Privacy e sicurezza spesso viaggiano sullo stesso binario e chi naviga su Internet lo ha imparato molto bene, purtroppo a proprie spese. Da anni ormai Google riceve richieste di rimozione di informazioni personali dai risultati di Ricerca che potrebbero essere sfruttati per fenomeni quali il doxxing (l’uso di dati sensibili da parte di terzi in modo improprio per ledere il malcapitato) o frodi finanziarie. Big “G” ha deciso quindi di aggiornare ed espandere le norme per assecondare i bisogni dell’utenza e consentire finalmente la rimozione di informazioni quali, ad esempio, il numero di telefono e non solo: scopriamo in quale modo.
Gli utenti potranno richiedere la rimozione di dati sensibili come il numero di telefono dalla Ricerca Google
Google è in continua evoluzione, come l’utenza che ne usufruisce e come i rischi che, purtroppo, corrono sul web. Truffe sempre più difficili da riconoscere, dati sensibili sempre più facili da reperire, spesso dalle persone sbagliate, ed un’utenza talvolta poco preparata rischiano di creare un mix esplosivo.
Dopo i feedback ricevuti da Google in seguito alle numerose richieste di rimozione dei dati personali dalla Ricerca, l’azienda ha deciso di compiere un ulteriore passo in avanti verso gli utenti e di ampliare la quantità di informazioni che possono essere rimosse a tutela della privacy e della sicurezza personale, quali il numero di telefono, un’e-mail o un indirizzo fisico. Le norme prevedono inoltre la possibilità di eliminare informazioni che potrebbero essere utilizzate per il furto dell’identità, come ad esempio le credenziali d’accesso.
Come usufruire di questo servizio? È necessario inviare una richiesta, il cui modulo lo trovate qui, che l’azienda valuterà attentamente entro pochi giorni per poi procedere con la rimozione dei dati dalla Ricerca Google. Va tuttavia chiarito che l’azienda non è in grado di rimuovere le informazioni dal sito web, bensì solo dai risultati trovati con il metodo di ricerca: per questo, per un’eliminazione completa dei dati bisogna contattare direttamente il sito di hosting in questione.
L’ampliamento delle norme di sicurezza, che da adesso prevede anche la richiesta da parte di minori di 18 anni di rimuovere le loro immagini dai risultati della Ricerca Google, sono un chiaro esempio di come “Big G” provi a salvaguardare il proprio bacino di utenza, nel tentativo di rendere l’esperienza di navigazione qualcosa di semplice e piacevole, piuttosto che dannoso e pericoloso.
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