Recensione TCL 30+, la sfida a Redmi è lanciata

tcl 30+

All’alba del Mobile World Congress di Barcellona 2022 TCL ha voluto stupire tutti con la presentazione di ben cinque nuovi smartphone. Questi device appartengono alla medesima famiglia e, su qualche aspetto, condividono anche parte dell’hardware. Ci sono dei punti, però, che non sono affatto in comune e che differenziano non di poco il nuovo TCL 30+ rispetto ai suoi fratelli. 

Andremo a scoprire tutte le varie differenze e, in particolare modo, le prestazioni restituite dal modello in esame. Da parte di questo brand, infatti, nell’ultimo periodo c’è stata una grande spinta nel settore mobile, e non solo. Ormai quasi tutte le più grandi catene di elettronica propongono prodotti targati TCL, tra cui soundbar, TV e, appunto, smartphone. Difficile, però, entrare in un mercato così agguerrito, dove il rapporto qualità-prezzo è una delle discriminanti più importanti per la maggior parte degli utenti. Non tutti, infatti, possono permettersi dispositivi del calibro di iPhone 13, Samsung Galaxy S22 o Xiaomi 12. 

Con TCL 30+ il brand vuole proporsi nella fascia entry-level senza troppi compromessi, offrendo ai propri clienti un pacchetto piuttosto completo. Pur sacrificando qualcosa a livello di performance, dunque, riesce a tenere testa ad alcuni altri prodotti presenti nella sua stessa fascia di prezzo. Come funziona, però, quotidianamente? Non vi resta che scoprirlo insieme a noi, all’interno di questa recensione completa. 

Recensione TCL 30+, il device che sfida Redmi Note 11

Unboxing

Andando ad osservare il packaging notiamo un design piuttosto minimale. Sulla parte frontale della scatola, dunque, non compare la foto del dispositivo ma solo il nome del prodotto. Cambia qualcosa solo sul profilo posteriore dove l’azienda ha voluto inserire anche qualche rapida delucidazione sulla scheda tecnica, con i punti principali. Al di là di questi aspetti, però, all’interno della confezione di vendita troviamo:

  • TCL 30+;
  • cavo USB/USB Type-C per la ricarica ed il trasferimento dei dati;
  • spilletta per la rimozione dello slot SIM;
  • breve manuale delle istruzioni, anche in lingua italiana;
  • certificato di garanzia.

Design & Materiali

Diciamo che su uno smartphone di questa fascia di prezzo non è mai richiesta una grande cura per i particolari. Dunque, sotto tale aspetto, credo che l’azienda abbia fatto il minimo indispensabile per offrire ai propri clienti un dispositivo subito pronto all’uso, senza troppi fronzoli. Vediamo, quindi, come la back cover, così come il frame laterale, siano realizzati in policarbonato. Malgrado questo, non ho avuto cattive sensazioni a riguardo dato che la qualità di tali componenti è più che soddisfacente. Molto bella, poi, la nostra colorazione, la Muse Blue, che rende più giovanile il device. 

tcl 30+

A livello di dimensioni questo prodotto misura 164,5 x 75,2 x 7,7 mm, con un peso di 184 grammi. Non è uno smartphone difficile da utilizzare con una mano, ma le forme lo rendono piuttosto ingombrante soprattutto nelle occasioni un po’ più concitate. Devo anche dire, poi, che il frame laterale completamente lucido è molto scivoloso e tale caratteristica si scontra a muso duro con la maneggevolezza. 

tcl 30+

Dando un’occhiata a tutte le varie componenti a vista, trovano spazio un bilanciere del volume ed il tasto di accensione/spegnimento che integra il sensore per le impronte digitali. Dalla parte sinistra, invece, abbiamo solo lo slot contenente ben due nano SIM o, contemporaneamente, una nano SIM ed una micro SD. Osservando il frame inferiore, invece, troviamo l’ingresso mini jack per le cuffie, il microfono principale, la porta USB Type-C e lo speaker di sistema. Mancano solo più due componenti da citare, ovvero il secondo speaker posto in alto ed il microfono secondario per la soppressione dei rumori ambientali. 

Andremo ad analizzare successivamente gli aspetti riguardanti il display ma, fin da ora, posso dirvi che le cornici attorno allo schermo non sono uniformi. Non mi sarei aspettato nulla di diverso su una smartphone di questa fascia di prezzo ma avrei sicuramente apprezzato forme un po più armoniose a riguardo, con una differenza minima tra cornice superiore e mento inferiore.

Sistemi di Sblocco

Complice il poco dinamismo del settore in tale ambito, da anni ormai siamo costretti a vedere sui telefoni i soliti due sistemi di sblocco: sensore di impronte e riconoscimento del volto. 

Con il tasto di accensione spegnimento è possibile sbloccare il device, semplicemente appoggiando il dito. Questa componente si trova ad una giusta altezza ed è anche piuttosto preciso, seppur non troppo fulmineo. Malgrado tutto, però, è l’elemento migliore in tale ambito, soprattutto in termini di sicurezza. Motivo per cui ne consiglio l’utilizzo anche a scapito del riconoscimento del volto, che qui è solo in 2D. Vi ricordo, dunque, che proprio a causa di quest’ultimo motivo, può essere facilmente ingannato. 

Display

TCL 30+ monta un display AMOLED da 6,7” con risoluzione Full HD+ (1080 x 2400 pixel), luminosità massima di 650 nits, aspect ratio di 20:9 e densità di 393 PPi. Dunque, si tratta di un dispositivo che ha tutte le carte in regola per spazzare la concorrenza, offrendo caratteristiche ben più elevate rispetto alla media.

tcl 30+

Da questo punto di vista l’azienda è riuscita ad integrare in questo smartphone uno schermo qualitativamente valido. Qui, infatti, i bianchi sono piuttosto nitidi ed i neri profondi, con angoli di visuale abbastanza buoni. Vi ho già accennato precedentemente della differenza tra mento inferiore e cornice superiore ma, nonostante questo, posso anche capire tale scelta. Vediamo, in ogni caso, come la selfie camera sia stata incastonata in un notch a goccia forse un po’ datato o, comunque, poco utilizzato dai device concorrenti. Voglio soffermarmi solo su un’impostazione in particolare, legata più al software: tramite NXTVISION è possibile migliorare ulteriormente la resa del pannello potendo così usufruire di una qualità migliore sotto tutti i punti di vista, soprattutto lato multimediale. 

Davvero ottima la risposta del touchscreen e la luminosità del display che, anche sotto la luce diretta del sole, è ben visibile. Manca purtroppo un adeguato trattamento contro le impronte che tende a rendere ancora più sporco il vetro frontale. 

Hardware & Prestazioni

MediaTek Helio G37 e GPU PowerVR GE8320 sono due delle principali componenti hardware di tale dispositivo. Andando ad analizzare la prima, dunque, vediamo come questo SoC presenti una configurazione octa-core così composta: 4 x Cortex-A53 da 2,3 GHz + 4 x Cortex-A53 da 1,8 GHz. Ad accompagnare tale comparto, poi, trovano sede 4GB di RAM e 128GB di spazio per l’archiviazione interna dei dati. Vi ricordo, però, che quest’ultima può essere espansa con una microSD. 

Dunque siamo in presenza di un hardware entry-level, che non vuole assolutamente fare concorrenza ai device di fascia leggermente più alta. Malgrado questo, però, si tratta di uno smartphone che è ugualmente in grado di svolgere tutte le principali operazioni quotidiane senza troppi intoppi, solo con meno velocità e fluidità. A volte, poi, capita che il sistema si blocchi per un attimo, o che l’azione non venga recepita all’istante, per riprendere con l’attività qualche secondo dopo. Non ho riscontrato grossi problemi, quindi, con Facebook, Instagram, Whatsapp, Telegram e tante altre applicazioni di uso comune. Anche Chrome funziona piuttosto bene, pur con diverse tab aperte, riuscendo a navigare tra i vari siti internet con discreta fluidità. 

Quando si richiede qualcosa in più vengono effettivamente fuori alcune criticità. Da una parte, dunque, la RAM tende ad eliminare dalla sua memoria le app meno recenti con un po’ troppa fretta, mentre dall’altro lato è proprio il quantitativo di tale memoria ad essere forse limitato. Ad oggi, infatti, consiglierei di scegliere un device con non meno di 6GB di memoria flash, proprio per evitare tali problematiche. Attenti solo alle temperature, che si fanno sentire soprattutto in fase di gaming. Con Call of Duty Mobile, dunque, è possibile giocare in maniera abbastanza soddisfacente, sebbene il frame-rate sia basso e la qualità grafica insufficiente. Ci sono alcuni smartphone, insomma, che a parità di prezzo riescono ad offrire performance migliori sotto tale aspetto. 

Benchmark

Software

Andando nelle impostazioni troviamo la voce “Sistema” dove è possibile dare un’occhiata alla versione software installata su questo telefono. Qui, dunque, sulle informazioni del device troviamo la TCL UI 4.0, un’interfaccia basata su Android 12 che vuole offrire una personalizzazione davvero ampia. 

Sono rimasto stupito, quasi, delle varie possibilità offerte dal software che ci permette di agire sul display, sulle impostazioni della schermata di blocco, sulla batteria e su tanti altri aspetti. Da questo punto di vista, quindi, si conferma essere un sistema piuttosto curato dal punto di vista grafico, seguendo molto le direttive di Google. Alcune applicazioni di sistema, infatti, assomigliano molto a quelle che ritroviamo sui Google Pixel. Al di là di tale aspetto, comunque, spiccano alcuni elementi distintivi, che denotano una certa originalità. Ad esempio, un po’ come sui POCO, qui il drawer delle applicazioni è suddiviso in diverse categorie per facilitare la ricerca delle varie app. Poco cambia, invece, in merito al multitasking e alla gestione della batteria che implica sempre le solite impostazioni legate al risparmio energetico e poco altro. 

Fotocamera

Vediamo come l’azienda abbia deciso di inserire su questo TCL 30+ una tripla fotocamera posteriore con sensore principale da 50MP con apertura f/1.9 e PDAF. Completano il comparto un sensore secondario da 2MP (f/2.4) per l’effetto macro ed un ulteriore lente da 2MP (f/2.4) per il calcolo della profondità di campo. 

Non abbiamo, dunque, grandissima scelta in tale ambito potendo contare praticamente solo sulla fotocamera principale. Di giorno, quindi, questo sensore si comporta abbastanza bene, pur mostrando un rumore fotografico marcato e che toglie dei punti a tutti i vari dettagli a schermo. Oltre questo, poi, i colori sono più freddi rispetto alla media ma, dall’altra parte, si avvicinano molto alle tonalità realmente visibili dal vivo. Ci sono alcune situazioni che mandano un po’ in crisi tale unità, andando a sovraesporre alcune parti che si trovano sullo sfondo e che, in quel momento, sono colpite direttamente dalla luce naturale. E nulla può, in questo caso, l’HDR automatico. Diciamo che si tratta di un difetto sopra cui si può anche passare in questa fascia di prezzo. 

Di notte la situazione diventa più critica in quanto il rumore fotografico è ben più evidente. Questo comporta una perdita di dettagli importante e contrasti minori, con i bordi dei vari soggetti a schermo che risultano essere piuttosto impastati. Questo smartphone, dunque, al buio soffre le luci artificiali e mostra un bilanciamento del bianco non proprio eccezionale. Non è possibile, però, migliorare tale situazione sfruttando la Night Mode, perché qui non è presente. Prima ancora di procedere con lo scatto, in fase di inquadratura del panorama, l’AI attiva automaticamente una funzione che teoricamente dovrebbe aumentare la qualità fotografica al buio. Dopo vari test, però, posso dirvi che tale opzione è totalmente inefficace. 

Frontalmente trova spazio una selfie camera da 13MP, con apertura f/2.3, che tira fuori scatti appena sufficienti per una condivisione sui social. Di sera i colori, ed i contorni, risultano essere troppo impastati, mentre di giorno la qualità non è malvagia. Diciamo che con buona illuminazione si riesce ad ottenere il meglio, anche se la modalità ritratto ha ancora bisogno di qualche affinamento. 

Voglio spendere poche parole in merito ai video, dato che su tale dispositivo è possibile registrare solo in 1080p a 30fps. Devo dire, dunque, che la qualità non è sufficiente dato che la stabilizzazione digitale è quasi assente e le immagini risultano essere prive di dettagli. Malgrado questo il sensore si adatta quasi all’instante ai vari cambiamenti di luce, evitando così di sovraesporre l’immagine per troppo tempo. 

Audio & Connettività

Qui trova spazio un modulo Wi-Fi 802.11 b/g/n che nei punti meno coperti della casa ha fatto molta fatica. Durante la navigazione web, infatti, ho avuto qualche problema trovandomi quasi in assenza di connessione internet. Diversa, invece, è la situazione con la rete 4G di Fastweb che in ogni occasione ha saputo assecondare le mie richieste. Sotto tale aspetto, quindi, non ho registrato alcuna problematica. 

Diverse volte ho sfruttato il GPS/A-GPS/GLONASS/Galileo/Beidou per la navigazione su strada e mi ha soddisfatto. Bisogna solo attendere qualche istante in più per la ricezione del satellite ma, una volta centrata, tutto funziona come ci si aspetta. Non dimentichiamo, poi, la presenza del Bluetooth 5.0, l’NFC e l’ingresso USB Type-C 2.0

TCL 30+ mostra un doppio speaker stereo, uno posto in basso e l’altro sul frame superiore, che suonano in maniera piuttosto buona. Anche se i bassi non sono molto corposi, la qualità generale dell’audio non è affatto male ed il volume è piuttosto elevato. Diciamo che a parità di prezzo probabilmente questo è il dispositivo che suona meglio di tutti. Con la capsula auricolare, invece, ho avuto qualche problemino, perché durante alcune chiamate ho lamentato un suono leggermente metallico e, in generale, poco limpido. Sotto tale aspetto, quindi, il brand avrebbe potuto fare qualcosa di meglio. 

Autonomia

A bordo trova sede una batteria da 5010 mAh. Grazie a tale componente è possibile superare 4 ore di schermo acceso su una base di circa 16 ore di utilizzo continuo. Ovviamente tutti i test sono stati effettuati con il mio utilizzo medio, dunque fatto di diverse chiamate, GPS, qualche video su YouTube, Bluetooth attivo, navigazione su social e browser web e qualche scatto con la fotocamera. Parliamo, quindi, di un uso abbastanza stressante e, soprattutto, frenetico. Ed è proprio a causa di quest’ultimo comportamento che ho mal digerito la farraginosità mostrata dal sistema in alcuni frangenti. 

Quando il telefono si scarica è necessario collegarlo alla corrente elettrica per mezzo del suo alimentatore compatibile con la ricarica rapida da 18W.

Prezzo & Conclusioni

TCL 30+ viene attualmente venduto su Amazon ad un prezzo pari a 229,90 euro.

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

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Allo stato attuale, però, questo dispositivo si scontra inevitabilmente con alcuni device di punta in tale fascia di prezzo, come ad esempio Redmi Note 11. Ed ecco che subito, volendo fare in confronto, ci troviamo in quel caso, di fronte ad un telefono più reattivo, che ha qualche funzionalità in più anche lato fotocamera, e che in generale risulta essere più fluido e veloce in tutte le operazioni quotidiane. Dunque al momento credo che l’azienda debba ancora lavorare su questo modello, portando magari qualche aggiornamento software che possa in qualche modo migliorare la situazione proprio a livello di performance. Mi auguro che accada questo, perché per come è stata pensata l’interfaccia, TCL ha grandi potenzialità.

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