Meta, la società che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, è stata multata dalla Irish Data Protection Authority (IE DPA) a causa della violazione della General Data Protection Regulation, conosciuta anche GDPR. Secondo i dati raccolti dal European Data Protection Board (EDPB), si tratterebbe della violazione più grande mai riscontrata da quando è in essere la legislazione.
La più grande violazione della GDPR mai registrata costa a Meta 1.2 miliardi di euro
Alla società di Mark Zuckerberg viene imputato il trasferimento dei dati personali degli utenti europei negli Stati Uniti fin dal luglio 2020, pratica considerata fuorilegge dalla EDPB. Adesso Meta sarà costretta a dismettere tale pratica entro 6 mesi e a pagare una multa da 1.2 miliardi di euro.
L’inchiesta che ha portato alla sanzione è iniziata nell’agosto 2020, ma ha ricevuto l’ok della corte irlandese soltanto nel maggio 2021. La DPC, quindi, ha dovuto preparare la bozza per la decisione finale che è stata supportata dalla quasi totalità dei membri EU/EEA.
“Si tratta di una situazione molto grave poiché coinvolge il trasferimento regolare, frequente e ancora attuale dei dati degli utenti” ha dichiarato il presidente della EDPB Andrea Jelinek, che ha lanciato un monito a tutte le altre aziende: “Le violazioni gravi hanno gravi conseguenze“.