Non troppi mesi vi raccontavamo di come Elon Musk si fosse vista negata l’approvazione per i test sugli umani per la sua Neuralink, la compagnia divenuta nota per l’ambizioso obiettivo di creare chip neurali per l’evoluzione della specie. Elon era fiducioso che entro il primo semestre del 2023 la situazione si sarebbe sbloccata, avendo inviato tutta la documentazione richiesta, ed effettivamente così è stato. La Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha ufficialmente dato il via libera all’inizio dei test sul cervello umano, il ché porterà il progetto al suo prossimo livello dopo essersi esclusivamente concentrata sugli esperimenti su animali.
Dopo lo stop, arriva il via libera dall’FDA: Neuralink potrà essere testato sugli umani
We are excited to share that we have received the FDA’s approval to launch our first-in-human clinical study!
— Neuralink (@neuralink) May 25, 2023
This is the result of incredible work by the Neuralink team in close collaboration with the FDA and represents an important first step that will one day allow our…
Neuralink venne fondata nel 2016 con l’obiettivo di sviluppare interfacce cerebro-computer avanzate per connettere il cervello umano con un chip il cui obiettivo è quello di migliorare le prestazioni umane e di risolvere problemi di salute. Questo chip vuole essere in grado di registrare e stimolare l’attività cerebrale, permettendo di leggere i segnali neurali prodotti dal cervello e di inviare segnali di stimolazione nel cervello stesso. Una delle principali aree di interesse riguarda la capacità di riparare o potenziare funzioni cerebrali compromesse da lesioni, malattie o invecchiamento: curare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, aiutare le persone paralizzate a controllare le protesi attraverso i segnali neurali e così via, senza stare a scomodare tutti i discorsi sul transumanesimo e sugli aspetti più “geek” come il controllo cerebrale di dispositivi digitali come smartphone, PC e auto.
Le preoccupazioni iniziali dell’FDA riguardavano la pericolosità di due elementi specifici: i rischio nell’utilizzo di una batteria al litio e i minuscoli fili che collegano chip ed elettrodi, il cui spostamento errato potrebbe portare a seri problemi come infiammazioni, lacerazioni ed emorragie. Problemi che sembrerebbero essere sotto controllo da parte di Neuralink, vista l’approvazione dell’FDA, che nei prossimi mesi darà via al reclutamento per la sperimentazione clinica sugli umani, e sicuramente ne riparleremo.
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