Non accenna a placarsi la lotta giudiziaria che vede contrapposte USA da un lato e Huawei e Cina dall’altro (qua ripercorso dall’inizio a oggi). In un giro di vite che sta colpendo vari cittadini cinesi, il Dipartimento di Giustizia accusa Guochun He e Zheng Wang di aver cercato di ostacolare il procedimento penale contro un’azienda che non viene specificata ma che sarebbe proprio Huawei. Queste due persone sarebbero ex ufficiali dell’intelligence cinese sotto il comando del governo Xi Jinping; loro avrebbero organizzato un piano per il furto di informazioni ai danni del procuratore di New York, colui che ha incriminato Huawei e aziende sussidiarie nel famigerato caso contro Meng Wanzhou.
USA vs Cina, nuove accuse di interferenza nello scontro legale con Huawei
Nella fattispecie, He e Wang avrebbero cercato di pagare un dipendente di un’agenzia delle forze dell’ordine americane, aggiungendo anche accuse di riciclaggio di denaro contro He per il presunto pagamento di 61.000 dollari in Bitcoin. Questo pagamento sarebbe servito per ricompensare il furto delle suddette informazioni e ostacolare le indagini da parte dell’FBI. Avrebbero richiesto documenti e dettagli su accuse, testimoni, registrazioni audio e prove processuali: peccato che il “dipendente corrotto” fosse in realtà un doppiogiochista al servizio delle autorità americane. Adesso Guochun He e Zheng Wang rischiano 40 e 20 anni di carcere, anche se difficilmente sconteranno la pena trattandosi di cittadini cinesi e su cui molto difficilmente il governo cinese consentirà un ordine di estradizione.
Come afferma il procuratore generale Merrick Garland, “il governo cinese ha cercato di interferire con i diritti e le libertà degli individui negli Stati Uniti e di minare il nostro sistema giudiziario che protegge tali diritti, non riuscendoci“. È la prima volta che l’intelligence e quindi il governo cinese sono direttamente coinvolti nel caso Huawei, dato che viene fatta menzione della “presunta partecipazione a schemi maligni negli Stati Uniti per conto del governo della Repubblica Popolare Cinese“. E adesso c’è il rischio di un’escalation nei rapporti fra USA e Cina, anche nei confronti di aziende tecnologiche cinesi che operano in America come WeChat e TikTok, già accusate in passato.
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