Negli ultimi due mesi Ulefone mi ha inondato dei suoi rugged, inviandomeli tutti in prova per potervi consigliare al meglio il prodotto più adatto alle vostre esigenze: l’ambito dei rugged è sempre molto delicato, paradossalmente, perchè si tratta spesso di dispositivi ok ben carrozzati sul fronte costruttivo, ma molto spesso inconcludenti sul fronte tecnico viste le scarse performance che sono in grado di offrire.
La serie Armor di Ulefone è stata sempre una mezza eccezione ed un buon compromesso per chi cerca un rugged affidabile ad un prezzo giusto: dopo aver visto, dunque, l’Armor 13 e l’Armor 14 Pro, oggi è il turno del nuovo Armor 15. Non ho ben chiara la gestione della numerazione dei prodotti di Ulefone, in quanto non mi pare che con il numero del modello “crescente” ci si trovi di fronte a specifiche migliori, anzi molto spesso è al contrario. Vabbè, in ogni caso oggi vi parlo del Armor 15, che porta con sè una novità esclusiva.
Indice
Recensione Ulefone Armor 15
Design e Materiali
Ovviamente apriamo le danze con le dimensioni, in quanto sono tra le più contenute degli ultimi tempi: l’Ulefone Armor 15, infatti, è largo 79.6mm, alto 170mm e spesso 18mm, mentre il suo peso è di circa 350 grammi. Vi dicevo che è uno dei più comodi e maneggevoli perchè ha questo form factor stretto e lungo che non è consuetudine in questa tipologia di prodotti, ma l’ho trovato comodo soprattutto in relazione al peso che rimane importante.
Come al solito intorno ai quattro angoli l’azienda ha inserito delle protezioni anti urto in gomma per ridurre i danni in caso di urti, mentre la back cover è un alternarsi di finiture in simil fibra di carbonio ed un blu elettrico che contraddistingue gran parte della cover posteriore. Il design, di certo, non passa inosservato ma di fatto è funzionale al suo essere rugged in quanto tutte le parti più delicate sono salvaguardate: le fotocamere sono incassate di un paio di millimetri per evitare la rottura del vetro a protezione mentre il display è al sicuro grazie ai due piccoli scalini presenti negli altoparlanti frontali integrati.
E sì, ho parlato al plurale perchè gli altoparlanti sono stereo e sono integrati frontalmente, uno in alto ed uno in basso sotto al display tra l’altro con una qualità sonora anche superiore alle mie aspettative.
Per il resto la chicca esclusiva di cui vi parlavo in apertura la troviamo nella parte superiore dello smartphone: Ulefone Armor 15, infatti, a meno che la mia memoria non mi inganni, è il primo smartphone che arriva con un paio di cuffie integrate a bordo. E no, quando dico integrate a bordo non intendo inserite nella confezione di vendita, quanto più alloggiate all’interno dello smartphone stesso. Si tratta di due piccoli boccioli TWS di tipo in-ear che sono integrati in alto allo smartphone e ben protetti da due sportellini che salvaguardano l’impermeabilità dello smartphone.
Si tratta senza dubbio di qualcosa di interessante ma continuo a essere dell’idea che bisogna applicarsi maggiormente sul fronte hardware di questi smartphone, piuttosto che nell’integrazioni di novità pressochè inutili all’atto pratico. Per dovere di cronaca, tuttavia, vi dico che si tratta di auricolari che godono di una buona qualità, si connettono in modo automatico allo smartphone con un piccolo popup in stile Airpods e si ricaricano all’interno dello smarphone quando le riponiamo al loro posto. Di contro posso dirvi, tuttavia, che non le ho trovate comodissime vista la loro forma poco ergonomica ma in compenso sono piuttosto leggere da indossare.
Stavo quasi dimenticando tutte le certificazioni di cui è dotato, ma in quanto rugged forse sono ormai scontate: Ulefone Armor 15, tuttavia, dispone di certificazione IP68, IP69K e Mil-STD 810G.
Display
Il display è una di quelle cose che mi lascia sempre perplesso in questi smartphone, e se lo ricordate ve l’ho detto anche nella review del fratello minore, il Armor 14. Tuttavia questo Armor 15 arriva con uno schermo un po’ più piccolo del solito, e non è un male: 5,45″ pollici con risoluzione HD+ e pannello di matrice, ahimè, IPS TFT.
Purtroppo non c’è da aspettarsi molto da uno schermo come questo: rende bene nei contesti giornalieri, la calibrazione dei colori è un po’ fredda con dei bianchi tendenti lievemente all’azzurro (senza possibilità di intervenire nella taratura in modo radicale) e gli angoli di visuale sono quelli che sono. Un display sufficiente per un rugged, ma nulla di più.
Hardware e Performance
Tecnicamente parlando, invece, l’azienda ha utilizzato lo stesso hardware del modello Armor 14 senza nessuna differenza: non a caso il SoC è sempre il Mediatek Helio G35, la GPU è una PowerVR GE8320 e la memoria RAM raggiunge i 6GB di tipo LPDDR4X. Lo storage a disposizione, invece, è pari a 128GB e c’è la possibilità di espansione tramite microSD fino a 1TB.
Diciamo che se non fosse per la CPU, tutto il resto potrebbe avere le carte in regola per fare bene: purtroppo l’Helio G35 è un processore che, sin dalla sua nascita, è stato di fascia entry-level e adesso sente il peso dei suoi due anni di servizio. Nell’uso di ogni giorno non è uno smartphone velocissimo, avrete bisogno di un po’ di pazienza per eseguire tutte le operazioni, soprattutto se venite da uno smartphone più veloce e performante.
Questo è uno smartphone che nella quotidianità funziona, non si inceppa, ma dovete essere consapevoli di avere tra le mani un device che punta ad essere resistente a urti, cadute e maltrattamenti, più che un prodotto in grado di garantirvi velocità ed immediatezza nelle vostre operazioni. C’è qualche lag qua e là nell’interfaccia abbastanza tollerabile, è un po’ lento nella gestione del multitasking e tende a freezare spesso le app in background.
Chiude il cerchio dell’hardware la presenza dell’NFC per i pagamenti, e il sensore biometrico posto nel tasto power che è abbastanza reattivo e ben funzionante; l’azienda ha inserito, inoltre, lo sblocco facciale di tipo 2D la cui affidabilità, come sempre, è relativa.
Software
Il sistema operativo su cui Ulefone Armor 15 è basato è Android in versione 12 con patch di sicurezza aggiornate al 5 Maggio 2022: vi ho più volte raccontato la mia idea sui software di questi brand secondari, per cui non abbiate aspettative in termini di aggiornamenti o modifiche sul software. In più sono assenti le certificazioni Widevine L1, per cui non potrete godere della massima qualità dei vostri contenuti su Netflix, Disney etc.
L’interfaccia grafica è modificata in modo piuttosto soft senza grosse personalizzazioni da parte del produttore; a livello di applicazioni troviamo installata la solita toolbag con torcia, livella e altri pseudo strumenti da lavoro.
Fotocamera
La dotazione fotografica è, forse, il punto più interessante di questo prodotto, ed ammetto che è stata una gran sorpresa: la lente primaria è una 12MP prodotta da Sony, nello specifico l’IMX363 con apertura f/1.8. Con grande stupore ho trovato anche una lente ultragrandangolare da 13MP con sensore Samsung S5K3M3 e apertura f/2.4.
Vi ho parlato di stupore in generale perchè da sempre i rugged non si distinguono per buone prestazioni fotografiche, e seppur ci sia negli ultimi tempi qualche spiraglio di crescita in alcuni prodotti, la media qualitativa rimane molto bassa. I risultati fotografici ottenuti con questo Ulefone Armor 15 sono buoni nel complesso.
La taratura dei colori forse è un po’ fredda, ma tolto questo aspetto con la camera primaria si ottengono dei risultati che superano la sufficienza in gran parte dei contesti, anche con il flash che fornisce un’illuminazione uniforme e mai troppo “sparata”.
La grandangolare produce foto che possiedono una definizione uguale alla lente primaria (per assurdo, ma è la prima volta che vedo una lente ultragrandangolare con più megapixel rispetto la primaria) ma con qualche problemino in più nella gestione delle luci: vista l’apertura focale ridotta, entra meno luce e di conseguenza otteniamo degli scatti migliori di giorno con tanta luce, e solo sufficienti in ambienti chiusi e con poca luce.
Il sensore frontale è un Sony IMX481 da 16MP e realizza selfie solo accettabili: è necessaria una mano molto ferma ed essere ben illuminati, altrimenti il risultato finale non sarà neanche sufficiente. I video, invece, vengono registrati fino a 1080p 30fps, anche qui con una qualità accettabile ma non la migliore in circolazione.
Autonomia
Anche sul fronte batteria pare che il produttore abbia dovuto fare qualche rinuncia: probabilmente per trovare lo spazio dove riporre gli auricolari Ulefone ha dovuto fare i conti con qualcosa che era “di troppo” e sicuramente la batteria è stata una di queste. Mentre solitamente siamo di fronte a unità superiori a 8000 mAh, come successo anche con il modello precedente che possedeva una batteria da ben 10000 mAh, questo Ulefone Armor 15 possiede una batteria da soli 6600 mAh.
Tutto questo ovviamente non vuol dire che a metà giornata dovrete ricorrere ad una presa di corrente perchè lo smartphone si è già scaricato, ma per smorzare le aspettative che si hanno solitamente su questo genere di prodotti. Con questa batteria comunque superate le 10 ore di schermo attivo senza problemi di nessun tipo, ma non pensate di fare oltre un giorno e mezzo di utilizzo. Questo modello perde, inoltre, la ricarica wireless che aveva l’Armor 14, ma in compenso si ricarica abbastanza velocemente con l’alimentatore da 18W compreso in confezione-
Prezzo e Considerazioni
Se devo essere sincero, questo Ulefone Armor 15 è il rugged di Ulefone che meno mi è piaciuto negli ultimi mesi: in quanto a robustezza e costruzione non è sicuramente il più resistente che l’azienda abbia costruito nell’ultimo periodo, soprattutto perchè le finiture di questo azzurro elettrico faranno una brutta fine dopo qualche caduta importante.
In più l’hardware non è un granchè e probabilmente l’unico aspetto davvero convincente, tra tutti, è quello fotografico. Se dovessi darvi un consiglio, l’Ulefone Armor 14 Pro al momento è tra i migliori in circolazione nell’ambito rugged per cui se state cercando uno smartphone robusto e resistente, non pensateci troppo. Il prezzo di questo Armor 15, tuttavia, si aggira attorno ai 260 euro e, a maggior ragione, a questa cifra è il fratello minore che vi consiglio, ad occhi chiusi.
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