Sin dalla sua introduzione, l’Always-On Display di Apple ha attirato critiche per il modo in cui gli sviluppatori iOS l’hanno pensato. Cupertino ci ha spesso abituato a tecnologie introdotte dopo la concorrenza e in una veste differente: in questo caso, i primissimi AOD si sono visti nel 2008 con Nokia N70 e 6303 e poi con i vari smartphone Android con l’introduzione degli schermi OLED, mentre per Apple si è dovuto attendere il 2022. Oltre all’attesa, il risultato non è il medesimo che su Android, con iOS 16 che sfoggia un AOD meno minimal e più acceso.
Apple aggiorna iOS 16 e migliora la modalità Always-On Display su iPhone
Anziché spegnere completamente lo schermo e lasciare soltanto orario e notifiche, l’AOD di Apple è sostanzialmente una schermata di blocco classica ma meno luminosa. Una tecnica senz’altro unica nel suo genere, ma che è stata criticata dagli utenti per il suo voler essere diversa da Android ma col rischio di intaccare l’autonomia. Certo, su iPhone è difficile lamentarsi della durata della batteria rispetto ad Android, ma è altresì vero che questo non giustifica eventuali sprechi. Evidentemente Apple ha ascoltato le lamentele, visto che con l’ultimo aggiornamento iOS 16.2 Beta 3 è stata aggiunta la possibilità di disattivare wallpaper e notifiche per rendere l’Always-On Display meno energivoro.