Recensione Heyup Boxe: il proiettore portatile intelligente ed economico

Negli ultimi tempi, il numero di persone in cerca di soluzioni economiche e funzionali che permettano di portare nella propria casa uno schermo di dimensioni più grandi di una qualsiasi televisione sono aumentate tantissimo. I proiettori portatili, ad esempio, stanno diventando sempre più diffusi e tecnicamente avanzati, non solo per mi modelli di fascia alta, ma soprattutto per quelli entry-level, che stanno praticamente invadendo il mercato.

Ed è proprio per questo, che negli ultimi due anni sono sorte (così, dal nulla) numerose aziende produttrici proprio di proiettori portatili, alcune delle quali – fino ad ora sconosciute ai più – sono riuscite a stravolgere il mercato stesso e calpestare la concorrenza, proponendo prodotti economici e dalle buone caratteristiche.

Una di queste è Heyup, che con il suo Boxe ha fatto praticamente tutto ciò che abbiamo detto fino ad ora: il suo nuovo mini proiettore intelligente è in grado di garantire una buona qualità dell’immagine con una dimensione massima di 120”, in un dispositivo dal corpo compatto e dotato di una batteria con la quale si potrà utilizzare anche in movimento.

Recensione Heyup Boxe: il proiettore portatile intelligente ed economico

Contenuto della confezione

La confezione di vendita è realizzata in cartonato, ha un aspetto decisamente curato, sia nello stile che nelle colorazioni. Al suo interno è presente la seguente dotazione:

  • Heyup Boxe;
  • alimentatore da parete;
  • telecomando Bluetooth;
  • batterie stilo AAA (a marchio Xiaomi).

Design e materiali

La prima impressione che si ha quando si estrae l’Heyup Boxe dalla sua confezione, è quella di avere tra le mani un piccolo Minion. È grande 134 x 115 x 175 mm e la colorazione gialla, con la grande lente posizionata nella zona superiore della parte anteriore, lo rende davvero simile ai personaggi di Cattivissimo me. Tutta la scocca è realizzata in plastica, e tutte le rifiniture sono curate al dettaglio: non sembra di avere a che fare con un proiettore portatile economico.

Sempre anteriormente è presente una zona dedicata alla dissipazione del colore, posizionata proprio sotto la lente (a mio parere leggermente sovradimensionata) che utilizza un vetro chiuso: è un’ottima soluzione, che non solo protegge l’obiettivo dai graffi, ma risolve anche il problema di eventuali granelli di polvere al suo interno.

Dato il prezzo però, l’Heyup Boxe non è un proiettore dotato di un sistema di messa a fuoco automatico, ed affida questa funzionalità ad un selettore circolare che bisognerà ruotare manualmente per trovare il giusto focus.

Su entrambi i lati del proiettore sono stati posizionati due speaker da 3 watt, che garantiscono un buon effetto stereo, mentre posteriormente nella zona superiore l’azienda ha posizionato il tasto d’accensione, l’ingresso per l’alimentatore (che utilizza un plug USB-C), un ingresso USB-A affiancato da un HDMI e un’uscita audio con jack da 3.5mm. L’alimentatore dell’Heyup Boxe ha una potenza di 65 watt, il che vuol dire che – qualora ci si trovasse in viaggio – si potrebbe ricaricare il dispositivo anche utilizzando il caricabatterie di un notebook, di un MacBook o addirittura di uno smartphone dotato di ricarica veloce.

Infine, inferiormente, l’Heyup Boxe è dotato di quattro piedini in gomma per posizionare più agevolmente il proiettore sulle superfici piane, al centro dei quali è presente un’ingresso per le tipiche viti da 1/4 dei treppiedi standard.

Caratteristiche tecniche

Le caratteristiche tecniche dell’Heyup Boxe non faranno di certo stupire i più esperti del settore, ma una cosa va detta: stiamo sempre parlando di un prodotto portatile che, tra l’altro, funziona a batteria ed è anche piuttosto economico. E, si sa, quando si tratta di dispositivi compatti ed economici, i compromessi in termini di luminosità sono inevitabili: l’Heyup Boxe ha una luminosità di 150 ANSI lumen, il che vuol dire che per poter godere a pieno dell’immagine proiettata, sarà necessario utilizzare il dispositivo in ambienti bui, preferibilmente con un telo di proiezione.

Essendo così piccolo, l’hardware di proiezione è altrettanto minuaturizzat0: integra un pannello TFT da 3 pollici con una sorgente luminosa a LED. Il che spiega quindi la limitazione degli ANSI lumen. Il rapporto di proiezione è di 1,34:1 e può proiettare un’immagine di dimensioni variabili (in base alla distanza) tra i 40” ed i 120”.

È chiaro quindi che la risoluzione FullHD (una caratteristica non proprio così semplice da trovare nei proiettori economici) dia un punto in più all’Heyup Boxe, perché soprattutto se posizionato in modo da superare i 60” di dimensione dell’immagine, è un fattore che fa la differenza in termini di qualità.

Decenti gli altoparlanti interni da 3w che garantiscono la riproduzione stereofonica del suono, ma che in effetti non sono in grado emettere un audio bilanciato nelle frequenze: hanno dimensioni molto piccole, ed il bilanciamento delle frequenze tende perlopiù a quelle alte e medie. Fortunatamente però, è presente un ingresso per il jack delle cuffie da 3.5mm al quale si potranno collegare degli speaker cablati, oppure grazie al Bluetooth 5.0 si potrà connettere il proiettore a qualsiasi speaker senza fili.

Ad animare tutto il sistema ci pensa un SoC Amlogic T972, affiancato da 2 GB di memoria RAM e 8 GB di memoria interna. Chiaramente si tratta di una configurazione hardware che non eccelle in quanto a prestazion, ma che è sufficientemente potente per poter il sistema operativo senza intoppi, comprese la maggior parte delle applicazioni scaricabili da Aptoide (è questo lo store per il download delle app).

La potenza dell’hardware inoltre, permette all’Heyup Boxe di decodificare anche flussi video in 4K: sia chiaro, la risoluzione di proiezione rimarrà ferma al FullHD, ma qualora si avessero dei video più risoluti, l’hardware del proiettore ne permetterebbe la riproduzione senza troppi intoppi.

È anche presente un buon modulo WiFi in grado di connettersi anche alle reti a 5 Ghz ed infine la rumorosità è nella media: come in tutti i proiettori le ventole di raffreddamento ci sono e si sentono, ma nei nostri test abbiamo notato che l’emissione del rumore si attesta intorno ai 27 dB, il che non è niente male.

Qualità video

Buona la qualità proiettata, soprattutto considerando le dimensioni ed il prezzo del dispositivo. Nonostante il rapporto di contrasto non sia eccezionale, nei nostri test abbiamo riscontrato una buona riproduzione della scala colori e della scala di grigi, anche se una cosa va detta subito: soprattutto se il proiettore non è posizionato in maniera corretta, potrebbe verificarsi la comparsa di piccoli fenomeni di aberrazione cromatica nelle zone più esterne dell’immagine.

Effettivamente si tratta di un “problema” tipico della stragrande maggioranza dei proiettori, soprattutto quando si parla di modelli economici, che però nell’Heyup Boxe non è molto marcata, e scompare totalmente quando ci si allontana dalla superficie di proiezione.

Ed anche se la messa a fuoco è manuale, fortunatamente non si può dire lo stesso per quanto riguarda la correzione trapezoidale, che è digitale e permette di regolare la geometria dell’immagine in maniera piuttosto precisa ed intuitiva.

Insomma, senza girarci intorno, la qualità video dell’Heyup Boxe è piuttosto buona. Soprattutto considerando il prezzo di vendita ed il fatto che si tratta di un segnale nativo FullHD: a questo prezzo, generalmente si trovano modelli in grado di proiettare in HD, e la differenza si nota particolarmente.

Certo non è un modello paragonabile a proiettori più costosi, più grandi e più risoluti, e la luminosità di picco non è poi il massimo, ma tutti questi fattori valutati considerando le dimensioni del dispositivo ed il prezzo di vendita, sono molto meglio di quello che si riuscirebbe a trovare nel mercato a cifre simili.

Telecomando

Heyup Boxe arriva con un telecomando in plastica, che si connette al proiettore tramite Bluetooth e che include anche le pile, quindi non sarà necessario acquistarle separatamente come in molti modelli di questa fascia di prezzo. Il telecomando di per sé è molto semplice, ed è caratterizzato dalla tipica disposizione dei tasti che ormai abbiamo imparato a conoscere con questa tipologia di dispositivi.

In totale i tasti che integra sono 13, tutti caratterizzati da una semplicissima logica di funzionamento, compreso quello di accesso diretto al menu di scelta rapida del proiettore: premendolo si aprirà sempre un menu di scelta rapida che integra una serie di funzionalità molto comode.

Software

In quanto a software, Heyup Boxe è animato da FengOS, un sistema operativo basato su Android, ma molto personalizzato dall’azienda. Si tratta di un OS piuttosto veloce, che richiede circa 6 secondi per l’avvio, ed integra tutte le funzionalità più importanti per la gestione e la configurazione del proiettore, compresa quella relativa alla correzione trapezoidale.

Teoricamente FengOS dovrebbe essere anche in grado di supportare gli assistenti digitali, ma nella versione attuale del software questa funzione non è ancora disponibile: l’azienda assicura che sarà introdotta con un prossimo aggiornamento software, che dovrebbe arrivare a brevissimo.

Oltre a questo supporto futuro, con questo proiettore è anche possibile connettere in remoto tutti i dispositivi mobili. Sia che si tratti di Android, sia che si tratti di un prodotto Apple, FengOS permette il mirroring dello schermo, senza la necessità di scaricare o installare alcun software di terze parti.

Non ha però il Play Store: per scaricare le applicazioni l’azienda si è affidata ad Aptoide TV, uno store alternativo a quello di Google nel quale si trovano praticamente tutte le app disponibili per l’OS di Mountain View, che in questo proiettore possono essere installate anche nelle versioni per Android TV, quindi con un’interfaccia grafica più adatta ai grandi schermi non touch.

Autonomia della batteria

Heyup Boxe integra un pacco batterie che in totale arrivano a 7800 mAh. L’azienda garantisce un’autonomia che dovrebbe superare i 90 minuti, ed effettivamente nei nostri test abbiamo superato di pochissimo questa tempistica: con una luminosità impostata ai valori predefiniti ed il volume intorno al 35 percento, abbiamo utilizzato il proiettore a batteria per circa 96 minuti.

Ciò che mi lascia un po’ perplesso però, è che avrei preferito che l’azienda si fosse sforzata un pochino in più in termini di autonomia, magari raggiungendo le due ore con la singola carica e quindi permettendo la riproduzione completa di un film leggermente più lungo dell’ora e mezza possibile. Buona però la ricarica, che supporta la tecnologia veloce a 65w.

Prezzo e considerazioni

Il prezzo dell’Heyup Boxe è di 299 dollari (circa 270 euro) tramite il sito ufficiale. Non è tra i proiettori più economici della fascia di mercato, ma è venduto ad un prezzo che effettivamente è giustificato dalla qualità del video e dalle prestazioni generali dell’hardware.

L’immagine nativa FullHD, la batteria con la buona autonomia e le buone prestazioni generali dell’OS lo rendono paragonabile a modelli che generalmente vengono venduti anche a 100/200 euro in più.



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