Il 2022 ha significato il debutto delle prime CPU ARMv9, a bordo di SoC Qualcomm e MediaTek come Snapdragon 8 Gen 1 e Dimensity 9000. Dopo dieci anni di ARMv8 e il passaggio da 32-bit a 64-bit, questa nuova iterazione ci accompagnerà per i prossimi anni e i miliardi di chip che verranno lanciati nel corso del futuro. Ma la società britannica ha già pronte le CPU di prossima generazione, che rispondono al nome di Cortex-X3 e Cortex-A715, così come novità per le CPU Cortex-A510. Le novità riguardano anche il comparto grafico, con nuove GPU come la Immortalis-G715, Mali-G715 e G615.
ARM V9 sono le CPU di nuova generazione per smartphone: tutte le novità
La novità principale si chiama ARM Cortex-X3, capitolo successivo alla CPU Cortex-X2 che troviamo sui succitati SoC di casa Qualcomm e MediaTek. La serie X si concentra sull’offrire le massime prestazioni, con un aumento delle performance pari al +25% rispetto alla serie X2 e del +34% se si considera il design Windows per ARM. Per quanto riguarda i nuovi core Cortex-A715, si cita un’efficienza migliorata del +20% a fronte delle stesse prestazioni. Le migliorie riguardano anche i core Cortex-A510, il cui affinamento prevede un +5% di efficienza rispetto a quelli attuali.
Dalle CPU passiamo alle GPU, dato che ARM ha presentato tre novità. La principale si chiama Immortalis-G715, la prima dell’azienda a vantare l’accelerazione hardware per la gestione del ray tracing. Per chi non sapesse di cosa si tratta, trovate maggiori dettagli in questo articolo dedicato. Al contrario della GPU Mali-G710 di scorsa generazione e della sua accelerazione software, occupando solo il 4% dell’area core dello shader si ottiene un miglioramento delle prestazioni di ben il 300%. Questa nuova GPU può vantare una potenza maggiorata, potendo contare su 10 o più core. Se per le CPU non c’è ancora una data, il debutto della GPU Immortalis-G715 è previsto per l’inizio del 2023.
Le altre due novità sono le GPU ARM Mali-G715 (a 7-9 core) e Mali-G615 (a 6 core o meno). In tutti e tre i casi, troviamo il supporto al Variable Rate Shading, utile per concentrare la potenza di elaborazione grafica solo nelle aree più importanti e ridurre l’impatto sulla GPU. Il risultato è un aumento del frame rate fino al +40%, a vantaggio dell’autonomia. Inoltre, grazie al rinnovato motore di esecuzione migliorato, queste tre GPU avranno un boost delle prestazioni del +15%. Prestazioni a parte, la funzione d’istruzione Matrix Multiply fa sì che le nuove schede grafiche offrano il doppio delle prestazioni di machine learning, utile per l’elaborazione fotografica.
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