Display da 1.75”, pneumatici CST pensati per migliorare le prestazioni, motore da 250w, ma soprattutto sensore di coppia ed un prezzo piuttosto contenuto. Sono queste le caratteristiche principale della Eleglide Citycrosser, la nuova bicicletta elettrica a pedalata assistita prodotta dal brand, che arriva nel nostro paese in versione totalmente legale e con un motore in grado di erogare una coppia di 45 nM e con un portapacchi anteriore che la rende quasi unica nel suo genere.
Insomma, stiamo parlando di un modello che sembra avere tutte le carte in regola per essere definito una delle migliori biciclette elettriche legali di questa fine 2022. L’abbiamo provata per qualche settimana e vi raccontiamo come è andata.
Indice
Recensione Eleglide Citycrosser: bici elettrica per la città con sensore di coppia
Unboxing
Realizzata totalmente in cartone, la confezione della Eleglide Citycrosser è di dimensioni piuttosto standard per il tipo di prodotto. La bicicletta arriverà disassemblata, ma al suo interno sono presenti tutti gli attrezzi necessari per montarla.
Tutto sommato il processo di assemblaggio non è poi chissà quanto complicato, certo si perderà un po’ di tempo nel montare il manubrio e la ruota anteriore, per poi passare alla sella e ai pedali. Purtroppo però, la ruota anteriore non dispone di alcun meccanismo di sgancio veloce: è un vero peccato perché, soprattutto in questa categoria di prodotto, potrebbe essere una funzione decisamente comoda.
Design e materiali
Prendete il design della stragrande maggioranza dei prodotti di Eleglide e dimenticatelo, perché Eleglide Citycrosser si allontana molto da quello a cui ci ha abituato il brand. Certo, alcuni elementi continuano ad essere presenti, ma in questo caso il telaio ha linee più eleganti, bombate, è realizzato in lega d’alluminio ed ha una colorazione bianca semi-opaca molto bella da vedere. Personalmente, avrei preferito che il brand avesse messo a disposizione anche una colorazione più scura, magari tendente al grigio, ma è impossibile non giudicare positivamente il lavoro fatto dal brand dal punto di vista del design.
Questo anche grazie ad una batteria che è stata perfettamente integrata nella struttura della bici stessa e che, anche se non si tratta di una bicicletta elettrica pieghevole, è possibile estrarre e caricare separatamente.
È una bici pensata per la città, quindi tutto sommato la totale assenza di un qualsivoglia sistema di ammortizzazione potrebbe avere un senso, anche se il connubio tra questo fattore, una sella piuttosto rigida e dei pneumatici sottili, in città come Avellino potrebbero rendere piuttosto difficoltosa la guida per lunghi periodi: in soldoni, la Eleglide Citycrosser è una bici che sull’asfalto di buona qualità va una bellezza, ma che in città come Avellino (le cui strade sono un campo minato) la presenza di un fondo stradale poco uniforme e di buche, potrebbe diventare piuttosto fastidiosa.
Anteriormente però c’è un particolare che a me è piaciuto tantissimo trovare: Eleglide Citycrosser integra un portapacchi molto solido, che è in grado di supportare un carico massimo di 18 Kg, e che la rende ancora più piacevole da utilizzare in città: mi viene in mente lo scenario in cui si esce a fare la spesa e si appoggiano le buste proprio sul portapacchi, magari in un cesto fissato a dovere. È una scelta comodissima.
Il peso netto è di 22 Kg ed è grande 179 x 68 x 107 cm, il che vuol dire che è una di quelle bici che devono essere montate su un supporto apposito per essere trasportate con la machina, ma l’ergonomia del telaio la rende decisamente comoda e guardandone lo spessore, quasi non si riesce ad immaginare la sensazione di solidità che trasmette che, invece, è tanta: da questo punto di vista Eleglide ha fatto un ottimo lavoro.
Il pacco batteria è estraibile, e si nota solo perché è realizzato con una colorazione nera: per estrarlo è necessario utilizzare la chiave che si trova nella confezione, in questo modo lo si potrà ricaricare in maniera del tutto indipendente dalla bicicletta.
Il computer di bordo è posizionato sulla sinistra, è di dimensioni piuttosto standard come sono standard le informazioni che vengono mostrate. I tasti di controllo sono facilmente raggiungibili ed è decisamente buona anche la visibilità in condizioni di luce diretta. Certo, non è uno di quei computer di bordo che trasmettono una sensazione “super-tecnologica”, ma in realtà per il ruolo che è chiamato a svolgere è più che sufficiente.
Motore e cambio
Out of the box la Eleglide Citycrosser arriva con un motore brushless limitato a 250w (con 400w di picco) ed in grado di garantire una velocità massima di 25 Km/h. Numeri in regola con le vigenti normative, che è però possibile sbloccare portando la velocità massima a circa 35 Km/h. E udite udite: questa bicicletta non è dotata di alcun acceleratore, quindi è totalmente conforme alle normative vigenti in Italia.
E ve lo dico subito, nonostante la batteria sia da 10.4 Ah e 36V, il motore con una coppia di 45 nM garantisce alla Eleglide Citycrosser un’ottima spinta, anche in salita, e la possibilità di supportare un peso massimo che arriva fino a 120 Kg.
Ha poi un ottimo sensore di coppia che lavora molto bene anche nelle strade più ripide e che non abbandonerà mai chiunque sia insella alla bici. I 45 Nm di coppia si sentono tutti ed il sensore è in grado di identificare in maniera precisissima la forza applicata ai pedali e far intervenire il motore in maniera istantanea. Ed è proprio la presenza di questo sensore di coppia che rende quasi superflua l’assenza di un acceleratore, perché appena si inizia a pedalare il motore elettrico interviene anche nelle partenze in salita o con la marcia sbagliata: due scenari in cui nelle bici che non ne sono dotate l’acceleratore diventa quasi d’obbligo.
Veloce e preciso anche il cambio Shimano, che è molto diverso da quello visto nelle altre bici elettriche, è di alta qualità (così come la catena) cinesi e che permette la gestione dei 7 rapporti tramite un sistema a leva posto sul lato destro del manubrio.
Di buona qualità anche i freni a disco, che sono due ma di tipo meccanico e che svolgono benissimo il loro ruolo. Certo, effettivamente una combinazione tra sensore di coppia e freni idraulici sarebbe stata davvero il top, ma in un periodo come questo è chiaro che i brand debbano puntare a qualche compromesso per non far salire troppo il prezzo di vendita.
La prova su strada
Per quanto riguarda la prova su strada, veniamo subito al punto: io non sono un fan delle biciclette elettriche con ruote troppo sottili, proprio perché nella città in cui vivo ho la necessità di un buon sistema di ammortizzazione degli urti e delle vibrazioni. Per questo non ero molto convinto circa la guidabilità della Eleglide Citycrosser dalle mie parti.
In realtà però, già dopo qualche metro mi sono dovuto ricredere: è una bicicletta elettrica silenziosa, maneggevole e ben bilanciata. Ciò su cui avrei lavorato di più, è sull’integrazione di un qualsivoglia sistema di ammortizzazione e sulla scelta di pneumatici qualitativamente migliori perché sì, quelli utilizzati dal brand hanno una trama pensata per ridurre l’attrito e migliorare l’efficienza, ma in giro c’è di meglio: la tenuta di strada è buona, ma personalmente eviterei di guidare questa bici su fondi tipo pavé.
Molto comoda la modalità di assistenza per la camminata: qualora si dovesse spingere la bicicletta in zone in cui non la si può guidare, si potrebbe decidere di avere aiuto dal motore che, proprio tramite la modalità walk, arriverà fino ai 6 km/h in modo da rendere più semplice la spinta a mano.
Tutto sommato però, e tenendo sempre a mente che si tratta di una bicicletta elettrica da città, la Eleglide Citycrosser è decisamente comoda da guidare, anche e soprattutto grazie al telaio che la rende molto maneggevole, la presenza del sensore di coppia, e l’ottimo sistema frenante a doppio disco che è in grado di bloccare le ruote in maniera stabile e veloce.
Autonomia della batteria
La batteria della Eleglide Citycrosser è da 10.4 Ah e 36V, ed è (sulla carta) in grado di garantire un’autonomia di poco inferiore ai 70 Km con la minima pedalata assistita (l’azienda garantisce 90 km, ma direi che comunque è un buon risultato). Ottime anche le performance qualora si volesse andare con la massima assistenza: nei miei test sono riuscito a superare di poco i 50 Km di autonomia, un traguardo niente male, soprattutto considerando i tantissimi saliscendi presenti ad Avellino.
La ricarica però, continua ad essere piuttosto lenta: con il caricabatterie da 84W che esce in confezione, saranno necessarie circa 6-7 ore per passare dallo 0% al 100%.
Prezzo di vendita e considerazioni
Il prezzo di vendita della Eleglide Citycrosser è di 1099,99 euro ma, tramite il box che trovate in basso, potreste acquistarla in sconto con un coupon di 50 euro. Ed è inutile negarlo, il brand sta alzando l’asticella senza alzare troppo i prezzi di vendita: nonostante stiamo parlando di una bicicletta elettrica economica, il telaio è decisamente ben strutturato e la presenza del sensore di coppia cambia totalmente le carte in gioco.
È ottima per la città, ma se avesse avuto dei pneumatici più adeguati sarebbe stata divertente anche su altri fondi stradali, l’autonomia è buona, è comoda, ed ha un motore potente il giusto. L’unica pecca sono i pneumatici, che non mi hanno fatto impazzire, e l’assenza di un qualsivoglia sistema di ammortizzazione. Altrimenti la Eleglide Citycrosser sarebbe potuta essere incoronata senza alcun dubbio come la migliore bicicletta elettrica economica per la città.
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