Apple sembra non aver preso bene l’arrivo delle intelligenze artificiali in ambito lavorativo, tanto da aver vietato ai propri dipendenti l’utilizzo di qualsivoglia IA generativa, incluso ChatGPT. Nonostante questi nuovi servizi si siano resi estremamente utili negli ultimi mesi, la compagnia di Cupertino sembra essere estremamente preoccupata per i dati raccolti dalle intelligenze artificiali e per la privacy dei dipendenti.
Niente ChatGPT per gli impiegati di Apple: arriva il ban per tutte le IA generative
Con un promemoria aziendale, di cui The Wall Street Journal ha potuto leggere il contenuto, Apple ha bandito completamente l’utilizzo delle intelligenze artificiali generative all’interno delle strutture della compagnia e per qualsiasi compito lavorativo. A farne le spese è stato ovviamente ChatGPT, ma anche servizi particolarmente utili allo sviluppo come Copilot di GitHub.
Le preoccupazioni di Apple, tuttavia, non sono infondate: sempre più spesso ci troviamo di fronte a leak di vario genere per quanto riguarda i nuovi prodotti della Mela e l’utilizzo di servizi esterni di cui non si conosce alla perfezione la destinazione dei dati raccolti potrebbe aprire nuove falle nella sicurezza. Dai nuovi prodotti al codice sorgente delle applicazioni sviluppate internamente, Apple sembra voler evitare giustamente qualsiasi fuga di dati dovuta all’IA.
Stando alle ultime informazioni, inoltre, anche la compagnia di Cupertino starebbe lavorando alla sua intelligenza artificiale da integrare nell’assistente vocale Siri. Il nome in codice del progetto sembrerebbe essere “Bobcat“, ma al momento non si conoscono ulteriori dettagli in merito.
Negli ultimi giorni, l’app ufficiale di ChatGPT è approdata su iOS, mentre siamo ancora in attesa di vederla arrivare anche su Android.
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