Il canone RAI nella bolletta telefonica ha senso, ma i dubbi sono tanti

canone rai
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Se prima il canone RAI si pagava nella bolletta della luce, in un futuro non poi così lontano lo si potrebbe pagare nella bolletta telefonica. È questa la proposta del ministro dell’economia Giorgetti, e da quando la notizia è stata resa pubblica ha riacceso l’eterna diatriba attorno all’abbonamento obbligatorio per la TV pubblica italiana.

Canone RAI nella bolletta telefonica e non più in quella elettrica: la proposta che fa discutere

canone rai smartphone

In realtà, di allargare il canone RAI ai dispositivi portatili se ne parla da anni e non è una novità: oggi come non mai, i contenuti non si guardano più soltanto dalla TV ma anche da smartphone e tablet tramite l’app Raiplay. Esiste dal 1938, e da allora la legge prevede che chiunque abbia un dispositivo in grado di ricevere le trasmissioni televisive debba corrispondere allo stato una somma in denaro, che allo stato attuale ammonta a 90€ all’anno.

Prima aveva senso che il canone fosse incluso nella bolletta dell’energia elettrica, perché praticamente chiunque ha un’utenza luce in casa ha anche un televisore. E fino ad oggi per RAI e Agenzia delle Entrate non vale lo stesso per smartphone e tablet in quanto sprovvisti di radioricevitori completi (sintonizzatore radio, decoder e quant’altro).

Tuttavia, l’AD Carlo Fuortes lo disse già tempo addietro: il canone RAI non sostiene la spesa della TV pubblica, anche e soprattutto a causa dei cali degli introiti pubblicitari; inoltre, l’Italia è uno dei paesi dove il canone TV è fra i più bassi, considerato che la media europea si attesta sui 125€ all’anno: 210€ in Germania, 174€ in Regno Unito, 139€ in Francia, ma anche 36€ in Grecia e addirittura gratis in Spagna, Paesi Bassi e Cipro.

C’è anche chi fa notare che questa proposta nasca anche da una necessità che risponde al nome di PNRR, con l’Europa che chiede all’Italia di eliminare gli oneri impropri dalle bollette energetiche per rispettare gli impegni presi. Per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il canone non può essere eliminato ma ridotto: in tal senso, spostarlo dalla bolletta della luce a quella telefonica avrebbe come obiettivo far pagare più persone ma farlo costare meno.

Oggi ci sono 21 milioni di utenze elettriche che pagano il canone RAI, il ché equivale a un corrispettivo totale di 1,89 miliardi di euro, mentre si contano 107 milioni di utenze telefoniche. Un banale calcolo porterebbe il costo del canone da 90 a 17 euro, ma ci sarebbero non pochi dubbi da chiarire: se ho più SIM a nome mio? Se in famiglia si paga un canone unico, se si possiedono 2, 3, 4 o più utenze chi paga e quanto? E quanti anni bisogna avere affinché la propria SIM sia passibile di pagamento del canone?

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