In un mercato in cui Apple e Samsung, che una volta erano i brand più costosi in assoluto, sono stati raggiunti da quelli cinesi che, nel giro di qualche anno, sono passati dall’essere la scelta più economica a costare uguale (se non di più) rispetto alle aziende “mainstream”, ed in un anno in cui praticamente tutti i top di gamma hanno subito aumenti piuttosto sostanziosi rispetto alle generazioni precedenti, c’è una mosca bianca che ha deciso di andare un po’ controtendenza.
Perché, facciamo due conti. Rispetto all’anno scorso, gli iPhone hanno subito un aumento di 150 euro per la versione Pro e 200 euro per la versione Max (sui modelli base da 128 GB), Xiaomi 13 Pro costa ben 300 euro rispetto al 12 Pro, e anche Samsung Galaxy S23 Ultra costa 200 euro in più rispetto all’S22 Ultra.
Aumenti a dir poco assurdi, che hanno toccato praticamente tutti gli ultra-premium phone, eccetto uno, Honor Magic5 Pro: l’abbiamo visto al Mobile World Congress, arriva ufficialmente in Italia al prezzo annunciato a Barcellona (quindi senza nessun aumento “made in Italy”) ed è subito in sconto di 100 euro.
Insomma, in tutta sostanza, sin dal day one sarà possibile acquistare quantomeno Honor Magic5 Pro allo stesso prezzo di lancio della generazione precedente. Ed è questa quella che potrebbe essere la vera arma segreta dello smartphone: un prezzo più decente per un dispositivo che, sulla carta, ha un sensore principale più grande di quello di S23 Ultra, una ricarica più veloce, uno schermo qualitativamente migliore ed una batteria praticamente infinita. Sarà davvero così? Scopriamolo assieme.
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Recensione Honor Magic5 Pro: la sua arma segreta non è (solo) la fotocamera
Fotocamere
So per certo però, che sono proprio le fotocamere di Honor Magic5 Pro la caratteristica sulla quale si focalizzano l’attenzione e la curiosità di molti di voi, quindi direi di iniziare la nostra analisi proprio da qui. Ma partiamo dalle basi: Honor Magic5 Pro integra tre fotocamere, tutte da 50 megapixel, che comprendono una principale, un’ultra-wide ed uno zoom periscopico 3.5x.
Rispetto alle fotocamere del Magic4 Pro, tutte e tre migliorano negli f-stop, passando da una f/1.8 ad una f/1.6 nella principale, da f/2.5 a f/2.0 nell’ultra-wide e f/3.5 a f/3.0 nello zoom periscopico. Non per niente il brand afferma che la fotocamera principale del suo nuovo smartphone può assorbire il 24% in più di luce rispetto all’iPhone 14 Pro Max e il 13% in più rispetto all’S23 Ultra.
Ed è inutile perdersi in troppi tecnicismi, seppure si tratti di un trittico di fotocamere di altissimo livello, sulla carta Honor Magic5 Pro non dovrebbe essere in grado di competere con lo Xiaomi 13 Pro ed il suo sensore Sony IMB989 da 1”, oppure con lo zoom periscopico 10x di Samsung Galaxy S23 Ultra.
Ma con l’ISP migliorato dello Snapdragon 8 Gen 2, e delle nuove funzionalità AI pensate dal brand, il divario con quelli che si considerano i migliori cameraphone del 2023 in realtà è quasi inesistente: si chiamano Millisecond Falcon Capture, Ultra Fusion Computational Optics e AI Motion Sensing Capture e sì, sono queste le vere armi segrete delle fotocamere di Honor Magic5 Pro.
Insomma, algoritmi dai nomi fantasiosi o meno, la prima cosa evidente quando si scattano foto con l’Honor Magic5 Pro è la velocità effettiva della fotocamera, che lo rende uno degli smartphone più veloci che abbiamo mai avuto modo di provare.
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Con la fotocamera principale le foto sono dettagliate, nitide, sono accompagnate da un’ottima messa a fuoco e seppure la saturazione potrebbe sembrare un po’ eccessiva per alcuni, in realtà non è niente di radicale ed i risultati ottenuti sono molto piacevoli alla vista.
La fotocamera ultra-wide ha un field of view piuttosto spinto di 122°, ma la buona notizia è che il fatto che tutte e tre i sensori siano da 50 megapixel, lascia molto spazio ai crop e a tutti i tipi di correzione. Ma la cosa importante è un’altra: la fotocamera ultra-grandangolare scatto foto qualitativamente alla pari di quella principale, in termini di dettaglio, tonalità e gestione della gamma dinamica. E, credetemi, in un periodo in cui il gap qualitativo tra le diverse ottiche di uno smartphone è sempre più marcato, avere fotocamere qualitativamente identiche è un plus non indifferente.
Infine c’è un ulteriore sensore da 50 megapixel che accompagna lo zoom periscopico 3.5x, un fattore d’ingrandimento che potrebbe essere considerato un po’ meno drastico dei 10x di S23 Ultra, ma che in realtà è in grado di regalare scatti di ottima qualità, anche se un po’ sovraesposti, fino all’ingrandimento ibrido 10x.
In notturna, poi, un’ottima notizia. Chi conosce bene gli smartphone del brand, saprà che in linea generale tutti gli scatti notturni realizzati con questi dispositivi soffrivano di un’elaborazione software un po’ troppo marcata, che faceva perdere naturalezza alle immagini. Ebbene, con Honor Magic5 Pro le immagini molto più naturali in quanto a colori e dettagli, senza perdere però la tipica “brillantezza” alla quale ci ha abituato il brand.
Buoni i video, che possono essere registrati in 4K a 60 fps con un’ottima stabilizzazione con tutte le fotocamere dello smartphone, che però hanno un limite piuttosto strano: con questa risoluzione si può registrare video dalla lunghezza massima di 15 minuti. Certo, si tratta di una durata più che sufficiente, ma sinceramente non ne ho compreso il motivo.
Ma veniamo alle funzionalità AI perché, va detto, c’era il rischio che si trattasse di feature del tipo “molto fumo, niente arrosto”, ma in realtà funzionano tutte piuttosto bene.
Come già accennato, il Millisecond Falcon Capture riduce sensibilmente i tempi di acquisizione. Qualsiasi siano le condizioni, permetterà ottenere immagini nitide toccando il pulsante di scatto: e sì, sono rimasto davvero colpito dalla velocità con cui Honor Magic5 Pro è in grado di scattare foto con poca o nessuna sfocatura anche di soggetti in movimento.
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C’è poi una funzione chiamata AI Motion Sensing Capture, che la lo scopo di riconoscere quando si verifica un’azione e scattare automaticamente foto quando rileva i momenti chiave anche quando non si tocca il pulsante di scatto che, di nuovo, funziona piuttosto bene a patto che lo sfondo sia meno “movimentato” possibile: e, credetemi, quando funziona come dovrebbe gli scatti che si ottengono sono eccellenti.
buoni gli scatti con la fotocamera frontale, che ha un ottimo field of wiew e che ha un pro ed un contro: il pro, è che integra lo sblocco con il volto in 3D, il contro è che è in grado di registrare video in 4K massimo a 30 fps. Peccato.
Display
Il display potrebbe essere considerata un’altra “arma segreta” di questo Honor Magic5 Pro, ma in maniera molto più “tecnica”. Ora, tralasciamo il punteggio di DXomark che a mio parere perde il tempo che trova, ma va detto che (seppur non sia perfetto) il pannello di questo smartphone è uno dei migliori AMOLED in circolazione. Ma iniziamo dalle basi.
Il pannello è un 6.81” di tipo LTPO che, grazie alla nuova tecnologia Display Luminance Enhancement è in grado di arrivare a 1800 nits di luminosità massima. Il punto fondamentale però, è che dai nostri test è risultato davvero uno dei display più luminosi in circolazione: in modalità auto è riuscito a raggiungere i 1252 nits, con un deltaE medio di 2.50 e, soprattutto, una luminosità minima di 2 nits.
È certificato HDR10+ ed IMAX Enhanched, ma la caratteristica più importante è il PWM Dimming di 2160 Hz: è un valore altissimo, che riduce profondamente lo sfarfallio delle immagini e il fastidio tangibile che hanno gli occhi se lo si utilizza per molto tempo. Qualora vogliate conoscerne tutti i dettagli tecnici, vi consiglio di leggere un approfondimento che abbiamo pubblicato qualche giorno fa.
Va detto però che, a mio avviso, il display di Honor Magic5 Pro ha due problemi: è ancora troppo curvo ai lati, e questa curvatura rende scomoda e poco precisa la digitazione, anche se si utilizza una tastiera più larga. Spero vivamente che Honor limiti queste curvature, e segua un po’ il trend del settore che vedrà scomparire pian piano questo tipo di display.
Hardware e prestazioni
In quando ad hardware va fatto un chiarimento, anche per riuscire ad interpretare perché ho considerato il prezzo la principale “arma segreta” di Honor Magic5 Pro. Il nuovo smartphone del brand è animato da un Qualcomm Snapdragon 8 Gen. 2, a cui sono stati affiancati 12 GB di memoria RAM di tipo LPDDR5x (una quantità superiore rispetto a quanto visto con il Magic4 Pro) e 512 GB di memoria interna di tipo UFS 4.0, ossia il doppio della memoria rispetto alla generazione precedente. Quindi capirete che in sostanza, allo stesso prezzo, si avrà più RAM, il doppio dello spazio interno ed un SoC che è una delle migliori espressioni di Qualcomm da qualche anno a questa parte.
Insomma, anche i risultati dei benchmark evidenziano il buon lavoro fatto dal brand: Honor Magic5 Pro ha ottenuto un punteggio nella media delle prestazioni che si ottengono con tutti gli smartphone animati dal nuovo SoC di Qualcomm, ed in GeekBench è riuscito a superare anche i punteggi ottenuti dallo Xiaomi 13 Pro ed il Samsung Galaxy S23 Ultra, sia in Single-Core che in Multi-Core.
L’audio in capsula è buono, così come la ricezione del segnale cellulare e l’audio stereofonico che è affidato a due speaker che, aimè, non sono simmetrici, ma una chicca hardware di cui nessuno ha parlato (se non Honor) è la particolare architettura dell’antenna del WiFi e del Bluetooth, che migliora le prestazioni delle connessioni senza fili e riduce sensibilmente la latenza.
Software
Honor Magic5 Pro arriva animato da Android 13 personalizzato dalla MagicOS 7.1, un’interfaccia grafica che non è tra le mie preferite ma che pian piano sta migliorando nel tempo. È una gui molto fluida e semplice da usare anche per le persone poco esperte, è ben personalizzabile, ma a mio parere continua ad avere grandi margini di miglioramento soprattutto per risultare adatta ai mercati occidentali.
Perché se da un lato si tratta di una GUI in cui i lag sono un lontano miraggio, dall’altro ci sono alcune scelte pratiche dell’interfaccia che sono un po’ contraddittorie. Ad esempio, trovo comodissima la funzione Honor Search che fa apparire una casella di ricerca quando si scorre verso il basso da praticamente qualsiasi punto del display, ma qualora la si volesse disattivare non si potrebbero usare le stesse gesture per aprire il pannello delle notifiche. Ed è una cosa che mi fa imbestialire.
Insomma, è una GUI che “da e toglie”, ma indiscutibile il fatto che rispetto alle versioni precedenti sia migliorata parecchio.
Batteria e ricarica
Honor Magic5 Pro poi, è animato da una batteria da 5100 mAh, che combinata con l’ottima efficienza del display e dello Snapdragon 8 Gen. 2, gli danno un’ottima autonomia, se non la migliore della sua fascia. Con un utilizzo piuttosto intenso sono riuscito ad arrivare senza alcun problema a due giorni di autonomia con un’unica carica e circa 8 ore di display attivo, facendo molte foto e video sono arrivato a fine giornata con circa il 30% di batteria rimanente. Insomma, fa strano dirlo ma una persona “normale” potrebbe arrivare senza problemi anche a 3 giorni di autonomia.
C’è stato però un piccolo passo indietro circa la velocità di ricarica: Honor Magic5 Pro perde i 100w sia cablati che wireless del Magic 4Pro, a favore di una ricarica con il cavo a 66w e wireless a 50w. La ricarica cablata è gestita da un profilo che lavora così:
15 min -> 38%
30 min -> 62%
Completa -> 51 minuti
Prezzo e considerazioni
Il prezzo di vendita ufficiale di Honor Magic5 Pro è di 1199,00 euro, ma già al day one lo si potrà acquistare con uno sconto di 100 euro e delle promo molto interessanti: la prima va dal 19 aprile al 4 maggio e comprende uno sconto di 100€ e l’omaggio di caricatore wireless, cuffie Honor Earbuds 3 Pro e 6 mesi di garanzia contro la rottura dello schermo; la seconda va dal 4 al 31 maggio ed è uguale tranne l’inclusione del caricatore wireless. Ed è uno smartphone che ha molto da amare e poco che delude, soprattutto considerando il prezzo di vendita che – in tutta sostanza – non ha subito gli aumenti spropositati degli altri ultra-premium a favore di un aggiornamento sostanziale rispetto alla generazione precedente.
È estremamente potente, ha un display eccezionale, tre fotocamere che funzionano bene e un design che a me piace. Certo, il camera bump potrebbe dividere le opinioni, ma non importa: almeno è una cosa di cui discutere.
L’interfaccia utente è ancora un po’ pesante per i miei gusti, ma è abbastanza personalizzabile e penso che per la maggior parte degli utenti potrebbe essere un giusto compromesso, soprattutto ora che Honor garantisce 3 anni di major update di Android e 5 anni di patch di sicurezza.
N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.
In promo dal 19 aprile al 4 maggio con uno sconto di 100€ e l'omaggio di caricatore wireless, cuffie Honor Earbuds 3 Pro e 6 mesi di garanzia contro la rottura dello schermo; dal 4 al 31 maggio la promo è uguale ma non include il caricatore wireless.
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