Una volta c’erano le audiocassette e le VHS, poi venne il tempo dei CD e dei DVD, e chi pensava che il Blu-ray fosse l’ultima frontiera dei supporti su disco sta per essere smentiti. La storia evolutiva dei supporti su nastro e disco è lunga, sconfinata e complessa, ma il passaggio da analogico a digitale ha trovato nel cloud e nello streaming la sua sublimazione massima, con tutti i pro e contro della situazione. E se oggi ad alcuni può sembrare anacronistico acquistare film e serie TV su disco, così come utilizzarlo come unità d’archiviazione, ci sono startup come Folio Photonics che stanno lavorando a quello che sarà a tutti gli effetti il successore del Blu-ray, in grado di vantare uno spazio da ben 1 TB.
I dischi Blu-ray avranno un successore da ben 1 TB a disco, ma occhio al prezzo
Il CEO di Folio Photonics ha svelato questa novità ai colleghi di TechRadar, affermando che la loro tecnologia gli consentirà di creare dischi da 1 TB e superiore, spingendosi fino ai 10 TB entro il 2030. Come intuibile, però, l’obiettivo di Folio Photonics non è quello di rivolgersi al mercato consumer bensì a quello enterprise delle aziende.
I supporto ottici costeranno 3$ l’uno (3$ per 1 TB), rispetto ai circa 0,40$ per un disco Blu-ray da 25 GB (16$ per 1 TB), ma il vero costo sarebbe nell’unità ODD necessaria per leggere questa tipologia di dischi: serviranno tra i 3.000$ e i 5.000$ per acquistare una delle prime unità prodotte, nella speranza che nel tempo i costi diventino più umani; basti pensare che il primo masterizzatore di CD per PC, prodotto da Philips nel 1993, costava ben 8.495$ ma soltanto 4 anni dopo HP produsse il suo primo masterizzatore per circa 850$.