Nel corso del Galaxy Unpacked di Seoul, in cui Samsung ha presentato i suoi nuovi pieghevoli, la vera star dello spettacolo è stato sicuramente il Samsung Galaxy Z Flip5: il foldable a conchiglia di nuova generazione è arrivato introducendo diverse novità, come un display esterno più grande, una nuova cerniera ed il processore top di gamma di Qualcomm di quest’anno.
A dirla tutta però, il Samsung Galaxy Z Flip5 è il terzo flip phone ad essere stato ufficializzato nel 2023, ed arriva dopo l’Oppo Find N Flip (qui la recensione) ed il Motorola RAZR 40 Ultra (qui la recensione). In tutta sostanza quindi, per la prima volta nella storia dei pieghevoli, chiunque sia interessato all’acquisto di uno smartphone con questo form factor ha l’imbarazzo della scelta.
Ebbene, il punto è proprio questo. Certo, questo articolo si focalizzerà perlopiù sulla recensione del Samsung Galaxy Z Flip5 ma, al contempo, ne metteremo a confronto le principali caratteristiche con i suoi diretti competitor, tentando di dare una valutazione anche al reciproco rapporto qualità/prezzo: in basso troverete dei box grazie ai quali potrete acquistare ognuno di questi smartphone pieghevoli al prezzo più economico possibile.
Insomma, le cose di cui parlare sono tante ed i tempi sono maturi. Quindi, iniziamo.
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Recensione Samsung Galaxy Z Flip 5 vs. Motorola Razr 40 Ultra vs. Oppo Find N2 Flip
Design e materiali
Come design e materiali, è innegabile quanto il brand sudcoreano sia stato attento nella progettazione del Samsung Galaxy Z Flip5. I bordi sono in Armor Alluminium (che, sì, è resistente), il posteriore è protetto dal vetro, le cornici sono sottili ed è stato eliminato totalmente il gap tra le due sezioni del display: insomma da chiuso è meno spesso di 2 millimetri e non solo trasmette una maggiore sensazione di solidità, ma tenerlo in mano è decisamente più comodo rispetto alla generazione precedente.
Per darvi un’idea, è grande 165.1 x 71.9 x 6.9 mm, pesante 187 grammi e da chiuso misura 15.1 millimetri (contro i 17.1 millimetri dello Z Flip4). Dimensioni che, tutto sommato, lo rendono quasi impercettibile quando lo si impugna in tasca e che però non gli hanno fatto perdere la certificazione IPX8: in soldoni il Samsung Galaxy Z Flip5 è l’unico pieghevole a conchiglia che può essere addirittura immerso in acqua. Ed è quasi un “miracolo tecnologico” che solo il brand sudcoreano è riuscito a raggiungere.
Ed è da qui che vorrei partire: dalla resistenza. Ad esempio, il Motorola RAZR 40 Ultra è grande 170.83 x 73.95 x 6.99 mm (quindi è più ingombrante del Samsung) ed è così anche l’OPPO Find N2 Flip che ha un ingombro di 166.2 x 75.2 x 7.45 mm. Inoltre, il pieghevole di Samsung è anche il più leggero: i suoi 187 grammi di peso lo rendono molto più maneggevole rispetto al Motorola (che pesa circa 189 grammi) ed l’OPPO (che pesa 191 grammi).
Insomma, colorazioni a parte, sono convinto che dal punto di vista del design e dei materiali il lavoro fatto da Samsung sia – ad oggi – il migliore che abbiamo potuto testare con mano. Ed è così anche per quanto riguarda l’ottimizzazione delle cornici dello schermo interno (ma a questo ci arriviamo) e per le certificazioni: Motorola RAZR 40 Ultra è certificato IP52 (cioè è resistente alla polvere, ma non all’acqua) mentre l’OPPO Find N2 Flip è certificato IP54 (cioè può resistere agli spruzzi d’acqua, ma non può essere immerso).
Ora, è chiaro che dubito ci sia qualcuno che voglia immergere in acqua dolce uno smartphone pieghevole, ma poter essere “protetti” da eventuali “cadute in acqua” è sempre un qualcosa in più.
Cerniera
Il Samsung Galaxy Z Flip5 (e lo Z Fold5) arriva con una cerniera tutta nuova, con la quale il brand è riuscito ad eliminare il gap tra le due sezioni dello schermo e che dovrebbe garantire una maggiore solidità. È questa forse la novità più importante dei nuovi pieghevoli del brand perché, nonostante l’ampio display esterno, con questi smartphone ci si trova ad aprire e chiudere lo schermo in continuazione.
Stiamo provando lo smartphone da ancora troppo poco tempo per potervi dare un parere sulla “durabilità” del sistema pensato da Samsung, ma va detto che la nostra sensazione è che si siano fatti dei grandi passi in avanti sotto questo punto di vista: rispetto a quello che abbiamo visto con la generazione precedente, quando si apre e si chiude il Samsung Galaxy Z Flip5 la “rumorosità” tipica di questo tipo di ingranaggi è davvero ridotta al minimo, e la resistenza ne permette l’utilizzo in modalità flex con un’angolatura standard compresa tra 75 e 115 gradi.
Insomma, anche in questo caso rispetto ai suoi competitor il Samsung Galaxy Z Flip5 sembra avere la migliore soluzione perché con lo smarphone di OPPO l’angolatura standard è più ridotta (ed inoltre, nel tempo, abbiamo notato un “allentamento” degli ingranaggi della cerniera), mentre in quello di Motorola la rumorosità di apertura e chiusura è molto più palese. Ma la soluzione di Samsung non è priva di compromessi.
Display
Il che ci porta al display interno, perché è qui che il dispositivo del brand sudcoreano inizia ad avere qualche difficoltà. Sia chiaro, non stiamo parlando di qualità del pannello (a quello ci arriviamo), ma di un fattore che personalmente avrei voluto vedere “risolto” con questa nuova generazione di foldable: la piega nel display interno. Perché sì, nel Samsung Galaxy Z Flip5 c’è e si vede: e non solo la si nota passandoci i polpastrelli, ma anche inclinando lo smartphone in diverse angolazioni.
A Seoul ho chiesto al brand il motivo per il quale sia ancora così evidente, e la loro risposta è stata secca: per garantire la certificazione IPX8. Ora, che sia una caratteristica che non possa piacere è un dato di fatto, io stesso non riesco a farmela andare giù, ma qualora si optasse per il Samsung Galaxy Z Flip5 è una di quelle cose a cui bisognerà farci l’abitudine. Inoltre un piccolo appunto: la polarizzazione del Flip5 è davvero fastidiosa, e con alcuni occhiali da sole polarizzati sarà praticamente impossibile vedere lo schermo. Samsung avrebbe dovuto invertire l’orientamento della polarizzazione, perché sullo Z Fold5 ad esempio il problema non si pone.
Da questo punto di vista, e rinunciando alla resistenza dei propri dispositivi, hanno fatto meglio OPPO e Motorola. Sia nel foldable di OPPO che in quello di Motorola, la piega dello schermo interno è decisamente meno visibile rispetto a quanto visto nello Z Flip5 e, certo, continua ad essere presente in tutti i dispositivi e questo non significa che al tatto non si riersca ad avvertire qualcosa, ma l’unico brand che è stato in grado di ridurla fino al 60% è stato OPPO.
Ad ogni modo, 10 e lode per la qualità del pannello che Samsung ha integrato nel Galaxy Z Flip5. Si tratta di uno schermo Dynamic AMOLED da 6.7″ FullHD+ con supporto HDR10+ e picco massimo di luminosità di 1200 nits. È più luminoso di quello dell’N2 Flip, che arriva a 900 nits di picco, e se la gioca con quello del RAZR 40 Ultra, che arriva a 1400 nits di picco (ed ha un refresh rate di 165 Hz contro i 120 Hz degli altri due), ma ciò su cui spicca è la definizione dell’immagine: i suoi 426 ppi rendono le immagini un piacere da guardare ed anche se potrebbe sembrare quasi una “forzatura” un occhio più attento noterà sicuramente la differenza rispetto all’OPPO Find N2 Flip (che ha 403 ppi) e al RAZR 40 Ultra (che ha 413 ppi).
Ad ogni modo, per un utilizzo comune, tutti e tre i prodotti sono dotati di uno schermo interno di altissima qualità, con colori ben carichi ma non troppo “falsati”, neri profondi ed un ottimo rapporto di contrasto.
Schermo esterno
Però, la vera novità del Samsung Galaxy Z Flip5 è il suo display esterno che, senza perderci in troppi giri di parole, si va a scontrale solo con quello del Motorola RAZR 40 Ultra: lo smartphone di OPPO è stato il primo ad arrivare sul mercato con uno schermo secondario più grande, ma ormai non è più in grado di competere con i 3.4” di Samsung (a 60 Hz) ed i 3.6” di Motorola (a 120 Hz).
Da un punto di vista prettamente estetico, se dovessi scegliere la soluzione che mi piace di più, punterei su quella di Samsung, ma è solo una questione di gusti personali, ma va detta un’altra cosa: mentre Motorola sin da subito permette l’avvio praticamente di tutte le applicazioni sul display esterno, Samsung invece ha pensato di limitarne l’uso in via “ufficiale” per poche cose.
Out of the box, con il display esterno del Samsung Galaxy Z Flip5 si può e rispondere alle notifiche (ma, ad esempio, non si può ascoltare un messaggio vocale su WhatsApp) gestire alcune impostazioni di base come la connettività, oppure scorrere lateralmente i widget e poco altro. Fortunatamente però, con pochi semplici passaggi si avrà la possibilità di utilizzare tutte le applicazioni sul display esterno dello Z Flip5, utilizzando un metodo “ufficiale” messo proprio a disposizione dalla stessa Samsung: trovate qui la guida.
Infine, va sottolineata una cosa. Tralasciandone la reale utilità, va detto che il Motorola RAZR 40 Ultra utilizza un pannello esterno in grado di arrivare a ben 120 Hz di frequenza di aggiornamento, esattamente il doppio dei 60 Hz che troviamo nel pannello del display esterno del Samsung Galaxy Z Flip5. Cosa cambia in termini pratici? Niente, però è un tecnicismo assolutamente a favore di Motorola.
Hardware e prestazioni
E così come succede per il display esterno, anche dal punto di vista dell’hardware e delle prestazioni la partita si gioca tra il Samsung Galaxy Z Flip5 ed il Motorola RAZR 40 Ultra. Ora, senza troppi giri di parole, il concetto da avere sempre in mente è questo: il foldable di Samsung è un vero e proprio top di gamma ed è l’unico a poter vantare l’utilizzo di un Qualcomm Snapdragon 8 Gen. 2 for Galaxy, ossia il top dei SoC attualmente in commercio. Ed utilizzare questo processore non vuol dire solo avere più potenza di calcolo per CPU e GPU, ma anche poter utilizzare memorie interne UFS 4.0 e RAM LPDDR5x, molto più veloci rispetto a quelle che troviamo negli altri due pieghevoli a conchiglia.
Nel Samsung Galaxy Z Flip5 le prestazioni quindi non mancano, e nonostante il suo form factor è un dispositivo in cui ci si può fare davvero di tutto: dall’esecuzione dei giochi 3D più complessi, al rendering di video in 4K, non ci sarà un’operazione che il pieghevole sudcoreano non sarà in grado di portare a termine senza problemi.
Ed in linea di massima è lo stesso anche con il Motorola RAZR 40 Ultra che, però, è dotato di un processore più vecchio di una generazione: utilizza lo Snapdragon 8+ Gen. 1, il che vuol dire GPU meno potente e memorie meno veloci. OPPO invece si è affidata a Mediatek ed utilizza un Dimensity 9000 Plus, un SoC che non ci ha mai fatto impazzire.
Sia chiaro però, tutti e tre i dispositivi sono più che capaci di portare a termine le operazioni quotidiane più comuni ed in nessun caso l’utente si troverà a dover sopportare lag e rallentamenti vari. Il punto è che, anche per una questione di longevità nel tempo, il processore utilizzato nel Samsung Galaxy Z Flip5 è decisamente una spanna avanti rispetto agli altri due.
Dal punto di vista della ricezione Samsung ha fatto buoni passi in avanti e nei nostri test abbiamo notato un segnale cellulare migliore rispetto a quello visto nel Samsung Galaxy S23 Ultra (qui la recensione): insomma da questo punto di vista tutti e tre se la giocano nello stesso livello. Ed è così anche per quanto riguarda l’audio in capsula e l’audio stereofonico.
Ciò che cambia è la compatibilità con le reti WiFi: sia Samsung Galaxy Z Flip5 che Motorola RAZR 40 Ultra sono in grado di connettersi alle nuove reti WiFi 6e, mentre il dispositivo di OPPO no.
Fotocamere
Partendo dal presupposto che nessuno degli smartphone va considerato come un camera-phone, anzi, parliamo di fotocamere. In sostanza Samsung Galaxy Z Flip5 continua ad utilizzare gli stessi sensori visti nella generazione precedente ma, grazie allo Snap 8 Gen. 2, migliora parecchio nell’elaborazione dell’immagine. I sensori fotografici a disposizione sono 3 in totale: quella principale è da 12 megapixel f/1.8, l’ultra wide e da 12 megapixel f/2.2, e quella anteriore è da 10 megapixel f/2.4 posizionata nel foro al centro del display.
Per darvi un metro di paragone, che si scatti di giorno o di notte, la resa fotografica del nuovo foldable di Samsung è di buona qualità ed è in linea con quanto abbiamo visto nei Galaxy S23 ed S23+, al netto della mancanza di uno zoom ottico. Gli scatti realizzati con la nuova generazione del clamshell di Samsung sono qualitativamente migliori rispetto a quelli visti nel Galaxy Flip4, e sono sempre caratterizzati da un’ottima gestione della gamma dinamica, un buon HDR, ed una nitidezza forse un po’ troppo spinta.
Ottima anche la modalità notturna, che con la nuova generazione è migliorata sensibilmente anche se, va detto, soprattutto quando si utilizza la fotocamera principale in determinate condizioni di luminosità potrebbe verificarsi qualche rumorosità in più, ma nulla che il software di Samsung non riesca a gestire.
Buoni i video che possono essere registrati fino ad una risoluzione massima 4K a 60 fps, anche utilizzando l’anteprima nel display esterno e che godono di una buona stabilizzazione sia ottica che, se si vuole, digitale. Il punto è però che qualora si voglia registrare alla massima risoluzione, si dovrà rinunciare all’ultra-wide e si sarà costretti ad utilizzare solo la fotocamera principale.
Insomma, tirando le somme, nonostante non sia dotato del sensore più risoluto rispetto ai suoi due competitor Samsung Galaxy Z Flip5 si comporta egregiamente in foto e video, ed il merito va dato perlopiù al software di elaborazione delle immagini di Samsung, che è una spanna in più rispetto agli altri.
Va sottolineato però, che lo smartphone di OPPO è quello con il sensore più grande sia nella fotocamera principale (che è da 50 megapixel, mentre l’ultra-wide è da 8 megapixel) che in quella anteriore (che è da 32 megapixel), mentre RAZR 40 Ultra ha una principale da 12 megapixel ed un’ultra-wide da 13 megapixel (quindi più risoluta rispetto a quella del Flip5).
Software
Non vorrei dilungarmi troppo per quanto riguarda il software perché, si sa, è uno dei fattori più “personali” che si possano trovare in uno smartphone. Tutti e tre gli smartphone sono animati da Android 13, ed ognuno è personalizzato dalla GUI del proprio brand.
Su Samsung Galaxy Z Flip5 arriva la ONE UI 5.1 che, nel tempo, si è dimostrata l’interfaccia grafica più completa e ricca di funzionalità. È una GUI davvero piacevole da utilizzare, sia che si usi lo smartphone per lavoro che per svagarsi, che continua ad integrare la sezione LABS e tutte le funzionalità specifiche per le modalità Flex. Ad esempio, quando si piega lo schermo a 90%, è possibile “forzare” tutte le applicazioni sulla sezione superiore ed avere dei comandi rapidi in quella inferiore, cosa che non è poi così semplice da portare a termine negli altri due dispositivi.
D’altro canto però, il pieghevole di Motorola è quello che più si avvicina alla Pixel Experience ed è caratterizzato da un’interfaccia grafica praticamente con nessuna personalizzazione ma al contempo molto personalizzabile, grazie all’applicazione Moto Actions.
Insomma, personalmente preferisco la soluzione di Samsung, ma quello della “scelta” della migliore interfaccia grafica per le proprie esigenze è una cosa profondamente soggettiva.
Aggiornamento Aprile 2024: Z Flip5 ha ricevuto l’aggiornamento ad Android 14 con One UI 6.1 che integra le funzionalità della Galaxy AI. Maggiori informazioni cliccando qui.
Batteria e ricarica
In quanto a batteria, nel Samsung Galaxy Z Flip5 non arriva nessuna novità rispetto alla generazione precedente. Integra una 3700 mAh che si ricarica fino a 25w con il cavo e fino 15w wireless. Nei nostri test, senza preoccuparci troppo dei consumi, il nuovo foldable sudcoreano è riuscito a garantirci fino a circa 6 ore di display acceso, ed è una performance niente male considerando la capienza “ridotta” delle batterie.
Eh già, perché seppure non disponga di ricarica wireless, lo smartphone “migliore” dal punto di vista di batteria e ricarica è senza dubbio il Find N2 Flip perché è in grado di ricaricare i suoi 4300 mAh anche rapidamente a 44w. La velocità di ricarica del Motorola invece arriva a 30w cablata e solo 5w wireless, ma in quanto a capienza, con i suoi 3800 mAh è al pari del Samsung.
Insomma, in quanto ad autonomia il Galaxy Z Flip5 è quello che si comporta meglio in termini di display attivo, ma continuo ad essere dell’idea che sia giunta l’ora per quelli di Samsung di pensare a soluzioni di ricarica più veloci per i loro dispositivi.
Prezzo e considerazioni
E arriviamo al punto cruciale di tutto il discorso: i prezzi di vendita. Ad oggi, Samsung Galaxy Z Flip5 su Amazon ha un prezzo di 1249 euro ma nella versione da 512 GB (che è in promo allo stesso prezzo di quella da 256 fino al 10 agosto). OPPO N2 Flip si trova al minor prezzo da Mediaworld, dove costa 1169,99 euro nella versione da 256 GB, mentre il minor prezzo per il Motorola RAZR 40 Ultra è di 999 euro su Ebay per la versione da 256 GB.
Qual’è il miglior smartphone pieghevole a conchiglia? Dipende dalle vostre esigenze. Dal mio punto di vista però, nonostante il prezzo leggermente superiore rispetto alla generazione precedente, il vincitore del confronto non può che essere il Samsung Galaxy Z Flip5. Certo, non è ancora un prodotto per tutti, ma quest’anno l’azienda è riuscita a perfezionarlo sotto (quasi) ogni punto di vista.
Per poco meno di 100 euro in più rispetto al pieghevole di OPPO ad esempio, ci si potrerebbe a casa un prodotto molto più completo, con più memoria interna, con un display esterno decisamente più dinamico e soprattutto animato da un hardware di ultima generazione. Cosa che non possiamo dire, ad esempio, del Motorola RAZR 40 Ultra anche se, e questa è una cosa doverosa, fondamentalmente è lui il diretto competitor del foldable di Samsung.
Le uniche vere note negative del Samsung Galaxy Z Flip5? La piega nel display interno, che è decisamente più percettibile rispetto agli altri due smartphone, e la velocità di ricarica: un particolare sul quale quelli di Samsung devono accelerare di più. In tutti i sensi.
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