Acquistare uno smartphone spendendo il meno possibile, ancora oggi, è una richiesta che molti consumatori fanno: il costo della vita, inevitabilmente, è aumentato e sono molti coloro i quali utilizzano lo smartphone davvero per le funzioni essenziali, quindi telefonare ed inviare non più di qualche decina di messaggio al giorno.
Per questa tipologia di utenti spendere duecento euro, o anche più, per uno smartphone è impensabile oltre che inutile, motivo per cui ci troviamo ad approfondire anche alcuni prodotti super economici come questo CUBOT Note 50, uno smartphone che se acquistato nel momento giusto, può costarvi anche meno di 100 euro. Vi racconto come va.
Indice
ToggleRecensione CUBOT Note 50
Design e Materiali
E’ chiaro che da uno smartphone dal costo inferiore ai 100 euro non si può pretendere molto, ma credetemi: questo CUBOT Note 50 apparentemente non vi sembrerà cosi economico, anche perchè sul fronte estetico e costruttivo nasconde bene la sua vera natura di budget phone. La scocca è realizzata praticamente tutta in plastica, a partire dai bordi che seppur estremamente resistenti e ben rifiniti, rimangono realizzati in plastica come anche la back cover, che per quanto si sforzi di sembrare vetro, in realtà non lo è.
Vi dirò, sono tutte caratteristiche che non mi sono dispiaciute e non intendo disprezzare in questo modello: in fin dei conti, per l’utenza a cui si rivolge, è fondamentale che sia robusto, resistente, e non si distrugga al primo impatto, e devo dire che il CUBOT Note 50 queste caratteristiche le rispecchia a pieno. E’ uno smartphone grande 165 x 75 x 10mm e pesa all’incirca 233 grammi, che si sentono davvero tutti, forse a causa di una scarsa ottimizzazione degli spazi da parte del produttore, a cui davvero era impossibile chiedere di più.
L’entità economica del dispositivo si percepisce, invece, quando lo guardiamo frontalmente con il display acceso, dove si palesano le cornici piuttosto spesse intorno al display che, oltre ad essere asimettriche, riducono notevolmente il rapporto schermo-corpo; è l’unica caratteristica estetica, questa, che vi farà capire di avere a che fare con uno smartphone economico.
Il resto è tutto piuttosto negli standard; la dotazione dei tasti prevede il bilanciere del volume ed uno slot SIM nella parte laterale che consente anche l’espansione della memoria tramite MicroSD lungo il lato sinistro, mentre a destra c’è il tasto power ed un sensore biometrico a filo scocca per lo sblocco del dispositivo, abbastanza preciso ma non il più sicuro in assoluto.
In basso, poi, c’è il connettore USB-C al centro, affiancato a destra dallo speaker mono, e a sinistra dal microfono ed alcuni fori puramente estetici per ricreare un po’ di simmetria, probabilmente, dal momento che lo speaker è soltanto mono e non stereo. Assente, ahimè, il jack da 3.5mm per le cuffie che secondo me è un must-have negli smartphone di questa categoria, oltre alle certificazioni contro acqua e polvere di qualunque tipo.
Display
Il display del CUBOT Note 50 è un’unità da 6.56″ pollici di tipo IPS LCD a 90Hz con risoluzione 720 x 1612 pixel e 269ppi di densità; si tratta, grosso modo, del classico pannello reperibile a bordo di smartphone cinesi economici (vedi Doogee, Cubot, Blackview etc) con i soliti pregi (pochi) e difetti.
Se acquistato a meno di 100 euro, come è il caso dell’offerta disponibile in questi giorni, allora potete ignorare assolutamente qualsiasi giudizio negativo io esprima in merito a questo schermo; se, invece, state valutando l’acquisto di questo smartphone a cifre superiori i 110-120 euro, allora è bene che vi guardiate meglio intorno per cercare qualcosa di più affidabile.
Nel complesso posso dirvi che la luminosità massima dello schermo non è tra le migliori, così come gli angoli di visuale poco estesi ed i colori che mancano, come sempre, di vividezza e contrasto, e appaiono piuttosto slavati, freddi ed eccessivamente piatti. Insomma, un display di fascia piuttosto bassa che si salva dalla bocciatura soltanto per via della presenza della frequenza di aggiornamento fino a 90Hz, praticamente un miraggio in smartphone da meno di 100 euro.
Hardware e Performance
Diciamo che sperare in un Mediatek di qualche anno fa, forse, era una pretesa troppo grossa per la fascia di prezzo che CUBOT non avrebbe mai potuto assicurare; di fatto la piattaforma scelta dal brand cinese è UNISOC, nello specifico un T606 a 12nm di qualche anno fa, Octa-Core (2×1.6 GHz Cortex-A75 & 6×1.6 GHz Cortex-A55) con una GPU Mali-G57 e 8GB di memoria RAM (espandibile con altri 8GB virtuali, volendo), che in compenso risollevano un po’ le sorti di questo dispositivo; per il resto anche lo storage non delude, ben 256GB seppur con memorie non velocissime. Come vi anticipavo prima, è possibile espandere la memoria interna fino a 1TB extra con MicroSD tramite lo slot condiviso. Non manca all’appello persino l’NFC da utilizzare per i pagamenti cardless.
Fatte tutte le premesse tecniche del caso, ragazzi, è inutile scendere troppo nel dettaglio perchè sarebbe come sparare sulla Croce Rossa: come vi dicevo in apertura di questa recensione, smartphone come questi sono dedicati ad un target di utenti ben preciso, disinteressato nei confronti della tecnologia e che utilizza questi dispositivi veramente per lo stretto indispensabile, nulla di più. In quel caso anche questo CUBOT Note 50 è fenomenale, perchè con il suo ampio display garantisce una visione dei contenuti accettabile, con icone grandi e ben visibili, delle dimensioni democratiche e delle prestazioni accettabili per lievi usi social e funzioni “basilari”.
Scendere nel dettaglio con giochi, che siano moderni o più vecchiotti, non è doveroso con un prodotto come questo che sì, se la cava per carità, ma non vi restituisce una bella esperienza appagante, anzi piuttosto scattosa e difficile. Insomma, se con lo smartphone siete dei “wazzappatori” seriali, e dei social-addicted, è meglio che mettiate mani al portafogli, ancora una volta.
Software
Ancora una volta sul fronte software non ci sono cambiamenti in casa Cubot; nel caso di questo particolare modello, Cubot ha scelto di implementare Android nella sua versione 13, arricchendolo con patch di sicurezza di Giugno, ma probabilmente a breve verranno aggiornate in vista del lancio globale. Tuttavia, al di là di questo, non si sono registrate molte innovazioni o funzionalità esclusive. Pur non eccellendo in termini di ottimizzazione, non ho rilevato problemi critici o bug significativi. Per quanto riguarda le certificazione Widevine, abbiamo solamente le L3 a disposizione.
Fotocamera
Lato fotografico, poi, il CUBOT Note 50 si presenta esteticamente con un camera bump piuttosto insolito, soprattutto per la fotocamera da 2MP per gli scatti Macro, racchiusa all’interno di una cornice di forma rettangolare, decisamente fuori dagli standard comuni. Tolto questo, il resto della formazione prevede la presenza di una lente primaria da 50MP con messa a fuoco PDAF e singolo flash LED.
Per quanto riguarda la qualità degli scatti, ragazzi, non si possono avere alte pretese: le fotografie ottenute in ogni contesto non hanno una definizione molto alta, e ciò è palese anche ad uno sguardo piuttosto superficiale sullo schermo dello smartphone. Il sensore, purtroppo, non riesce a catturare molta luce ed anche in pieno giorno riuscire ad ottenere delle belle foto luminose e ricche di dettaglio è impossibile. La messa a fuoco è abbastanza veloce, anche quella automatica, ma ciò non basta a migliorare l’esperienza utente. Stesso discorso pr i selfie con la fotocamera frontale da 8MP, anche loro poco dettagliati, con un po’ di rumore e una messa a fuoco nei bordi abbastanza scadente.
Per quanto riguarda i video, invece, si possono registrare anche in 1080p a 30fps: la qualità è poco meno che sufficiente, con la stabilizzazione inesistente ed audio anche piuttosto ovattato.
Autonomia
Con i suoi 5200 mAh di batteria, invece, il CUBOT Note 50 guadagna qualche punto nella valutazione complessiva: il target di utenti al quale si rivolge, infatti, apprezzerà moltissimo il fatto di non doverlo caricare ogni giorno, ma nell’eventualità ogni 48 ore sarà più che sufficiente, con un utilizzo non troppo intenso, fatto di telefonate, Whatsapp e poco più.
Non mi è ben chiara la potenza massima di ricarica supportata dal dispositivo, ma dall’alimentatore in confezione mi pare di capire che si tratti di soli 10W massimi, che si traducono in poco più di due ore e mzza per una ricarica completa della batteria.
Prezzo e Considerazioni
CUBOT Note 50 ha un prezzo piuttosto variabile online, come spesso accade con i dispositivi cinesi di questo genere; acquistandolo dal 21 al 27 agosto, però, lo si potrà pagare qualcosa come poco più di 90 euro, una cifra che nonostante tutti i difetti lo rende un acquisto interessante per chi, come vi ho ribadito più volte, con lo smartphone non ha un ottimo rapporto e lo utilizza davvero per lo stretto indispensabile.
Pagarlo più di 110, 120 euro, a mio parere, è sicuramente impensabile motivo per cui se doveste trovarlo in vendita a queste cifre, vi consiglierei di aggiungere qualche decina di euro extra e puntare a qualche dispositivo della triade Xiaomi – POCO – Realme disponibile in qualche offerta online.
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