiamo in prova non è tra i più economici (costa 1299,00 euro su Amazon), ma per la versione da 55” si scende sotto i 1000 euro. Cifre che restano comunque al di sotto di molte alternative meno avanzate di questa TCL C84 che sì, si conferma leader per rapporto qualità/prezzo.
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Recensione TCL C84 (65C841): la smart TV 4K Mini LED con Google TV, campione di luminosità
Design e materiali
Nel design, se si conoscono le TV di TCL, ci sono poche novità. E non è una cosa negativa. TCL ormai da tempo ci ha abituati a cornici super sottili, frame in metallo e spessori ridotti all’osso e nella TCL C84 (65C841) le cose non cambiano. La vera novità sta nel supporto su cui si appoggia la TV, che nella serie top di gamma del brand è piatto e centrale, ed è molto simile nello stile a quello che si trova nelle TV di Samsung.
In fase di montaggio ho avuto l’impressione che si trattasse di un supporto piuttosto leggero date le dimensioni e il peso della TV ma, una volta posizionata sulla scrivania, mi sono dovuto ricredere: è un sistema solido, utile anche nella gestione dei cavi che, però, non si può ruotare.
Molto bene per quanto riguarda le cornici che avvolgono il pannello, che sono davvero ridotte all’osso in quanto a spessore e che sono realizzate in metallo satinato. Ciò che rimane in plastica è la zona posteriore, che inferiormente è più spessa e che integra parte del sistema audio realizzato in collaborazione con Onkio.
Insomma, in tutta sostanza, il design della TCL C84 (65C841) non si allontana molto con quello visto nella generazione precedente delle smart TV del brand, ed è un bene, perché la semplicità e la pulizia nel design di questa TV ne permette una buona integrazione in qualsiasi ambiente domestico.
Sempre posteriormente è presente il pannello delle connessioni, che è posizionato sul lato destro della TV e che integra due porte HDMI 2.1 4K, una a 144 Hz ed una a 120 Hz, ed altri due ingressi HDMI 2.0 in grado di gestire ingressi in 4K fino a 60 Hz. C’è poi una porta USB 2.0, l’uscita audio ottica, l’ingresso per l’antenna satellitare e per l’antenna RF (per il digitale terrestre), un ingresso ethernet e l’uscita per le cuffie.
Caratteristiche tecniche – TCL C84 (65C841)
Il pannello della TCL C84 (65C841) è ovviamente prodotto in casa dal brand. È però un Mini LED, tecnologia che TCL è stata la prima a lanciare nel mercato nel 2019 e che da allora è riuscita a raffinare sempre di più. Nello specifico, si tratta di un pannello QLED Full Array 4K, un Quantum Dot compatibile con tutti gli standard HDR, in grado di arrivare ad una frequenza di aggiornamento massima nativa di 144 Hz (che arriva a 240 Hz con la funzione Game Accelerator), e compatibile con VRR e FreeSync.
Il vero punto di forza della TCL C84 (65C841) è però la brillantezza della retroilluminazione, che ha una luminanza di picco in HDR fino a 2000 nit e ancora più zone di local dimming (che nella serie arrivano fino a 896 zone indipendenti).
Ora, è chiaro, la differenza principale tra Mini LED e OLED è la tecnologia di retroilluminazione: mentre gli OLED non hanno bisogno di retroilluminazione, i televisori Mini LED utilizzano una retroilluminazione a LED tradizionale, ma con LED molto più piccoli.
In sostanza, con immagini particolarmente complesse, come quelle veloci girate di notte, la differenza in profondità dei neri con l’OLED si continua a vedere ma, a dirla tutta, è un fattore che potrebbe notare solo l’occhio più allenato e che ormai non può più essere considerato come una discriminante.
Anche perché è proprio la tecnologia Mini LED, unita a quella Quantum Dot, che riesce a garantire una luminosità di picco altissima, un’ampia gamma cromatica ed un ottimo rapporto di contrasto: in questo periodo di prova, mi è capitato di utilizzare la TCL C84 (65C841) addirittura in giardino, quindi in un ambiente super luminoso, senza aver alcun problema di sorta. Le immagini erano sempre ben visibili ed estremamente chiare.
Il pannello viene supportato dall’AiPQ Processor 3.0, un nuovo processore di immagine che sfrutta l’AI, con il quale vengono ridimensionate le immagini FullHD e 2K in modo da ottenere le massime prestazioni qualitative. E devo dire, ma di qualità ne parleremo a breve, che il sistema pensato da TCL funziona piuttosto bene, anche grazie alla funzione Dynamic Color Enhancement con la quale viene espansa la tavolozza dei colori anche in immagini meno risolute.
Ad animare tutto il sistema ci pensa un processore ARM Cortex-A73 quad-core da 1.3 Ghz, che è affiancato da una GPU Mali G52,3 GB di memoria RAM e 22 GB di memoria interna. Una dotazione hardware che risolve, finalmente, il problema della lentezza di Google TV: nella TCL C84 (65C841) il sistema operativo di Google va che è una meraviglia, e tutti quei rallentamenti che abbiamo dovuto “accettare” con la stragrande maggioranza delle TV dotate di questo OS, sono diventati soltanto un lontano ricordo.
Google TV
Ed è proprio Google TV che rende la TCL C84 (65C841) una delle smart TV più “smart” del mercato. Reduci da Android TV, conosciamo bene l’OS di Google e tutte le sue potenzialità. Per quanto riguarda lo streaming, con la TV di TCL c’è un rapido accesso a tutti i servizi principali, ed anche la parte di gestione del digitale terrestre è fatta molto bene, con diverse opzioni di personalizzazione e la possibilità di scegliere dei canali preferiti. E poi c’è il Play Store, dal quale si potranno scaricare moltissime applicazioni, come Kodi (e i suoi infiniti plugin), Disney+, ma anche app per il controllo delle telecamere di Nest, oppure veri e propri File Manager e molto altro.
È ad esempio possibile installare molte delle piattaforme di cloud-gaming più diffuse, oppure le app di supporto alle console di nuova generazione: in soldoni, con le giuste applicazioni, la TCL C84 (65C841) si può trasformare in una console a tutti gli effetti, con grafiche e prestazioni ben diverse dai più semplici ed elementari titoli che è possibile scaricare nel Play Store di Google TV.
E, a differenza di quanto succedeva con Android TV, con Google TV è possibile scaricare molte app che prima non erano disponibili in questo sistema operativo, come Apple TV.
Insomma, si tratta di un OS immediato e semplice da utilizzare, ed integra tutto il necessario per gestire a pieno le funzioni di una smart TV: e non è assolutamente da sottovalutare la presenza del Chromecast integrato, che permetterà di trasmettere alla TV qualsiasi contenuto dal proprio smartphone.
Qualità suono e immagine – TCL C84 (65C841)
In quanto a qualità dell’immagine, sarò diretto. Il sistema Mini LED va a compensare egregiamente tutte le debolezze del QLED, e lo fa grazie ad un algoritmo pensato da TCL che nella TCL C84 (65C841) garantisce un ottimo dettaglio nelle ombre, e neri molto profondi prossimi a quelli degli OLED. Insomma, rispetto ad un modello di fascia bassa, con la medesima tecnologia, la differenza nella qualità dell’immagine della TCL C84 (65C841) è profondamente palese.
E lo è soprattutto per l’eccellente propensione di TCL alle calibrazioni di fabbrica ad opera d’arte. Difficilmente si troverà una TV prodotta dal brand che, out of the box, potrebbe richiedere una calibrazione da parte dell’utente. In questo particolare, che a mio parere è tra i più importanti, TCL da sempre garantisce un’ottima calibrazione ed una naturalezza delle immagini eccezionale, e nel TCL C84 (65C841) le cose non cambiano.
Nei miei test ho rilevato un valore medio di errore molto basso, che si verifica poi prevalentemente al di sotto della soglia di visibilità. E tutto questo con le impostazioni dell’immagine di default. Il bilanciamento dei colori primari e buono, anche nella modalità Cinema, ed anche se effettivamente si tratta di una TV non esente di fenomeni di ghosting, continuo ad essere dell’idea che per acquistare un pannello di qualità migliore a quello della TCL C84 (65C841), bisognerà spendere cifre molto più importanti. Insomma, per la qualità dell’immagine, l’azienda si conferma leader del settore in quanto a rapporto qualità prezzo.
In quanto a qualità audio, si sente la collaborazione con Onkio, ma nei limiti. Mi spiego meglio: TCL C84 (65C841) utilizza due speaker con una potenza massima nominale di 25w coadiuvati da un subwoofer da 20w che si fa sentire parecchio. Il volume di ascolto è buono al punto da permetterne il posizionamento in giardino, ma qualora si volesse vivere una vera esperienza “da cinema”, sarà ancora necessario l’utilizzo di un buon sistema audio esterno.
Prezzo e pareri – TCL C84 (65C841)
Le nuove TCL C84 sono in quattro diverse varianti (55, 65 e 75 e 85 pollici). Il modello che abbiamo ricevuto in prova, cioè quello da 65” costa 1299,00 euro su Amazon, mentre quello da 55” costa 967,18 euro in sconto. Trovate i link per l’acquisto di entrambi i modelli in basso.
E, per concludere, con la TCL C84 (65C841) il brand si conferma leader nel settore come rapporto qualità/prezzo. Il pannello super luminoso, l’audio Onkio 2.1, Google TV, sono tutte caratteristiche che permettono a questo modello di garantire un’esperienza premium senza dover spendere cifre esorbitanti.
Certo, per i più attenti alla profondità dei neri, probabilmente le differenze con un pannello OLED potrebbero essere ancora rilevanti, ma permettetemi di sottolineare una cosa: nella stessa fascia di prezzo è sì possibile acquistare delle TV OLED di buona qualità, ma nella stragrande maggioranza dei casi ci si porterebbe a casa dei modelli con luminanze di picco inferiori ai 600/700 nit e senza Google TV o pannelli a 144 Hz. E sono differenze che influenzano (negativamente) l’esperienza d’uso generale.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.
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