Recensione CUBOT KingKong Star: il solito RUGGED ma con una CHICCA INSOLITA!

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Passano gli anni, ma non perdo mai la voglia di provare gli smartphone rugged: sarà una forma di feticismo la mia, non saprei, fatto sta che li provo sempre con piacere, soprattutto perchè mi diverte molto vedere i vari tentativi che fanno i produttori di questi smartphone cercando a tutti i costi l’innovazione e la caratteristica di spicco.

Chi inserisce led colorati, chi cover intercambiabili e chi, come Cubot in questo smartphone, posiziona un piccolo display all’interno del camera bump posteriore: utile o meno, Cubot l’ha fatto e ci ha colti quasi di sorpresa. Vi racconto tutto quello che c’è da sapere su questo nuovo Cubot KingKong Star.

Recensione CUBOT KingKong Star

Design e Materiali

Cubot KingKong Star è un rugged phone, ragazzi, e come tale ci si può aspettare che sia abbastanza voluminoso. Non ve lo nasconderò, lui è decisamente voluminoso: pesa 395 grammi ed è spesso circa 17.8, oltre che largo 80.8 e lungo 180.2mm.

A livello costruttivo è un rugged abbastanza insolito, perché se sui lati è realizzato come consuetudine in plastica e gomma negli angoli, sulla back cover l’azienda ha preferito utilizzare una piccola parte in vetro, al centro, caratteristica che di certo lo rende più soggetto a rotture rispetto ad altri prodotti a lui simili.

Tuttavia prima di parlarvi della vera chicca estetica di questo prodotto esaminando il dispositivo, troviamo la familiare dotazione praticamente comune a tutti i prodotti come lui (e non solo); lungo il bordo inferiore dello smartphone è presente la porta di ricarica Type-C protetta dallo sportellino per evitare l’ingresso di acqua, oltre che il forellino del microfono a destra.

Sul lato sinistro del dispositivo è presente il vano della scheda SIM mentre a destra sono collocati il pulsante del volume e il tasto di accensione, quest’ultimo funge anche da lettore di impronte digitali, sempre abbastanza affidabile seppur personalmente non li trovi comodi collocati sul lato.

La parte posteriore dello smartphone è dove avviene la magia, poiché qui è collocato un piccolo schermo secondario all’interno del camera bump. Si tratta di un pannello da 1.09” pollici con risoluzione 240 x 240 pixel, ovviamente touch-screen, che sostanzialmente integra delle funzionalità simili ad uno smartwatch: ci sono watch face modificabili per vedere l’orario, e con alcuni swipe nelle varie direzioni si può consultare la bussola, verificare l’autonomia dello smartphone, controllare il lettore musicale oppure visualizzare le notifiche.

Questo schermo secondario si attiva logicamente a richiesta con un semplice doppio tap, mentre è impostato e personalizzabile un timeout di spegnimento. Per il resto la back cover dello smartphone, a prescindere da questo dettaglio, non passa inosservata con la sua trama quasi ad imitare un circuito stampato; bene l’ottimizzazione del camera bump che, invece, non sporge in modo esagerato sul retro. Presente, come ormai abitudine, la certificazione IP69K.

Display

Il display di Cubot KingKong Star è un bel pannello da 6.78 pollici con risoluzione FullHD+ e refresh rate fino a 90Hz, il che garantisce un’esperienza visiva piacevole e fluida. Finalmente anche Cubot ha fatto un passo avanti sul fronte display che questa volta, a differenza della gran parte dei modelli precedenti, possiede finalmente una qualità maggiore seppur ancora non riesce a raggiungere livelli medio-alti.

Tuttavia grazie alle ottimizzazioni MiraVision integrate all’interno del software, scegliendo il profilo personalizzato a discapito di quello standard già preimpostato, si può agire a livelli piuttosto importanti sulla personalizzazione colore di questo schermo che ha del buon potenziale, se soltanto riuscissimo tutti a sfruttarlo ma soprattutto calibrarlo al meglio. Buono il feedback vibrazione durante la digitazione sulla tastiera, non troppo deciso e mai fastidioso durante l’uso dello smartphone.

Hardware e Performance

Cubot ha dimostrato di fare scelte oculate nella selezione dei componenti hardware del suo KingKong Star. L’impiego del processore Mediatek Dimensity 700 da 7 nm Octa-Core, con una frequenza massima di 2.2 GHz, insieme a 12 GB di memoria RAM (espandibile virtualmente con ulteriori 12GB extra) e 256 GB di storage, anch’essi espandibili fino a 1 TB tramite microSD, rende questo dispositivo una valida scelta in termini di potenza e capacità di archiviazione.

Personalmente, ho sempre apprezzato le prestazioni offerte dalle piattaforme hardware di Mediatek, che si contraddistinguono per le buone performance, una gestione efficiente delle temperature e un bilanciamento ottimale per quanto riguarda il consumo energetico.

Anche se il software di Cubot KingKong Star potrebbe non essere perfettamente ottimizzato, ma d’altronde è ormai tradizione, nel suo utilizzo quotidiano si dimostra all’altezza di altri smartphone di fascia media presenti sul mercato e non ci mette di fronte ad alcun tipo di privazione, cosa che spesso accade nei rugged di queste fasce di prezzo. Svolge agevolmente operazioni come la navigazione web, l’esecuzione di più app contemporaneamente o l’utilizzo di app social mentre Netflix è aperto in una piccola finestra in sovraimpressione, ad esempio.

Sul fronte della connettività, poi, Cubot KingKong Star offre delle belle sorprese perchè la CPU di Mediatek supporta naturalmente le reti 5G, e il dispositivo si collega rapidamente a queste reti, garantendo una navigazione veloce durante l’utilizzo. Questo rappresenta un primato per l’azienda cinese, dal momento che è la prima volta che il brand si trova a lanciare uno smartphone compatibile con le reti 5G. Presente l’NFC, il GPS e il Bluetooth 5.1 anche se purtroppo non si arriva alla compatibilità con il Wi-Fi 6E.

Software

Per quanto riguarda il lato software, sembra che Cubot sia un po’ rimasta ferma da anni, una situazione comune tra produttori di questo genere. In questo modello Cubot ha optato per Android versione 13 con recenti patch di sicurezza, ma al di là di questo aggiornamento, non ha introdotto molte funzionalità esclusive o innovative.

L’interfaccia utilizzata da Cubot è piuttosto standard e tradizionale, e le poche differenze fuori programma che ho notato possono racchiudersi, sostanzialmente, nei menu relativi il secondo schermo posteriore oppure all’app “Freezer” che permette di congelare eventualmente delle app a nostra scelta in modo da non far consumare “risorse”, per così dire. Nel complesso, però, il software è abbastanza leggero e funziona piuttosto bene. Potrebbe non essere il migliore in termini di ottimizzazione, ma non ho riscontrato problemi gravi o bug significativi.

Fotocamera

Parlando delle capacità fotografiche, Cubot ha presentato sulla carta una formazione di fotocamere di tutto rispetto, che però nella carta non mi hanno lasciato a bocca aperta: chiaro che i risultati sono decenti, ma i numeri avrebbero fatto pensare a qualcosa di più straordinario francamente, ma i produttori cinesi sono forti su questo fronte marketing, e noi più di chiunque altro lo sappiamo bene. Qui l’azienda ha dotato il dispositivo di una lente primaria da 100 MP, una lente secondaria Macro da 5MP e una lente Night Vision da 24 MP; con grande dispiacere, che sicuramente condividerete con me, è assente una camera ultra-wide a bordo.


Le immagini catturate con la fotocamera del Cubot KingKong Star di giorno non sono tuttavia da cestinare: sebbene i colori possano apparire un po’ freddi e non tra i migliori, la definizione è buona. Anche durante la notte, senza troppi ritocchi software, il Cubot KingKong Star riesce a produrre scatti più che sufficienti per un dispositivo di questa tipologia e fascia di prezzo. La lente per la visione notturna è abbastanza buona, anche se non vedo molte opportunità di utilizzo nelle situazioni quotidiane. La selfie camera, poi, è una lente da 32MP: in ogni contesto la sua qualità è piuttosto accettabile, anche qui non si va tanto al di sopra della media di questa categoria.

Per quanto riguarda i video, il Cubot KingKong Star può registrare fino a 4K a 30 fps: sebbene la stabilizzazione non sia perfetta, la qualità dell’immagine è sufficiente.

Autonomia

La batteria di Cubot KingKong Star è sicuramente uno dei suoi maggiori punti di forza, con una capacità nominale pari a 10600 mAh, caratteristica che, tra l’altro, incide fortemente sul peso del dispositivo, ma questa è un’altra storia. Tuttavia è grazie a questa batteria che è possibile ottenere un’autonomia di circa 2 giorni, e in alcuni casi, anche di tre.

Inoltre Cubot su questo modello ha inserito la ricarica rapida che supporta fino a 33W. Questa funzionalità permette di caricare lo smartphone in modo piuttosto veloce, seppur non rientri tra i rugged più performanti sotto questo fronte.

Prezzo e Considerazioni

Cubot KingKong Star ha un prezzo ufficiale sul mercato inferiore ai 200 euro: come sempre sui vari store cinesi parlare di prezzo di listino e prezzo netto è sempre abbastanza complesso vista la costante oscillazione dei prezzi, ma facilmente questo è uno smartphone acquistabile per poco più di 160 euro netti.

In fin dei conti per chi è alla ricerca di un rugged questa può rappresentare una buona soluzione con un budget relativamente ridotto: è compatibile con il 5G, e dopo tutto con il Dimensity 700 questo smartphone riesce ad essere nettamente superiore alla media.

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