Recensione ASUS ROG Zephyrus M16: il GAMING secondo ASUS!

Da che io ne ho memoria, la serie ROG (che sta per Republic of Gamers) di Asus è da sempre il punto di riferimento per il gaming nel settore nei notebook; effettivamente i prodotti dell’azienda rappresentano il massimo che si può desiderare in termini di potenza pura, considerando che arrivano sul mercato praticamente sempre con le ultime novità presentate dai produttori di componenti hardware.

Negli ultimi giorni ho avuto la possibilità di provare dopo un po’ di corteggiamenti all’ufficio stampa di Asus, il nuovo ROG Zephyrus M16, un laptop che riesce a combinare design, compattezza e super prestazioni: con ciò la recensione potrebbe considerarsi conclusa, ma ci sono alcune cose in più che dovreste sapere.

Recensione ASUS ROG Zephyrus M16

Design e Materiali

Zephyrus M16 è un notebook che di certo non passa inosservato, come d’altronde tradizione per tutti i notebook (inclusi quelli del passato) prodotti da Asus nella serie Republic of Gamers. Il notebook in analisi oggi è realizzato in plastica anche se con finiture diverse da quanto siamo soliti vedere: Asus qui ha usato un rivestimento quasi gommato ed opaco che contribuisce a rendere il dispositivo molto robusto e resistente da una parte, ma soprattutto decisamente veloce a catturare le impronte e a sporcarsi, ma poco importa.

Ciò che mi preoccupa di questa finitura, che personalmente adoro un sacco, è la durabilità nel tempo ma soprattutto la tendenza a “staccarsi” in caso di urti o usi un po’ più maldestri; lo so, nulla è eterno, certo, ma in compenso questo Asus si fa perdonare per un assemblaggio eccezionale e per una dotazione di porte che non vi farà sentire la mancanza di nulla. D’altronde le sue dimensioni non sono tra le più contenute, 35.5 x 24.3 x 1.99cm e 2kg esatti.

Il design, invece, è curato e questo non è scontato su un notebook da gaming, risaputamente e quasi obbligatoriamente tamarri. Zephyrus M16 possiede sul retro una cover “forata” che riflette la luce e crea dei giochi di luce piuttosto carini. La cerniera Ergolift di cui è dotato permette un’apertura del PC fino a 180 gradi, anche se francamente non ne ho compreso a pieno la sua utilità; è intelligente, invece, l’apertura di poco superiore i 90 gradi che permette di sollevare di un paio di centimetri il laptop al fine di consentirne una dissipazione più efficace.

A proposito di dissipazione, il notebook possiede due feritoie piuttosto ampie sui due lati che occupano praticamente più di un terzo dello spazio disponibile sui lati e altre due al centro del dispositivo che gettano aria calda nei pressi dello schermo, e questa soluzione non mi ha convinto a pieno. Se da una parte Asus ha fatto un gran lavoro di assemblaggio e scelta dei materiali, dall’altra ha tralasciato alcune piccoli dettagli come questi che, francamente, non ci si aspetta da un’azienda punto di riferimento nel settore.

Nella stessa posizione sono stati inseriti anche i tre led di stato del notebook: la loro posizione, ahimè, non è eccezionale in quanto la luce tende a riflettere praticamente sempre sullo schermo. Sono piccolezze, lo so, ma sono dettagli che non possono passare inosservati.

Per quanto riguarda la dotazione di porte, inoltre, siamo di fronte a praticamente tutto ciò che è necessario: sul lato sinistro è presente il connettore per l’alimentazione, la porta HDMI 2.0b, una LAN, una porta USB-A 3.1, una USB-C Thurbolt 4, una USB C tradizionale ed il jack da 3.5mm combinato per uscita e ingresso audio.

Il lato destro è un po’ più minimal e possiede un’altra porta USB-A 3.1, l’ingresso MicroSD e il Kensigton Lock.

Display

Se c’è una cosa che è estremamente bella e colpisce a primo impatto in questo Zephyrus M16, quella è il display, senza ombra di dubbio. Il notebook di Asus monta a bordo un pannello da 16″ pollici IPS con risoluzione WQHD 2560 x 1600 pixel, copertura colore DCI-P3 al 100% e supporto ad una frequenza di aggiornamento elevata fino a 165Hz, un valore non comune sui notebook tradizionali ma più diffuso su quelli dedicati prettamente al gaming.

Asus certifica apertamente le caratteristiche del proprio display, segno del grande interesse in questo comparto: l’azienda lo chiama ROG Nebula e certifica, appunto, la copertura 100% dello spazio colore DCI-P3, la possibilità di raggiungere i 500 nits e tempi di risposta inferiori ai 3ms.

All’atto pratico questo pannello è maestoso: in primis possiede una finitura opaca che riduce nettamente i riflessi sul display e garantisce una visuale ottimale sempre, ed in più ha una taratura colore certificata Pantone, ciò vuol dire colori riprodotti fedelmente alla realtà. Su tutti e quattro i lati l’azienda, inoltre, ha cercato di mantenere le simmetrie riducendo al massimo lo spessore delle cornici, che sono identiche su tutti e quattro i lati.

Altoparlanti e Qualità Audio

Nonostante risaputamente i gamer utilizzino le cuffie durante le sessioni di gioco, Asus non ha voluto risparmiare sul fronte multimediale e ha inserito ben quattro speaker di qualità a bordo del suo Zephyrus M16.

Nel dettaglio si tratta di 2 woofer dual force inseriti nella parte inferiore del notebook e due tweeter inseriti nella parte superiore. All’atto pratico l’audio proveniente dal notebook è di altissima qualità, forse tra i migliori mai sentiti a bordo di un computer portatile, davvero complimenti ad Asus, soprattutto per essere riuscita ad ottimizzare bene le frequenze più basse.

Hardware e Prestazioni

Che questo notebook fosse una bestia, non era neanche da mettere in dubbio, ma d’altronde la presenza del marchio ROG sulla scocca fa automaticamente scattare in mente l’idea di prestazioni e potenze, tanta potenza. Non a caso l’unità che ho ricevuto in prova è, probabilmente, la più potente in circolazione di questo Zephyrus M16 (codice prodotto GU603HR) e, con molta probabilità, non è destinata al mercato per via di qualche piccola differenza.

Il notebook è dotato, infatti, di un processore Intel Core i9-11900H di undicesima generazione, 32GB di memoria RAM DDR4-3200MHz, 2TB di SSD di tipo NvME PCIe 4.0 ed una doppia GPU, la prima Iris XE integrata nella CPU e la seconda dedicata Nvidia RTX 3070 con 8GB di vRAM.

Nonostante sia sul mercato già la Gen. 2022 di questi notebook, l’hardware dotato su questo Zephyrus M16 è uno tra i migliori ancora in circolazione, soprattutto la CPU Core i9-11900H con clock fino a 4,9GHz e TDP a 45W che assicura performance da primo della classe.

Il gran lavoro di Asus lo si vede soprattutto nelle app di sistema che consentono di regolare la potenza dell’hardware del notebook a seconda degli scenari di utilizzo e delle reali necessità: in sostanza le modalità presenti sono quattro, silenzioso, prestazioni, turbo e manuale e vi posso garantire che con ogni profilo sembrerà di utilizzare un notebook differente.

  • La modalità silenziosa è quella che castra molto il notebook e la consiglio solamente in caso di utilizzo da ufficio oppure se state vedendo un film o navigando semplicemente online, dove non è necessaria molta potenza ed è più importante prolungare la durata della batteria.
  • Il profilo prestazioni è quello più bilanciato e disponibile attivo di default all’accensione del computer, le frequenze di CPU e GPU sono stock e le ventole lavorano al 50%
  • Il profilo turbo, come si intende dal nome, è quello che spinge il notebook a livelli estremi: il clock della CPU e quello della GPU sono maggiorati (circa 100MHz in più per ogni core e 120Mhz in più sulle memorie) e le ventole girano a massima potenza, ciò vuol dire sì prestazioni di alto livello ma anche una rumorosità del computer elevata e con picchi fino a circa 65 dB.
  • Il profilo manuale, invece, consente di creare un preset personale dove si scelgono i vari settaggi di ogni singolo componente. E’ il profilo che preferisco perchè si può dosare la potenza manualmente e limitare, soprattutto, il rumore del notebook e delle ventole regolandone la velocità in modo personalizzato. Vi consiglio, tuttavia, di modificare con cautela i valori di questa sezione e di agire sui parametri in modo razionale. Questa modalità e la precedente sono disponibili solo quando il notebook è collegato all’alimentazione.

Non voglio soffermarmi molto ad analizzare i risultati nei benchmark e, anzi, vorrei spendere qualche parola in più nel comportamento del notebook all’atto pratico in gaming.

Ho preso in considerazione per i test tre titoli, il più “pesante” Cyberpunk 2077, Call of Duty Warzone e un più “tranquillo” FIFA 2021 (perdonatemi, ma quest’anno il 2022 mi sono rifiutato di acquistarlo). Parto dal primo, un titolo che ormai ha raggiunto la sua maturità dopo un bel po’ di patch ed il “disastro” iniziale al lancio che è, tra le altre cose, ottimizzato per schede video Nvidia RTX.

Le prestazioni con Cyberpunk con DirectX 12, dettagli ultra e DLSS Automatico sono buone, a patto però utilizziate la modalità Turbo e siate collegati alla rete elettrica: nel dettaglio sono riuscito ad ottenere una media di 55 fps in risoluzione FullHD+, ma nettamente inferiore quando ho utilizzato la massima risoluzione del pannello, circa 40 fps.

La storia è diversa con Call of Duty che è un po’ più leggero e, sempre con il profilo turbo attivo riesce ad avere una media di 90 fps a massima risoluzione e supera i 120fps quando scaliamo la risoluzione a FullHD+.

FIFA2021, invece, è un titolo le cui impostazioni grafiche sono più banali e poco dedicate a pro-user, quindi c’è solo la possibilità di scegliere la qualità grafica su cinque livelli, la risoluzione ed eventualmente limitare i fotogrammi a 30 o 60; tuttavia qui le prestazioni sono buone con qualsiasi settaggio utilizziamo, anche perchè è un titolo più adatto anche a PC di fascia più bassa.

In tutto ciò le temperature della CPU si aggirano, di media, intorno ai 77 gradi anche se, a volta, i picchi massimi raggiunti sono un po’ preoccupanti, intorno ai 97-98 gradi. La GPU di Nvidia, invece, rimane costante sempre intorno ai 75 gradi durante le sessioni di gaming. Ciò che, però, influenza lievemente l’esperienza video ludica è senza dubbio la rumorosità delle ventole che quando siete in gioco sono perennemente al massimo della loro potenza.

Tastiera e Touchpad

Quando ci si trova di fronte a finiture di questo tipo, non si può che confermare il fatto che produttori come Asus appartengano ad una categoria superiore rispetto a tanti altri in commercio. Mi riferisco alla tastiera integrata su questo Zephyrus M16 che possiede le stesse finiture morbide, opache e gommate già viste su praticamente tutto il corpo del notebook: ciò si traduce in massimo comfort durante l’utilizzo e soprattutto silenziosità quando si digitano i tasti che, tra le altre cose, possiedono una corsa non eccessivamente lunga.

Il layout è il classico QWERTY italiano, manca il tastierino numerico e oltre ai classici tasti funzione Asus ha integrato quattro tasti extra che permettono di regolare il volume, disattivare il microfono, e aprire l’app di Asus in Windows.

Il trackpad è, invece, piuttosto ampio ed anche lui possiede le stesse finiture opache che consentono alle dita di scivolare bene durante l’uso; personalmente mi dispiace avere questa finitura sul trackpad perchè tende a catturare tante impronte durante l’utilizzo e, nel tempo, sicuramente andrà via la finitura opaca e spunterà il lucido (cosi come sulla tastiera, d’altronde). Il feedback alla pressione è silenzioso e preciso.

Batteria

Asus ROG Zephyrus M16 monta a bordo una batteria da 90Wh in linea con altri suoi competitor sul mercato; purtroppo la durata della batteria non è mai stato un pezzo forte per i notebook da gaming come questo, ma trovarci di fronte ai “profili di utilizzo” ben bilanciati di Asus ci permette di ricavare il massimo, a seconda del tipo di uso che intendiamo fare del computer.

L’autonomia di questo notebook, infatti, varia da circa 50/60 minuti di utilizzo in modalità Turbo e gaming sui titoli citati prima, fino ad un massimo di circa 6/7 ore di display attivo con profilo Silent, Wi-Fi attivo e visualizzazione di contenuti su Netflix, Youtube e simili.

La ricarica completa del dispositivo avviene in circa due ore con l’alimentatore incluso in confezione, ma all’evenienza potrete utilizzare anche un alimentatore tradizionale USB-C fino a 100W in caso non vogliate utilizzare il “mattoncino” di Asus incluso in confezione.

Recensione in 2 Minuti

Asus ROG Zephyrus M16 è un notebook adatto a chi cerca prestazioni e portabilità: possiede un design curato nei minimi dettagli e non perde la sua essenza di laptop da gaming.

Il notebook di Asus ha un hardware Intel di undicesima generazione ed una scheda video Nvidia della serie RTX, in grado di assicurare performance di primo livello in gaming e non solo. Non ha grossi difetti, se non delle ventole troppo rumorose e qualche scricchiolio nelle scocche.

Considerazioni e Prezzo

I prezzi di vendita dello Zephyrus M16 si aggirano intorno ai 3000€ per l’unità che ho provato io, e quindi la più potente in assoluto: sono prezzi sensati? Il senso è: davvero c’è la necessità di giocare con un computer portatile (e magari collegarlo al monitor estern) se poi per ottenere le massime performance è necessaria una presa di corrente?

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Personalmente con lo stesso budget assemblerei un computer fisso e sono certo di riuscire ad ottenere performance anche superiori, ma qui il senso è un altro. Questo notebook di Asus rappresenta un punto di riferimento per il gaming e la portabilità perchè racchiude performance eccezionali in un corpo che passa quasi inosservato, a differenza di molti altri notebook da gaming. Promosso sì, ma da rifletterci su prima dell’acquisto (e non per la cifra).