Se anche voi avete l’impressione che il tanto pubblicizzato 5G sia ancora cosa per pochi, beh, non siete nel torto. Secondo i dati raccolti da Ericsson, nel 2021 si è registrata una copertura mondiale 3G del 95%, 4G dell’85% e 5G soltanto del 25%. E anche in Italia, se si escludono città principali e zone limitrofe, navigare in 5G è ancora un miraggio per molti che abitano in piccole città e zone più periferiche, e anche chi viaggia in 5G molto probabilmente si sta appoggiando anche alle reti 4G potenziate per sopperire alla mancanza di un’infrastruttura adeguatamente capillare. Maggiori sono le frequenze, minore è la capacità di attraversare ostacoli come edifici e alberi: per questo, lo standard 5G richiede un alto numero di antenne e ripetitori. Mettiamoci anche il ban USA contro Huawei e ZTE, precedentemente leader nelle infrastrutture 5G, ed ecco che la diffusione delle nuove reti non sta accelerando come aziende e operatori avevano preventivato.
Starlink e T-Mobile annunciano il piano di espansione della rete 5G nello spazio
In uno scenario del genere, fa ben sperare il lavoro congiunto di SpaceX e l’operatore statunitense T-Mobile, che hanno annunciato l’espansione della rete 5G nello spazio. Questo grazie alla rete di satelliti Starlink, che già oggi fornisce connettività alle zone più remote della Terra e che nel prossimo futuro aggiungerà anche la connessione 5G ai propri servizi. In questo modo, con Starlink non soltanto ci si potrà collegare da quella domestica ma anche dalla rete mobile, per smartphone e non solo.
Come spiegano SpaceX e T-Mobile, l’obiettivo è quello di eliminare la necessità di avere molte antenne sparse per il territorio, colmando il divario tecnologico con le zone periferiche e sopperendo ai problemi dovuti a forti perturbazioni atmosferiche. Elon Musk ha dichiarato che Starlink e SpaceX stanno lavorando ai satelliti di prossima generazione dotati di antenne più grandi (per un’espansione di 25 mq), con cui potranno connettersi direttamente agli smartphone senza l’utilizzo di una parabola come con i satelliti attualmente in orbita.
L’operatore americano afferma che la maggior parte degli smartphone del suo catalogo è già compatibile con il servizio. Ma bisognerà attendere prima che entri pienamente in funzione: per il momento, durante il 2023 inizierà la fase di beta testing per il servizio SMS, a cui seguirà quella per chiamate vocali e rete dati. Per com’è sviluppata la piattaforma, gli smartphone 5G daranno priorità alle antenne terrestri, e qualora non rilevassero segnale cercheranno di collegarsi ai satelliti Starlink.
Come prevedibile, questa novità T-Mobile riguarderà inizialmente soltanto USA, Alaska, Hawaii e oceani circostanti; l’operatore americano ha già invitato alla collaborazione gli operatori di altre nazioni per cercare di creare una rete roaming globale. Nel frattempo, la Cina non sta a guardare: lo dimostra il progetto Guowang, che prevede di fare concorrenza a Starlink e Amazon Kuiper e portare il 5G nello spazio.